«O santa croce del vescovo, ignorata dal mondo, e nota solo a chi assorbe l’amaro assenzio che stilla dal suo tronco, io ti abbraccio una volta ancora e t’innalzo al cielo, affinché, per la virtù della croce di Gesù, tu sii pegno di salvezza per il popolo che Dio mi ha affidato». In queste parole pronunciate all’entrata in diocesi di Lugano dal venerabile Aurelio Bacciarini vibra la passione di quest’uomo che assume il ruolo del buon pastore e prende sulle sue fragili spalle la cura del suo gregge.