“Una semplice newsletter per tenere desto in noi e attorno a noi quel fuoco missionario che lo Spirito del Risorto ha acceso nei primi discepoli/apostoli del Vangelo, generando la Chiesa pellegrina nella storia dell’umanità”: con queste parole p. Luigi De Giambattista, coordinatore della Presenza Missionaria Guanelliana (Pmg), introduce il notiziario ideato per tenere uniti tutti i volontari che sostengono le diverse iniziative di animazione ed evangelizzazione in giro per il mondo.
Il rapporto sulle droghe in Europa, diffuso dall’Agenzia Ue con sede a Lisbona (European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, Emcdda), si sofferma ad analizzare – in un centinaio di pagine – produzione, commercializzazione, consumo e ricadute sulla salute pubblica di cocaina, cannabis, ecstasy, anfetamine, oppiacei nei Paesi Ue più Turchia e Norvegia.
Il cardinale Elio Sgreccia, notissimo bioeticista stimato a livello mondiale, si è spento il 5 giugno scorso a Roma. Presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita, autore di numerosi libri e studi diffusi e tradotti in tutto il mondo, era nato nel 1928 a Nidastore di Arcevia, Ancona. Il giorno dopo quello della sua scomparsa, il 6 giugno, avrebbe compiuto 91 anni.
L’ufficio comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana CEI ha diffuso un comunicato in cui informa che dal 3 al 9 giugno 2019 si svolgerà l’iniziativa nazionale “Aperti al MAB. Musei Archivi Biblioteche ecclesiastici”, che punta a dare risalto al ruolo centrale svolto da ogni Istituto culturale nel proprio territorio. Il progetto è promosso dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI, insieme all’Associazione musei ecclesiastici italiani (AMEI), all’Associazione archivistica ecclesiastica (AAE) e all’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani (ABEI), con il patrocinio del coordinamento MAB-Italia Musei Archivi Biblioteche e in collaborazione con l’International archives day e con le Giornate nazionali dei musei ecclesiastici. “Gli istituti culturali – afferma Don Valerio Pennasso, Direttore dell’Ufficio CEI - costituiscono il presidio per garantire una crescita completa e consapevole dell’essere umano e sono luogo d’incontro e di scambio, culturale e cultuale, anche tra fedi religiose e tradizioni diverse”.
Sono 258 le proposte culturali messe in cantiere per la settimana, in tutto il Paese: 78 sono state organizzate dai musei, 104 dagli archivi e 76 dalle biblioteche ecclesiastiche. La loro mappa interattiva è disponibile nella sezione dedicata del portale BeWeb, insieme ad una gran quantità di informazioni su aperture straordinarie, visite guidate, seminari, convegni, mostre. Ampio spazio alle iniziative di “Aperti al MAB” anche sui siti dell’Ufficio BCE, di AMEI, di AAE e ABEI nonché sui siti MABItalia, ANAI e “Il mondo degli archivi”.
A fine maggio Papa Francesco ha inviato un messaggio al Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, José Graziano da Silva, in occasione dell’inaugurazione del decennio dell’Agricoltura Familiare delle Nazioni Unite. Un messaggio d’incoraggiamento e sostegno per il raggiungimento dell'obiettivo Fame Zero 2030 e il secondo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030: “Sradicare la fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile”.
Come spiega Acistampa, il Papa scrive che “La famiglia consiste in una rete di relazioni in cui impariamo a vivere con gli altri e in armonia con il mondo che ci circonda. Essa rappresenta quindi un terreno fertile e un modello da seguire per un’agricoltura sostenibile, con effetti benefici non solo per il settore agricolo, ma anche per l'umanità nel suo insieme e per la protezione dell’ambiente”. Per Francesco la famiglia “può aiutarci ad apprezzare l'interconnessione tra umanità, creazione e agricoltura”.
Anche in questo ambiente non può mancare il contributo del genio femminile: “Soprattutto nei paesi in via di sviluppo, le donne danno un contributo significativo a attività agricola – scrive ancora il Papa - Svolgono un ruolo in tutte le fasi della produzione alimentare dalla semina alla raccolta, nella gestione e nella cura del bestiame, e persino nelle forme di lavoro più esigenti”.
La Chiesa italiana destina una consistente parte dei fondi 8 per mille agli aiuti caritativi per il terzo mondo. Ne dà notizia il Sir in una nota in cui illustra le diverse destinazioni di tali aiuti.
