Preg.mo e stim.mo Direttore Don Mario Carrera, nel mese di agosto 2013 dedicato alla B. V. M. Assunta, abbiamo ricevuto la gradita lettera e con gioia piena nel cuore siamo stati ricolmi di sorpresa e meraviglia nel sentirci incoraggiati dalla sede centrale primaria di Roma " Pia Unione del Transito " .
Ci sentiamo profondamente uniti con una speciale spiritualità, fiduciosi nella potente protezione del patrono S. Giuseppe e del fondatore S. Luigi Guanella, che devotamente veneriamo nel nostro piccolo santuario in Biella/Riva.
Presso il nostro artistico-storico sacello ogni primo mercoledì del mese si celebra la s. messa votiva in onore di S. Giuseppe, alle ore 21.00 con una discreta-buona partecipazione di fedeli, pellegrini, devoti, amici e associati; si canta, si prega per tutti i defunti iscritti al suffragio e per gli associati alla Pia Unione; una funzione curata e ben preparata.
La mia missione è tra i bambini disabili della scuola speciale che è sotto il patrocinio di S. Giuseppe, St. Joseph Nivas special school for the physically and mentally challenged. Essa appartiene alla Congregazione delle Figlie di S. Maria della Provvidenza. Nella scuola operano a tempo pieno dodici suore guanelliane specializzate nell'istruzione dei bambini con disabilità. Le suore, seguendo lo spirito di San Luigi Guanella, offrono non soltanto educazione, assistenza ma una casa nella quale alla professionalità sanitaria e riabilitativa, si aggiunge una cura per l'anima e per la qualità del tempo che gli ospiti trascorrono insieme attraverso attività di animazione e socializzazione; come dice S. Luigi Guanella: «Pane e Paradiso», con il metodo preventivo. La prima grazia che abbiamo ricevuto attraverso l’intercessione di S.Giuseppe è il riconoscimento giuridico (dallo Stato indiano) della nostra scuola.
Una fede limpida
Caro Padre Mario Carrera, è con profonda commozione e dolore che Le comunico che il mio papà Luciano Motzo è volato in cielo. Papà era abbonato da anni alla Pia Unione e devotissimo a San Giuseppe, alla Madonna e a Gesù.
Pregava per ore ogni giorno e partecipava quotidianamente alla Santa Messa. Papà era buono e dolce, adorava i miei bambini Andrea ora 10 anni e Myriam 3 anni, che stravedevano per lui e tutt'ora ne parlano come se fosse qui.Papà era un fervido credente, aveva una fede fortissima e una bontà infinita e sono questi i valori che ha trasmesso anche ai miei figli che trascorrevano gran parte della giornata con lui e con la mamma. Papà è volato in cielo dopo una fortissima sofferenza, durante la quale non solo non si è mai lamentato, ma non ha fatto mai mancare il suo dolce sorriso. Lui è in cielo assieme ai suoi amati San Giuseppe, la Madonna e Gesù Bambino, ricordandolo nella Santa Messa e iscrivendolo alle Sante Messe perpetue. Con devozione e gratitudine.
Motzo Rina, Cabras (OR)
Caro Direttore, è morta dopo una lunga malattia Giovanna Mattei, 59 anni. Per una vita intera maestra brava, affettuosa e autorevole al Giardino d'Infanzia. Giovanna lascia il marito Giuliano e i figli Gabriele e Michela. Alcuni bambini di allora ci hanno inviato un tenero ricordo, a testimonianza dell'affetto che la maestra Giovanna aveva saputo conquistare con dolcezza e impegno. Ecco il testo della lettera: «Ciao maestra Giovanna, sei stata per quarant'anni in mezzo a noi bambini al Giardino d'Infanzia, prima maestra laica ad affiancare le suore di Maria Bambina. Ci hai seguiti con amore educandoci con il tuo modo gioioso, sempre pronta a vedere in noi il bello e il positivo. Ci hai lasciato dopo una lunga malattia che hai combattuto con coraggio, ritrovando nelle persone che hanno alleviato e curato il tuo dolore, alcuni dei bambini che tanti anni fa ti avevano chiamata "maestra Giovanna". Anche da ultimo sei stata davvero maestra di vita. Grazie per il tuo esempio».
