Rainer Maria Rilke (Praga, 1875 – Les Planches in Svizzera, 1926), è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo di lingua tedesca, infatti all’epoca Praga era parte nell’Impero Austro-Ungarico. Seguire la sua biografia è complicato, infatti, se ci si immagina un poeta e scrittore chiuso a meditare nelle sue stanze, la vita di Rilke suggerisce l’opposto. La sua vita è stata un continuo andare e venire per l’Europa, senza contare i viaggi in Africa. Ha studiato - seguendo studi prima all’accademia militare poi in economia e commercio, giurisprudenza, filosofia, storia dell’arte e lettere - a Praga, a Linz in Austria, a Monaco di Baviera e a Berlino in Germania ed in altre località. Le sue prime poesie risalgono al 1884, quando aveva solo 9 anni, sui banchi di scuola. Nel 1893 furono pubblicate sia la sua prima opera in prosa, Feder und Schwert. Ein Dialog (Penna e spada. Un dialogo), sia la prima raccolta poetica, Lautenlieder I-IV (Canzoni del Liuto). Rilke iniziava così a farsi conoscere ed è a questo punto che sono iniziati i suoi numerosissimi viaggi soggiorno, che non ebbero tregua neppure quando si sposò ed ebbe una bambina. Spesso la moglie lo seguiva, altre volte lasciava che egli peregrinasse solitario. Non c’è da meravigliarsi se i due si siano consensualmente separati nel 1911.
Saltando innumerevoli “passaggi” ricordiamo solo alcune tappe salienti del suo vagabondare, sottolineando che quasi sempre i soggiorni si ripetevano negli anni. Viveva dei diritti d’autore e di emolumenti per conferenze e per traduzioni, conosceva infatti perfettamente anche il francese. Spesso era ospite di famiglie nobili.
È stato in Russia dove ha conosciuto Lev Tolstoj e Leonid Pasternak. È vissuto in Francia, in particolare Parigi, dove divenne molto amico del grande scultore Auguste Rodin, sulla cui opera scrisse una monografia, e ne fu anche segretario. In Svezia, Danimarca e Spagna fu per brevi periodi. In Germania soggiornò a Berlino, Monaco di Baviera, Lipsia ed altre località. In Austria fu soprattutto a Vienna.
In Italia fu per brevi periodi a Venezia, Firenze, Milano e Napoli. Nel 1903 giunse a Roma, dove rimase per 9 mesi, alloggiando a Villa Stroll-Fern e scrisse alcune liriche in endecasillabi sciolti. A Capri, per circa 6 mesi (dicembre 1906-maggio 1907) abitò in una casa del parco di Villa Discopoli. Tra l'ottobre 1911 e il maggio 1912 venne ospitato al Castello di Duino, presso Trieste, da Maria Augusta di Thurn und Taxis, dove scrisse il suo capolavoro poetico, le Elegie Duinesi.
Dichiarato nel 1919 “apolide”, in seguito alla dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico, trascorse gli ultimi anni in Svizzera, dove morì a 51 anni in seguito di una dolorosa malattia.
Rielke è considerato uno dei più importanti poeti di lingua tedesca del XX secolo, insuperabile per la musicalità del verso e per l’alto virtuosismo linguistico, ma più legato alle poetiche ottocentesche che a quelle del Novecento.
Di formazione cattolica, si diresse ben presto verso forme simboliste ed espressioniste, accogliendo le nuove istanze di una ricerca scientifica della verità e giungendo all’amara constatazione che la realtà è senza consolazione.
Ma nell’ultimo sviluppo del suo pensiero, come dimostrano le Elegie Duinesi, egli torna ad una visione sacrale della vita, sia pure in termini panteistici.
Das Marien-Leben (La vita di Maria) fu scritta da Rilke nel 1912, ma va sottolineato che la tematica religiosa –teologica già compare nelle giovanili Christus-Visionen del 1894, che non fu pubblicato durante la vita del poeta, ma che affronta la vita di Cristo fuori dai contesti tradizionali.
Nel corso di quest’anno saremo accompagnati con i suoi scritti sulle vicende della vita di Maria.