Nel «Giornale dell’anima» il Beato Giovanni XXIII ricorda il giorno della sua ordinazione con queste parole. «Visitai le chiese alle quali ero più affezionato, gli altari dei santi a me più familiari, le immagini della Vergine Maria. Furono visite brevissime, ma mi sembrò quella sera di avere qualcosa da dire a ciascuno di loro e che essi avessero qualcosa da dire a me, e, infatti, fu così».
Tutti coloro che saranno presenti a Roma o assisteranno attraverso la televisione o idealmente parteciperanno alla glorificazione di don Guanella in Piazza San Pietro il 23 ottobre 2011, certamente avranno avuto l’esperienza di essere stati in ginocchio davanti ad un’immagine di don Guanella, di aver chiesto qualcosa e di aver sentito nascere qualcosa di buono nel loro animo.
L’evento della canonizzazione sarà una circostanza privilegiata dello Spirito per far riecheggiare sentimenti positivi e propositi operativi e così continuare nella nostra storia l’esperienza di carità che costituisce l’aureola luminosa per don Guanella.
Nel giorno della canonizzazion, a don Guanella sarà idealmente affidato il titolo di «Maestro itinerante dell’amore del prossimo». Il suo magistero inizierà subito. Lo farà attraverso le onde magnetiche dei mezzi della comunicazione sociale, il suo messaggio di fraternità scenderà come acqua rigeneratrice nell’animo di tante persone e gli animi più sensibili sentiranno risuonare un canto ammaliante di nostalgia e una voglia di bene.
L’esempio della sua vita, a imitazione di Cristo, ancora per noi oggi si fa «pane spezzato» per la vita dei poveri: poveri di pane, di speranza, di affetto, di salute, d’intelligenza, di ruoli nella vita sociale.