Lettera firmata
Caro Direttore,
sono sempre stata devota a San Giuseppe, al quale mi rivolgo per tutte le problematiche familiari, mi ha sempre esaudito; per cui completamente fiduciosa nella sua intercessione, circa un anno fa mi rivolsi a lui quando a mio marito furono diagnosticate metastasi ossee. Iniziò così un calvario di accertamenti: esami del sangue e visite specialistiche in vari centri.
Gli specialisti giunsero alla conclusione che bisognava intervenire con una chemioterapia e una radioterapia mirata. Io intanto avevo già da subito iniziato a pregare San Giuseppe, certa che mi avrebbe concesso la grazia. Comunque, prima di iniziare la terapia, gli specialisti, poiché non tutti erano concordi, decisero di far effettuare una visita specialisitca; tale esame escluse la presenza delle metastasi e anche del tumore per cui non è stato necessario effettuare nessuna terapia. Io e tutta la mia famiglia siamo certi che Dio per intercessione di San Giuseppe ci abbia concesso questa grande grazia, per cui desideriamo che in suo onore venga pubblicata questa mail.
Lettera firmata
Rev.mo don Mario,
sono una vostra associata e leggo sempre la Vostra rivista ed è anche grazie a questo che trovo conforto in mezzo ai tanti dispiaceri, alle paure e alle sofferenze che sto vivendo. Sarebbe troppo lungo e complicato raccontare la mia storia. Mi limito a chiederLe di affidare me e la mia famiglia a S. Giuseppe, al quale sono tanto devota.
La prego mi sostenga nella preghiera, ne ho tanto bisogno, e benedica me e la mia famiglia. Nel salutarLa ringrazio Lei e tutti voi per la vostra gentilezza, per la vostra disponibilità e per tutto il lavoro che svolgete.
Lettera firmata
Caro Direttore, se oggi mi trovo a scrivere questa mia lettera è per mantenere la promessa fatta a San Giuseppe ma soprattutto per dire semplicemente «grazie San Giuseppe perché non mi hai mai abbandonata».
Era una notte d'inverno quando improvvisamente fui colpita da un violentissimo attacco di panico.
Non sapevo cosa significasse ansia, depressione ma pian piano questo "mondo" ha cominciato a far parte della mia vita, con periodi durissimi. Ho iniziato a recitare il Sacro Manto e mi sono affidata a San Giuseppe con la speranza che prima o poi sarei guarita.
Sono mamma di un bambino che a quel tempo aveva 6 anni; ero spaventata di non poter controllare gli attacchi di panico in sua presenza, ma soprattutto di sentirmi male nei giorni in cui mio marito non era presente. E fu proprio cosi. Il Signore forse ha voluto mettermi alla prova. Mi sentii male nel pieno della notte, sola e con mio figlio piccolo.
Presa dalla disperazione pensai di stringere forte nelle mie mani la corona del rosario, accesi una candela e cominciai a pregare, ma era talmente forte l'ansia, il tremore, la tachicardia, la paura di dover morire che non riuscivo più a controllarmi; a quel punto supplicai con tutte le mie forze San Giuseppe di non abbandonarmi.
Presi in mano una delle tante preziose riviste che conservo de "La Santa Crociata", aprii a caso una pagina, era quella delle "Pagine della Riconoscenza", e cominciai a leggere la testimonianza di una signora di Campobasso che ringraziava San Giuseppe per la guarigione di sua sorella dalla depressione ansiosa.
Di colpo si è diffuso in me un senso di tranquillità che non so descrivere e pian piano l'ansia cominciò a scomparire. Piansi di gioia. Conservo ancora quel numero della rivista della Santa Crociata (N.11 dicembre 2006) e in qualche modo mi farebbe piacere dire anche grazie alla Sig.ra Brusciano. Gli attacchi di panico sono sempre più diminuiti fino a scomparire. Spero di cuore che come San Giuseppe ha aiutato me, possa così aiutare tanti miei amici della Pia Unione a trovare presto conforto e grazie di cui hanno bisogno. Gesù, Giuseppe e Maria grazie per tutte le benedizioni che fino ad oggi avete donato a me e a tutti i miei familiari.
Immensamente grata.
Lettera firmata
Carissimi, che quasi un anno fa, vi avevo chiesto di pregare per Tiomir, un amico di mio fratello. Ecco che con grande gioia, vi comunico che il Signore ha fatto la grazia di guarirlo dai 3 tumori maligni che aveva!
