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Il cardinale Elio Sgreccia, notissimo bioeticista stimato a livello mondiale, si è spento il 5 giugno scorso a Roma. Presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita, autore di numerosi libri e studi diffusi e tradotti in tutto il mondo, era nato nel 1928 a Nidastore di Arcevia, Ancona. Il giorno dopo quello della sua scomparsa, il 6 giugno, avrebbe compiuto 91 anni. 

L’ufficio comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana CEI ha diffuso un comunicato in cui informa che dal 3 al 9 giugno 2019 si svolgerà l’iniziativa nazionale Aperti al MAB. Musei Archivi Biblioteche ecclesiastici”, che punta a dare risalto al ruolo centrale svolto da ogni Istituto culturale nel proprio territorio. Il progetto è promosso dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI, insieme all’Associazione musei ecclesiastici italiani (AMEI), all’Associazione archivistica ecclesiastica (AAE) e all’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani (ABEI), con il patrocinio del coordinamento MAB-Italia Musei Archivi Biblioteche e in collaborazione con l’International archives day e con le Giornate nazionali dei musei ecclesiastici. “Gli istituti culturali – afferma Don Valerio Pennasso, Direttore dell’Ufficio CEI - costituiscono il presidio per garantire una crescita completa e consapevole dell’essere umano e sono luogo d’incontro e di scambio, culturale e cultuale, anche tra fedi religiose e tradizioni diverse”.

Sono 258 le proposte culturali messe in cantiere per la settimana, in tutto il Paese: 78 sono state organizzate dai musei, 104 dagli archivi e 76 dalle biblioteche ecclesiastiche. La loro mappa interattiva è disponibile nella sezione dedicata del portale BeWeb, insieme ad una gran quantità di informazioni su aperture straordinarie, visite guidate, seminari, convegni, mostre. Ampio spazio alle iniziative di “Aperti al MAB” anche sui siti dell’Ufficio BCE, di AMEI, di AAE e ABEI nonché sui siti MABItalia, ANAI e “Il mondo degli archivi”.

A fine maggio Papa Francesco ha inviato un messaggio al Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, José Graziano da Silva, in occasione dell’inaugurazione del decennio dell’Agricoltura Familiare delle Nazioni Unite. Un messaggio d’incoraggiamento e sostegno per il raggiungimento dell'obiettivo Fame Zero 2030 e il secondo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030: “Sradicare la fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile”.

Come spiega Acistampa, il Papa scrive che “La famiglia consiste in una rete di relazioni in cui impariamo a vivere con gli altri e in armonia con il mondo che ci circonda. Essa rappresenta quindi un terreno fertile e un modello da seguire per un’agricoltura sostenibile, con effetti benefici non solo per il settore agricolo, ma anche per l'umanità nel suo insieme e per la protezione dell’ambiente”. Per Francesco la famiglia “può aiutarci ad apprezzare l'interconnessione tra umanità, creazione e agricoltura”.

Anche in questo ambiente non può mancare il contributo del genio femminile: “Soprattutto nei paesi in via di sviluppo, le donne danno un contributo significativo a attività agricola – scrive ancora il Papa - Svolgono un ruolo in tutte le fasi della produzione alimentare dalla semina alla raccolta, nella gestione e nella cura del bestiame, e persino nelle forme di lavoro più esigenti”.