di Wladimiro Bogoni
Ci sono tante anime eucaristiche nella Parrocchia di San Giuseppe al Trionfale! è una delle più belle e confortanti scoperte come parroco, da poco più di un anno, della parrocchia san Giuseppe al Trionfale.
L’occasione per questa piacevole constatazione è venuta, quando il 1 Novembre u.s. il consiglio presbiterale con il consiglio pastorale, iniziando a concretizzare il progetto pastorale della parrocchia per il triennio 2011-2014, approvato nella giornata/ritiro del 01 ottobre presso il Santuario della Mentorella, ha fatto partire, sotto il coordinamento di Stefano Marchionni, l’iniziativa della «Adorazione eucaristica quotidiana continua».
L’operazione pastorale, che darà sempre più vita alla nostra parrocchia, e di cui oggi la Chiesa intera avrebbe sempre più bisogno, è stata preparata, nella Solennità di tutti i santi, dall’annuncio fatto da don Alberto Pacini, Rettore della basilica di S. Anastasia al Palatino e coordinatore dell’aep (Adorazione eucaristica perpetua) per il Centro Italia. In quella giornata eucaristica, Solennità di tutti i Santi, in tutte le S. Messe, oltre ad ascoltare l’annuncio forte e persuasivo di don Alberto, la comunità parrocchiale ha chiesto al Signore, per intercessione di San Luigi Guanella e di tutti i Santi, il dono dell’Adorazione Eucaristica quotidiana continua fino al prossimo mese di Marzo e di una buona preparazione all’Adorazione Eucaristica Perpetua dalla Festa di san Giuseppe 2012. A seguito di questo primo annuncio e di caldi inviti da parte del parroco ai fedeli a dare la propria disponibilità per un’ora di adorazione settimanale, è seguita una sorprendente, immediata, positiva adesione da parte di molte persone che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa e che hanno così permesso di coprire in breve tempo quasi tutte le ore dei giorni della settimana. Nella settimana successiva gli organizzatori hanno preparato nei dettagli l’esperienza, che ha avuto il suo inizio ufficiale il 12 Novembre 2011, Solennità di S. Maria Madre della Divina Provvidenza.
A cosa si deve questa entusiasta e corale adesione all’iniziativa? Io credo che il “sensus fidei” del popolo cristiano abbia intuito che nel momento stesso in cui la parrocchia si sarebbe aperta all’adorazione eucaristica perpetua, sarebbe diventata un luogo di una straordinaria vitalità e rinascita spirituale.
Qualsiasi azione pastorale senza l’eucaristia, diventa priva di senso e inefficace. Non è quindi inopportuno parlare di pastorale eucaristica, con una seria presa di coscienza, cui far dipendere il frutto dell’evangelizzazione. I fedeli, ne siamo sicuri, parteciperanno alla vita liturgica, catechetica, caritativa, missionaria con uno slancio ed uno zelo del tutto diversi. La parrocchia sarà rigenerata dal di dentro, non dai carismi del pastore, ma dallo stesso autore di tutti i carismi: Gesù il Vivente. L’invito all’adorazione ci viene dal Papa stesso, il quale «invita tutti a riscoprire la fecondità dell’adorazione eucaristica; davanti al Santissimo Sacramento sperimentiamo in modo del tutto particolare quel “rimanere” di Gesù, che Egli stesso nel Vangelo di Giovanni, pone come condizione necessaria per portare molto frutto (Gv. 15,5) ed evitare che la nostra azione apostolica si riduca a uno sterile attivismo, ma sia invece testimonianza dell’amore di Dio.» (Benedetto XVI, Discorso al Convegno Diocesano, 16 giugno 2010). Anche Giovanni Paolo II a suo tempo, aveva scritto: “Sì, carissimi Fratelli e Sorelle, le nostre comunità cristiane devono diventare autentiche «scuole» di preghiera, dove l'incontro con Cristo non si esprima soltanto in implorazione di aiuto, ma anche in rendimento di grazie, lode, adorazione, contemplazione, ascolto, ardore di affetti, fino ad un vero «invaghimento» del cuore. Una preghiera intensa, dunque, che tuttavia non distoglie dall'impegno nella storia: aprendo il cuore all'amore di Dio, lo apre anche all'amore dei fratelli, e rende capaci di costruire la storia secondo il disegno di Dio”. n