In questi giorni ha fatto il controllo dal medico ed è tutto a posto, chiaro che a lui è rimasta la paura di ritrovarsi di nuovo in quella situazione, ma confidiamo nella misericordia di Dio!!! Vi ringrazio di cuore tutti!!!! Dio vi benedica. Un abbraccio
Susy
Reverendo Signore,
il Sommo Pontefice ha ricevuto con animo riconoscente le cortesi espressioni augurali, che Ella, anche a nome di codesta Pia Unione, ha voluto indirizzarGli in occasione delle Sue ricorrenze personali.
Il Santo Padre ringrazia cordialmente per il premuroso atto di devozione, avvalorato dalla preghiera per il Suo Ministero e, mentre invoca dal Signore Risorto la luce della Verità e del Bene, che ha squarciato le tenebre della morte e ha recato al mondo lo splendore di Dio, di cuore imparte a Lei e a quanti si sono uniti nel deferente gesto l’implorata Benedizione Apostolica. Con sensi di distinto ossequio mi confermo,
Mons. Peter B. Wells, Assessore
Carissimo don Mario,
la ringrazio per l’invio della Newsletter della Pia Unione. Leggo di come i preti guanelliani siano sempre andati cercando poveri, bisognosi, anziani a domicilio. Forse sarebbe il caso che lo facessero tutti i preti dividendo il loro tempo fra il confessionale e le visite ai poveri.
Oggi potremmo anche visitare i poveri della Grecia; un paese allo stremo per colpa dei governanti incapaci. Fanno pena persone in fila per un piatto caldo. La cosa si è talmente estesa che anche coloro che stavano bene ora stanno male.Che occasione sarebbe questa per visitare i poveri della Grecia e per riunire gli Ortodossi a Roma attraverso la Carità fattiva. Qualcuno ci pensi e faccia.
Giancarlo
Rev. Padre Mario Carrera,
ho inviato una modesta offerta per ringraziare San Giuseppe, che è sempre presente nella vita dei suoi devoti. Ho vissuto gli ultimi anni di lavoro in un clima difficile, per alcune tensioni, ma con l’aiuto di San Giuseppe, sono riuscita a rimanere al mio posto fino al termine del servizio, superando ogni prova. Il giorno del congedo sono stata fredda e polemica verso tutti. Immediatamente, ho avuto la sensazione di un comportamento discriminante dei colleghi nei miei confronti. Ogni tanto, anche involontariamente, mi tornava alla mente quel periodo lavorativo così critico e le incomprensioni che lo avevano caratterizzato e ciò mi provocava un po’ di tristezza. Nel gennaio scorso è arrivata, improvvisa, la “svolta”. In maniera del tutto casuale, ma sicura, ho saputo che le cose erano andate in modo ben diverso da come io avevo pensato e che non era stata commessa alcuna ingiustizia nei miei riguardi. Ho subito attribuito questa “scoperta” all’intercessione di San Giuseppe, che non lascia mai le cose a metà ed interviene sempre, pur silenziosamente, al momento opportuno, per riportare la pace nell’animo di chi confida in Lui. Ho fatto un esame di coscienza, rendendomi conto di essere stata permalosa ed ho promesso al Santo e a me stessa di essere, d’ora in poi, meno prevenuta nei miei rapporti con gli altri e più serena nell’affrontare i problemi quotidiani. Ringrazio ancora San Giuseppe e tutti voi della Pia Unione per le preghiere che sempre chiedo per me e per i miei cari e per la rivista che mi giunge ogni mese.
Lettera firmata, Voghera
Rev.mo don Mario,
ringrazio lei e i suoi collaboratori per la bellissima cartolina con gli auguri onomastici, che ammiro con piacere, con quella finestra aperta che mostra un giardino pieno di fiori e che mi fa pensare al Paradiso che ci attende, “cieli nuovi e terra nuova” che San Paolo, rapito al terzo cielo vide. Noi, comunque, per ora ci accontentiamo di vederlo nella fede, nell’attesa di arrivare là quando il Signore vorrà, per cantare insieme alla nostra Mamma celeste, San Giuseppe con tutti gli altri Santi e Angeli il nostro eterno Alleluia! Vero? La saluto e chiedo di benedirmi mentre assicuro il mio ricordo nella preghiera. Dev.ma in Gesù.
