In Canada, dal 2016 è in vigore la legge sul suicidio assistito con cui i medici prescrivono farmaci letali. Da subito fu poi estesa a vera e propria eutanasia, con il coinvolgimento attivo dei medici nel provocare la morte dei pazienti.
Negli ultimi due anni i numeri di chi ricorre all’eutanasia sono cresciuti enormemente. Un rapporto di Health Canada pubblicato a metà gennaio 2022 indica che il numero di decessi assistiti e registrati in Canada è cresciuto da 2.838 nel 2017 a 7.383 nel 2020 con un aumento di oltre il 160%. Tra le cause che hanno spinto ad un passo così importante la maggior parte delle persone, emergono il cancro per il 67% dei casi e poi le condizioni cardiovascolari come seconda e le malattie respiratorie croniche come terza causa. L’età media di chi ha fatto domanda per il suicidio assistito o l’eutanasia è stata di 74 anni.
Tra le dimensioni della persona di san Giuseppe, c’è quella di essere padre, cioè riflesso umano della paternità di Dio.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Mercoledì scorso abbiamo iniziato il ciclo di catechesi sulla figura di san Giuseppe – sta finendo l’anno a lui dedicato [terminato l’8/12/2021 ndr]. Oggi proseguiamo questo percorso soffermandoci sul suo ruolo nella storia della salvezza.
Il traguardo è poter indossare nella notte di Pasqua la capacità di guardarsi negli occhi con la luce di Gesù risorto, nostra speranza. La saggezza della Madre Chiesa, sempre maestra di vita, immerge il periodo dei quaranta giorni quaresimali nel fiume del nostro battesimo, nuotando con l’energia acquisita nell’esercizio della preghiera, preservata nell’uso del puro necessario, per sfociare nel ruscello benefico della carità: è il desiderio di non riuscire ad essere contenti da soli. Per aiutarci a ritrovare l’anima della preghiera, per gentile concessione del quotidiano Avvenire pubblichiamo questo scritto di Ermes Ronchi.