100 anni della "Santa Crociata in onore di San Giuseppe"
di Mario Carrera
Può capitare che nel commemorare un avvenimento lontano stia in agguato la tentazione di accontentarsi del compiacimento, come avvenne per il mitico Narciso che amava rispecchiarsi in uno stagno d’acqua. Per non lasciarsi imprigionare da questa tentazione, è necessario guardare il futuro tenendo d’occhio il binario dei valori e la forza del coinvolgimento appassionato, imitando così chi è riuscito a costruire un bel passato degno appunto di essere commemorato con particolare solennità.
Il primo elemento è ritrovare la fonte genuina dei valori che hanno dato inizio alla pubblicazione de «La Santa Crociata in onore di san Giuseppe».
Essa è da ricercare sullo sfondo della fede nell’immortalità dell’anima come pure della fatica del passaggio dalla vita terrena all’abbraccio con il Dio misericordioso che ci accoglie tra i suoi figli prediletti per godere della gioia eterna. Il seme divino seminato nell’anima dal giorno del Battesimo è cresciuto amplificando sempre più la nostalgia della nostra origine. Da quando la Trinità ha preso dimora in noi, se non abbiamo posto volontariamente delle barriere, le affinità divine si sono dilatate, il desiderio d’immortalità si è acuito e i desideri dell’anima si sono ancorati a Gesù compagno di viaggio e modello d’ispirazione nelle nostre vicende terrene.
È nello stile apostolico di don Guanella dare rilievo alle pubblicazioni. Egli è stato un divulgatore del messaggio evangelico soprattutto attraverso la testimonianza dei santi, con i commenti all’evangelo domenicale, con pubblicazioni di opere storiche e ascetiche. Il fine primario delle sue opere era la divulgazione del messaggio evangelico così da mantenere in tensione la ricerca dei valori spirituali.
Con l’ampliamento a Como della sua prima casa della carità, egli sente l’esigenza di creare un bollettino di collegamento con le case guanelliane che si andavano moltiplicando in Lombardia e in Veneto, e inizia la pubblicazione de «La divina Provvidenza» con lo scopo di far crescere armonicamente il carisma della carità che andava diffondendosi e «trasfondere nei cuori la carità di Dio per i poveri e rendere disponibili i suoi buoni collaboratori e collaboratrici a vantaggio dei più bisognosi».
Con la creazione della Pia Unione del Transito di san Giuseppe, nel 1913, ha voluto offrire scialuppe di salvataggio attraverso la preghiera accorata a san Giuseppe in modo che nessuno rimanesse solo nel momento finale della vita. La pubblicazione della Santa Crociata era un’esigenza che mirava a raggiungere due obiettivi: diffondere lo spirito evangelico del buon samaritano, con il coinvolgere e educare altre persone nella preghiera in favore di tanti fratelli e sorelle; e rendere pubbliche testimonianze edificanti per incoraggiare il popolo di Dio a non perdere la fiducia e a tendere la mano a chi è nel bisogno.
Il carisma guanelliano non può esaurirsi nel fare la carità, ma impegnarsi anche nell’educare alla carità, testimoniarla e comunicarla. In questi tre verbi: educare, comunicare e testimoniare si gioca il futuro della nostra pubblicazione. Educare non si limita ai confini dell’adolescenza, ma a tutto l’arco dell’esistenza umana.
Infatti, nel futuro dobbiamo essere attenti al fenomeno dell’analfabetismo di ritorno.
I nostri associati anziani hanno bisogno di non perdere l’abitudine alla lettura, per questo tenteremo di rendere la rivista sempre più appetibile non solo alla terza età, ma anche alla quarta! Quest’anno centenario è stato iniziato ospitando nuove rubriche che andranno sempre più aumentando.
La comunicazione oggi sta correndo su tante piste. Oltre alla carta stampata della Santa Crociata, già comunichiamo attraverso il sito www.piaunionedeltransito.org, con un canale costantemente aperto attraverso l’e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. a cui richiedere preghiere, consigli.
Newsletter, facebook, twitter, il programma radiofonico su Radio Mater «Ora di spiritualità con San Giuseppe» il primo mercoledì del mese, dalle ore 19 alle ore 20, condotto dal nostro direttore e quant'altro la creatività tecnica suggerirà nel vederci protagonisti di una nuova stagione a servizio dell’umanità.