Suor M. Giulia Dell’Arco – o.p.
Spettabile redazione di "la Santa Crociata in onore di San Giuseppe"
Vi ringrazio del fatto che ci inviate il Vostro bel giornale da molto tempo nonostante le ns offerte non arrivino.
Purtroppo devo dirvi che non potremo mandarvi nulla a causa di difficoltà economiche.
Ci spiace però che sprechiate risorse per inviarci il giornale e questo investimento non porterà ad alcuna entrata.
Valutate quindi se non sia meglio per voi sospendere l'invio.
Aggiungo i dati dell'indirizzo che trovo sulle copie che arrivano.
Fabio e Gilda , Delebio (SO)
Gent.mo Direttore,
cari amici, con grande tristezza vi scrivo per comunicarvi la scomparsa della mia cara mamma Nella Lisci, affezionata lettrice e divulgatrice del vostro mensile, ma soprattutto vorrei offrirvi la testimonianza della sua grande devozione per San Giuseppe e delle grandi consolazioni legate alla pratica del S. Manto. Ogni circostanza, ogni occasione, sia di gioia che di sofferenza, era legata al suo intenso rapporto di preghiera e confidenza con San Giuseppe. Devo dirvi che è stato un grande segno per me e anche motivo di riflessione e meditazione considerare che la mia cara mamma è volata in Cielo nelle ultime ore del giorno 9 marzo, per un infarto preceduto da un lieve malessere. È stata premiata con una morte santa che l’ha condotta dolcemente in Cielo dove, sono certa, ha potuto celebrare nell’abbraccio del Padre la cara pratica della Novena a San Giuseppe, che si apprestava a recitare con fede per la sua festa. Quanto vi ho raccontato forse n ha nulla di eclatante, ma per me ha assunto un forte che rafforza la mia fede e mi conforta nella certezza che mamma mi sorride mi incoraggia a proseguire con fiducia il suo cammino di fede. Un grazia a tutti voi per la preziosa opera che svolgete anche attraverso il vostro mensile.
Lina Lisci , Cagliari
Caro don Mario,
domenica 22/04/2012 ho avuto la grazia di partecipare alla cerimonia dell'ordinazione diaconale di otto diaconi, tra cui Marcos Cortes Rocha. Una grazia è stata anche di essere lì a S.Giuseppe al Trionfale essendo iscritto alla Pia Unione del Transito di San Giuseppe.
Desidero così raccontarvi come la devozione e amicizia di San Giuseppe è nata e come prosegue: nel giugno 1997, dopo la dipartita di mio padre, mi riavvicino ai sacramenti, inizia la mia conversione. Ci trovavamo presso l'artigiano dei marmi per la scelta della lapide, tra tante proposte ne scorgo una in un angolo, da una parte,senza essere in mostra, vi era su l'immagine di San Giuseppe artigiano. Così scelgo quella, anche perché mio padre morì improvvisamente mentre eseguiva un lavoro. Qualche tempo dopo trovo in un urna della Madonna itinerante il pieghevole della Pia Unione e decido di iscrivermi. Tra un libro di preghiere scopro la devozione del Sacro Manto; in un pellegrinaggio a Lourdes mia madre conosce un seminarista guanelliano Marcos Cortes Rocha, nasce un amicizia lo invitiamo a casa nostra e partecipiamo, presso il Seminario dell'Opera don Guanella alle cerimonie in cui siamo invitati. Così San Giuseppe ci segue e ci sta vicino. Desidero inviarvi questa piccola testimonianza, grazie per la Vostra cortese attenzione.
Massimo Pistola
Carissimo Massimo,
davvero le vie di Dio, tante volte, sono diverse delle vie degli uomini. La tua testimonianza ci fa scoprire la mano stessa di Dio che scrive la storia personale di ognuno di noi. Dio, anche attraverso la presenza dei suoi Santi, ci fa incontrare segnalazioni per indicarci le strade da percorrere. Tutto è grazia, tutto è dono, tutto è luce; allora è necessario chiedere un supplemento di buona volontà per avere gli occhi illuminati dalla luce divina.