Sono stati approvati 69 progetti, per i quali saranno stanziati 12.479.477 euro così suddivisi: 5.487.581 euro per 27 progetti in Africa, 3.516.030 euro per 23 progetti in America Latina; 3.457.866 euro per 18 progetti in Asia; 18.000 euro per un progetto nell’Europa dell’Est. Questi i dati relativi alla riunione del Comitato per gli interventi caritativi a favore del terzo mondo della Cei, che si è svolta venerdì 24 e sabato 25 maggio, a Roma. Tra i progetti più significativi – riferisce il Comitato – tre sono in Africa e, in particolar modo, due in Burkina Faso. Il primo prevede la creazione di un complesso scolastico per bambini in situazione di handicap, nella diocesi di Koudougou. Sempre in Burkina Faso, per combattere la malnutrizione infantile acuta e cronica e promuovere filiere agroalimentari gestite da donne, è stato finanziato il progetto “Risorsa Terra”. Le donne dei villaggi coinvolti verranno formate grazie a programmi sanitari pubblici, per poi divenire animatrici dei servizi di salute comunitaria nei propri villaggi (circa 50 villaggi, per un totale di 4.000 bambini e 3.000 donne). Manodopera e materiali per la costruzione saranno forniti dalla popolazione locale. Verranno attivati, tra le altre cose, sette orti comunitari e due centri di servizi. A Capo Verde, invece, è stato finanziato il progetto “Giovane apprendista”, che prevede la realizzazione di un centro di formazione professionale che focalizzi le attenzioni sul turismo e sulle attività del territorio. Tra i progetti latino-americani più interessanti, sottolinea il Comitato, uno in Paraguay, destinato ai giovani di Puerto Triunfo, dove verrà edificato un centro polifunzionale per la formazione lavorativa (informatica, taglio e cucito) e l’educazione di bambini e giovani, per poi dar vita a una cooperativa. Il Comitato segnala, infine, un progetto che sarà realizzato in Asia, in Cambogia, nella diocesi di Battambang per attività di formazione professionale per i ragazzi che hanno lasciato la scuola e di accompagnamento alla ripresa degli studi.
L’obbedienza al Papa, un progetto educativo fondato sullo studio della religione, la vita basata sui principi cristiani e sulla carità verso i più bisognosi: erano questi gli impegni che 150 anni fa si assunsero i primi 11 giovani che a Roma avevano dato vita al Circolo della Gioventù Cattolica costituito con il titolo di San Pietro. In pieno conflitto Stato-Chiesa, e due anni dopo la fondazione della Società della Gioventù Cattolica Italiana da parte di Giovanni Acquaderni e Mario Fani (antesignana dell’Azione Cattolica Italiana), prendeva il via a Roma una presenza che da allora è sempre stata molto significativa, sia a livello ecclesiale, sia sul piano dell’animazione civile e culturale.
Due anni dopo l’Azione Cattolica nazionale, che ha celebrato nel 2017-18 il suo secolo e mezzo di vita, anche l’ACI di Roma ha voluto ricordare questa importante ricorrenza l’11 maggio scorso con una solenne celebrazione di ringraziamento presieduta dal card. vicario Angelo De Donatis nella Basilica cattedrale di San Giovanni in Laterano.
Da quel momento il percorso associativo proseguirà nelle parrocchie che saranno invitate a cercare le radici dei loro gruppi di AC e a ricostruirne la storia. Chiuderà le celebrazioni la XVII assemblea diocesana che si celebrerà nel 2020.
Accoglienza Straordinaria di Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, Opera don Guanella, Fondazione Somaschi, Questa Generazione, Symplokè in collaborazione con Como senza frontiere.
Sarà un’occasione per parlare di prospettive, di desideri, di sogni sul futuro, col coraggio di andare oltre i confini della paura, oltre le barriere poste da definizioni di colore e razza; sarà un’occasione per affermare che una comunità aperta all’incontro, alla condivisione e allo scambio umano, è una comunità che promuove il benessere delle persone, che dà spazio e valore ai legami e che può fare la differenza nella vita di ciascuno.
La musica ci è sembrato il mezzo migliore per raccontare storie - più o meno visionarie - di un futuro possibile.
Da qui l’idea di animare la festa con un contest aperto a band e cantautori del territorio, che abbiano voglia di raccontare attraverso un brano di loro composizione i loro “orizzonti possibili”.
Presso Ostello Bello, via F.lli Rosselli, 9
“Feriti dal dolore, toccati dalla grazia. La pastorale della salute che genera il bene” è stato il tema del XXI convegno nazionale di pastorale della salute che si è svolto a Caserta dal 13 al 16 maggio scorso. Vi hanno preso parte i responsabili diocesani della pastorale sanitaria, gli esponenti di associazioni e realtà socio-sanitarie, oltre ad esperti, studiosi, medici e specialisti da ogni parte d’Italia. Rispetto ad altri ambiti della pastorale, quella “sanitaria” risulta molto trasversale e i grado di raccogliere una larga comunanza di vedute: il dolore tocca tutti, si è detto al convegno, e a tutti pone importanti domande di senso.
Obiettivo principale del convegno è stato mettere a tema la questione dei sensi come strumenti di conoscenza, di diagnosi e cura, di vicinanza e accompagnamento. “Toccati dalla Grazia”, la seconda parte del titolo, non è da intendere solo in senso spirituale, ma anche concreto, pienamente umano: il saper “toccare” il malato, essergli accanto, offrirgli una compagnia e assistenza che lo sappia far sentire seguito e anche rispettato e amato, pur nella sua fragilità a volte estrema, come nel caso dei moribondi.
Infatti, spiega il direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute, don Massimo Angelelli, dopo aver affrontato nel 2018 il tema della “vista”, attraverso la dimensione dello sguardo, quest’anno è la volta del tatto, del “toccare”.
I membri del GLM (Movimento Laicale Guanelliano) della comunità di Cuddalore hanno fatto una visita a sorpresa all’opera della “Casa Aperta” la Domenica delle Palme.