Anniversari, ricorrenze, celebrazioni. è un ricordare che fa bene, rinnova impegno e aspirazioni? O si riduce a manie nostalgiche, a un vantarsi più o meno velato di un passato reso glorioso da altri?
L’essere umano ha l’istinto di avere un occhio al passato, per sapere come vivere meglio il presente e programmare un futuro costruttivo. è la saggezza dell’esperienza: vicende e modi di fare di ieri fanno da ispiratori provvidenziali al buon vivere di oggi.
Ricorrenze e celebrazioni sono memorie condivise. Il bisogno istintivo di ricordare induce a unirsi e concentrare le attenzioni su un fatto particolare, su una persona o su una realtà del passato, meritevoli di averli sott’occhio e lasciarsene influenzare ancora. L’aspetto formalizzato e pubblico del celebrare accentua le risonanze, con impatti moltiplicati da scambi e suggestioni condivise.