Spett.le Pia Unione Transito di S. Giuseppe, abbiamo ricevuto il vostro libro “l'Uomo Giusto” apprezzando la bella iniziativa, ringraziamo anche per le immagini sacre immediatamente distribuite ed accolte con gioia ed i Santi Vangeli in lingua rumena. Vi ringrazio del vostro apostolato, il Signore vede ogni piccola goccia di Amore verso il prossimo dove sta il Cuore di Cristo, un Cuore che batte perché vivo e Risorto. Alleluja !
Invio i più cordiali saluti e gli auguri di una Santa Pasqua, ricordiamoci davanti all'altare.
P. Federigo Uboldi
Cappellano Casa circondariale Sanremo (IM)
Carissimo Don Mario,
nel settembre scorso, per un intervento chirurgico che dovevo subire, mi sono rivolta a San Giuseppe con la preghiera del S. Manto. Tutto è andato bene, mi sono ristabilita. Grazie a Gesù, Maria e Giuseppe, di cui sono tanto devota. Successivamente ho pregato ancora il caro San Giuseppe per ottenere da Gesù quelle grazie necessarie per i miei figli. Mi raccomando alle vostre preghiere.
Angela, Giarre
Carissimo don Mario Carrera,
stamane ho fatto un versamento sul conto corrente della Pia Unione scrivendo che seguiva una mia lettera. Ho letto nel suo biglietto del 14 marzo che sperava di ricevere presto delle buone notizie! Allora, come un invito, Le illustro la situazione di modo che Lei sappia per che cosa ho chiesto preghiere e spero darle presto buone nuove. Ah! San Giuseppe! Esaudiscici! Le scrivo della grazia richiesta con tanta urgenza al nostro caro San Giuseppe. Mia figlia con la sua famiglia abitano nei dintorni di Roma e noi in Piemonte. Con enorme coraggio - o incoscienza - hanno deciso di venire in Piemonte in una cittadina a quindici minuti in macchina da noi; qui la vita scorre ancora tranquilla. Mio genero ha trovato una casa che piaceva loro; ha fatto le pratiche per il trasferimento del suo lavoro (lavora a scuola) e ha pure iniziato le pratiche per iniziare un lavoro, che è sempre stato il suo sogno (aprire una piccola palestra per insegnare scherma ai bimbi) sempre in questa nuova cittadina. […] Sto pregando da tempo con la novena San Giuseppe e anche con il Sacro Manto. Alla piccola Sofia ho parlato di San Giuseppe e ora anche lei lo prega; spero che il caro Santo voglia ascoltare non tanto la mia preghiera ma quella della piccola Sofia! E così pure la Vostra.
Ho letto nel Sacro Manto e anche in altri scritti quello che assicura Santa Teresa d’Avila… allora non è possibile che rimaniamo i soli senza ottenere questa grazia! Lo so, sono grazie materiali, ma la nostra vita è fatta anche di questo.
Mia figlia è molto demoralizzata. Sembra fatto apposta: quando una cosa non va bene… anche le altre cose iniziano a non andare nel verso giusto e lo stato d’animo ingigantisce le problematiche. Sono fiduciosa nell’intercessione di San Giuseppe, anzi, ne sono sicura!
La ringrazio moltissimo e conto sulle vostre preghiere e suppliche a San Giuseppe per noi.
Franca
Gentilissima signora Franca,
la ringrazio della sua testimonianza e della sua grande fiducia nei confronti di San Giuseppe. Egli è stato il papà terreno di Gesù, anche lui aveva un lavoro da precario: lavorava quando lo chiamavano per qualche necessità. Non tutti i giorni avevano garantito il necessario per vivere, ma la Provvidenza che aveva provveduto con la manna per il popolo ebraico nel deserto ha sempre una mano pronta a dare il necessario. Le parola di Santa Teresa d’Avila sono la garanzia di un amore costante che veglia su di noi anche quando i tempi dei disegni di Dio sono diversi dai nostri. E’ vero che noi, come bambini frettolosi, vogliamo tutto e subito soprattutto le grazie di ordine materiale. Nelle mani di Dio la pedagogia dell’attesa sa far crescere con responsabilità e maggior partecipazione. San Giuseppe lo sa che noi siamo sempre e, nonostante tutto, sui figli amati con tenerezza come ha amato Gesù nella casa di Nazareth.
