Nella copertina di questo bollettino è riprodotta la Madonna Blachernitissa della cattedrale di Kiev con l’invocazione: «Sotto la tua protezione...». È l’inizio della preghiera mariana conosciuta anche in latino: «Sub tuum praesidium confugimus...». Molti la recitano anche quotidianamente, come faceva e insegnava san Giovanni Bosco; forse non tutti sanno che si tratta di una preghiera antichissima, la più antica preghiera cristiana alla Madonna.
Il Vangelo è l’annunzio di Gesù Cristo, il Figlio del Dio vivente, morto e risorto. Il Mistero pasquale, ovvero la sua passione, morte, risurrezione e glorificazione, è il centro della fede cristiana; esso rivela il disegno salvifico del Padre manifestato nel Figlio. Nella Pasqua di Gesù si ha il compimento della Legge, che è il comandamento dell’amore per Dio e i fratelli. Facendo dono di se stesso, Cristo ottiene la redenzione, ovvero il perdono dei peccati e la riconciliazione tra l’uomo e Dio. Gesù ha liberamente offerto la sua vita in sacrificio per noi e facendosi obbediente fino alla morte ha rivelato al mondo il volto di Dio che è padre ed è amore.
Vicende storiche che si ripetono
Lo scorso 22 gennaio ricorreva il centenario della morte del papa Benedetto XV e di ciò si sarebbero occupati coloro che si interessano di storia. Ma l’inizio del conflitto russo-ucraino il 24 febbraio, una guerra crudele nel cuore dell’Europa, ha riportato ad una drammatica attualità questo papa, che durante il suo pontificato ha vissuto il dramma terribile della Prima Guerra Mondiale.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Continuiamo il nostro cammino di riflessione sulla figura di san Giuseppe. Oggi vorrei approfondire il suo essere “giusto” e “promesso sposo di Maria”, e dare così un messaggio a tutti i fidanzati, anche ai novelli sposi. Molte vicende legate a Giuseppe popolano i racconti dei vangeli apocrifi, cioè non canonici, che hanno influenzato anche l’arte e diversi luoghi di culto.