Caro Don Mario,
il dolore e la paura di questi giorni sono immensi. Confido nella sua preghiera e di tutte le persone che condividono la devozione a San Giuseppe. Ci appoggiamo a Gesù, a Maria Santissima e a Dio Nostro Padre, a tutti i Santi e ai nostri cari defunti. Le sono grato per le sue parole di conforto e soprattutto della sua vicinanza con la preghiera. Mio marito è una persona solare e meravigliosa e Dio nella sua provvidenza avrà uno sguardo di bontà e di compassione. Per la fiducia che ho in Dio, chiedo le sue preghiere e l'intercessione di San Giuseppe, protettore delle famiglie, e di San Luigi Guanella, chiedo questa grande grazia per il benessere fisico e spirituale di tutta la mia famiglia che si apra uno spiraglio di luce e di speranza.
E con cuore grato ringrazierò il Padre misericordioso per la bontà che mi ha usato.
Lettera firmata
In seguito all’ennesima grazia ricevuta per intercessione di San Giuseppe, mi è sembrato doveroso comunicarlo anche a lei, caro direttore; se vorrà, potrà anche pubblicare questo scritto affinché possa portare speranza a chi da tanto tempo attende una grazia.
Premesso ciò racconto il fatto. Il mio secondo figlio Manuel si è sposato cristianamente il 13 agosto 2011 in una chiesa dedicata a San Giuseppe (e questo mi è parso subito un segno di particolare protezione); dopo poco la moglie è rimasta incinta ed ora è al quarto mese di gravidanza.
Il 20 dicembre (nella settimana di Natale) si è sottoposta agli esami prescritti e dall’indagine morfologica risultavano gravi problemi alla testa del bambino, tanto che la dottoressa, senza tatto e mezzi termini, istigava all’aborto in quanto, secondo lei, il bambino era condannato alla cecità e all’immobilità per tutta la vita. Questa terribile notizia caduta come una folgore a ciel sereno, ci ha fatto piombare il mondo addosso, ci ha tolto la gioia dell’imminente Natale e ci siamo sentiti schiacciati da quest’immenso dolore.
Però non ci siamo arresi. Mentre i genitori cercavano con urgenza di ripetere l’esame in un’altra struttura per verificare la fondatezza di quella terribile diagnosi, io e mio marito abbiamo pregato e fatto pregare in particolare San Giuseppe.
Dopo due giorni, il 22 dicembre, mio figlio e mia nuora sono andati in una struttura privata per ripetere l’esame e, con gioiosa sorpresa, gli è stato comunicato che il bimbo sta bene e che non c’erano motivi di preoccupazione. Può immaginare la gioia di tutti noi dopo giorni di lacrime, paure, terrore, angoscia.
Abbiamo subito ringraziato il Signore ed in particolare San Giuseppe che ci ha ascoltato. All’inizio ho parlato di “ennesima grazia” ottenuta per sua intercessione perché mi ha sempre esaudito in tutto quello che chiedevo con la preghiera, spesso con insistenza, del sacro Manto e con le novene (oltre che il rosario e la santa messa quotidiana).
Avrei voluto di volta in volta mandarle il resoconto particolareggiato di ogni grazia che ricevevo, ma mi è mancato il tempo, però ho sempre provveduto a manifestare la mia riconoscenza al caro San Giuseppe sostenendo ogni anno, specie in marzo, mese a lui dedicato, numerose vocazioni di aspiranti al sacerdozio. Non poteva mancare in questa ultima occasione il mio ringraziamento. La saluto con affetto fraterno.
Elvira
Sono abbonata alla vostra Rivista dal 1960 e ringrazio di cuore San Giuseppe per le tante grazie che ho ricevuto durante la mia vita.
Nei primi anni '50 mia nonna Seno Paola già era abbonata alla Santa Crociata e la trovavo in casa sua. Io, molto giovane, leggevo con simpatia e devozione.
Stucchi Iolanda
Carissimi amici della Pia Unione, con il cuore addolorato vi comunico la morte della nostra cara mamma Nuzzo Grazia, morta nel gennaio scorso dopo una lunga e dura lotta per vincere il male che l’aveva colpita; il Signore l’ha chiamata a sé. La mamma era molto devota di San Giuseppe ed ha avuto la grazia di morire di mercoledì, giorno dedicato al Santo. Lei pregava sempre San Giuseppe con il cuore e con tanta fede, come facciamo tutti noi in famiglia. Ora, nella ricorrenza della festa di san Giuseppe, io e mia sorella desideriamo ricordarla e inviamo, come ogni anno facevamo anche con la mamma, un pensiero per le vostre opere. Anche quest’anno distribuiremo in chiesa il pane benedetto, come atto di devozione e che anche la nostra mamma faceva; questo sarà il primo anno senza di lei. Pregate per lei e per tutti i defunti della nostra famiglia. Auguriamo a tutti di trascorrere una bella festa in onore del Santo. Viva San Giuseppe!
Giovanna Milazzo - Usa
Caro don Mario, colgo l’occasione del suo onomastico per ringraziare dell’iscrizione al suffragio perpetuo per Bruno; la famiglia ha apprezzato molto. Grazie anche per l’immagine con la preghiera a San Luigi Guanella, che recito tutti i giorni insieme al Sacro Manto. San Giuseppe, Gesù e la Madonna mi hanno tanto aiutata nel sopportare tutte le difficoltà e le situazioni dolorose, dandomi la forza di andare avanti con fede e con la loro grazia, perdonando i torti subiti. Le grazie che ho ricevuto in questo anno appena finito sono state di sollievo, serenità e gioia, vedendo la mia famiglia unita con un Natale sereno. Soffro un po’ per il fatto di non poter andare in chiesa per il mio stato di salute che non mi permette di camminare. Seguo la Santa Messa alla radio. Mi scusi se, non poche volte, l’ho importunata con le mie pene ma, fin dalla sua prima lettera, ho capito la sua bontà e la sua fede e la sua comprensione; le sue lettere e le sue preghiere mi hanno tanto aiutata e confortata. Attraverso il mensile ho potuto conoscere bene San Giuseppe e San Luigi Guanella e mi sono sentita meno sola, leggendo specialmente i suoi articoli: quanta fede! Mi congratulo con lei e ringrazio il Signore per averci fatto incontrare. Mi rammarica il fatto di non poter contribuire, come vorrei, alle vostre iniziative ma le mie possibilità economiche sono molto, molto limitate. Non manco però di pregare il Signore per lei e per la Pia Unione perché conservi tutti in salute e vi benedica per il lavoro e il bene che fate. Ancora un caro augurio per il suo onomastico. Con riconoscenza e stima.
Caterina,
Vertova (BG)
Gentilissima
e cara signora Caterina,
La ringrazio della sua lettera e delle sue parole che mi fanno arrossire, nella vita di ognuno importante è fare quello che il cuore suggerisce e la luce e l’energia divina le permettono di compiere: tutto è grazia, tutto è dono di Dio per il bene di tutti; importante è non seppellire i regali che Dio mette nelle nostre mani e nel cuore. Se tutti uomini e donne aprissero i loro scrigni ricolmi di regali come i petali dei fiori si schiudono alla luce e al calore del sole, avremmo un mondo stupendo inondato di gioia e dei colori dell’arcobaleno. Dio, comunque, semina i suoi tesori nell’anima delle persone umili e sorregge le sorti del mondo non con le azioni dei grandi della terra, ma con le correnti sotterranee della preghiera e delle buone azioni delle persone appassionate cercatrici di Dio. Lei come tanti altri iscritti alla Pia Unione fate parte di questo mondo sommerso di energia e di forza e di questo ringrazio la bontà misericordiosa di Dio. Anche da parte mia cerco di «aiutare Dio» a non essere dimenticato nel cuore degli uomini, per questo chiedo l’aiuto della sua preghiera.
Carissimo Direttore,
sono la figlia di una iscritta alla Pia Unione del transito di san Giuseppe da tanti anni.
Purtroppo la mamma ci ha lasciati sabato 7 gennaio 2012.Si era aggravata il giorno del santo Natale, poi ricoverata in ospedale per tutte le festività ed è spirata il giorno dopo l'Epifania.
Prima di lasciare questa terra, ha dovuto sopportare anche le sofferenze dello stare in ospedale, che lei non lo aveva mai provato in 85 anni della sua vita. Questo periodo è stato breve ma intenso, ma da lei sopportato con rassegnazione. Non è comunque mancata l'intercessione del Santo, che io ho pregato ed invocato tante volte in questo periodo, anche rivolgendomi a San Giuseppe presente nel presepe della cappella dell'ospedale e le ha fatto la grazia della buona morte, da lei tante volte invocata e chiesta, perché è spirata nel giorno di sabato, davanti ai suoi due figli e munita dei conforti religiosi. Questa è la nostra consolazione.
Lettera firmata
Caro don Mario,
mi rivolgo a Lei per una sentita preghiera perché possa fare una buona morte. Prego perché avvenga al più presto, dato che sono stanca del tipo di vita che da tanti, troppi anni sto vivendo, anzi, più che vita la chiamerei sopravvivenza. Sono sposata, con due figli e devo sopportare, per amore di madre, quanto di "cattivo" mio marito riesce a offrirmi. Prima mi dicevano che era giovane, inesperto e che quindi dovevo avere pazienza ora, con il sopraggiungere dell’età, ma per lo più di una malattia che lo costringe su una sedia a rotelle, si comporta male e devo avere pazienza per il suo stato di salute che lo rende a dir poco irascibile. Più che una moglie mi sono sempre sentita una serva, oggi ancora di più. Sola e orfana fin da piccola, mi sono sposata giovane illudendomi che la mia “nuova” vita potesse avere risvolti positivi, diversi da quelli che avevo fino a quel giorno vissuto. Economicamente non mi potevo lamentare e forse questo fatto è stato decisivo per mio marito nel scegliermi come moglie. E’ vero che il buon Dio mi ha donato due figli meravigliosi, oggi felicemente sposati, ai quali cerco di non far percepire il mio stato d’animo e il mio disagio familiare. Ho sempre lavorato e cresciuto i miei figli ma ora la stanchezza ha preso il sopravvento togliendomi le forze di andare avanti, tanto da invocare la morte come liberazione. Probabilmente commetto un grave peccato nel chiedere di addormentarmi per sempre ma le delusioni hanno fiaccato la mia fibra e probabilmente anche la mia fede. Chiedo perdono e preghiere.
Lettera firmata
Stimata e cara Signora,
potrebbe essere semplice per chi vive lontano dalla sua situazione esprimere parole di comprensione, ma la sofferenza del fratello diventa il nostro dispiacere, è, quindi, necessario ancorare il nostro soffrire a una motivazione illuminata da una speranza. La motivazione nasce dalla nostra fede in Dio che ci ha chiamato a esistere in questa stagione della storia, facendoci incontrare delle persone e affidandoci una missione da compiere. La missione più bella e consolante è quella di essere una madre con due splendidi figlioli, frutto del suo amore e fonte della sua consolazione. Allora mi pare che sia doveroso rispecchiarsi in questa positiva realtà con animo grato a Dio. L’altra faccia della medaglia è la sua condizione di disagio e di difficoltà nei confronti di suo marito. E’ l’aspetto più difficoltoso nel quale dobbiamo ritrovare la profondità delle radici della nostra fede da cui nasce e s’irrobustisce la capacità di amare. Quando davanti a Dio e alla comunità cristiana vi siete uniti in matrimonio lei e suo marito avete deciso di condividere tutto nella buona e nella cattiva salute. Anche con l’aiuto della nostra e sua preghiera auspichiamo che lei possa scorgere nel buio della sua sofferenza un germe di benedizione che Dio le ha riservato anche in questa situazione difficile e penosa. Dobbiamo chiedere a Dio che nella sua buona volontà possa far risuonare la beatitudine che San Paolo mette sulle labbra di Gesù: «C’è più gioia nel donare che nel ricevere». Gesù dall’alto della Croci può dire al Padre: «Perdona loro non sanno quello che fanno».
Rev.do don Carrera,
desidero ringraziare per due grazie ricevute. La prima riguarda San Giuseppe, che mi ha ascoltata ottenendomi la grazia del buon esito degli esami, molto particolari, in seguito a brutti disturbi di mia figlia. Anche verso di me, aiutandomi in questioni morali in famiglia, sia per problemi di salute. La seconda riguarda San Luigi Guanella, che ho pregato con la reliquia sul cuore perché dovevo fare il controllo alla tiroide che mi spaventava molto. È andato tutto bene a gloria di Dio.
Lettera firmata