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Super User

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Wednesday, 18 February 2015 15:19

Recuperare il legame tra il pregare e l’agire

La prima preghiera di lode, che troviamo all’inizio dell’evangelo dopo la nascita di Gesù, è il ringraziamento di Giuseppe e Maria al tempio di Gerusalemme. Esprimono la loro gratitudine a Dio per il dono del figlio e riconsegnano il Primogenito nelle mani di Dio con il rituale dell’offerta di due colombi. 
Troveremo molte volte Gesù in preghiera, soprattutto nei momenti più importanti. Infatti, non è possibile un vita religiosa senza preghiera. 
La preghiera è il centro di ogni rapporto con Dio, è l’anima di ogni atto di devozione. Il respiro della fede è unito al respiro stesso di Dio. Pregare è respirare  a due polmoni. L’atto di  credere e di pregare s’identificano.

 

La luce divina invade la penombra della storia umana

 

Il mese di febbraio è iniziato con un’esplosione di luce e un annuncio di gioia per tutta la Chiesa, ma nel tempo passato la gioia fu per due persone anziane che nutrivano il desiderio di poter vedere il Messia. Erano due i vegliardi che montavano di guardia alle porte del tempio per indicare la presenza del Messia in una creatura umana. C’era il vecchio Simeone che dopo aver preso tra le sue braccia il figlio di Dio fatto uomo si sente sazio di giorni e dice al Signore che può chiudere gli occhi sulla terra perché le sue pupille avevano vista la luce divina invadere i sentieri della vita umana.  
 

Trasmissione di Radio Mater condotta da don Mario Carrera, ogni 1° mercoledì del mese

Ascolta

Caro ed amato San Giuseppe, la liturgia di rito romano domenica scorsa ha fatto riecheggiare nelle nostre assemblee la parola di tuo figlio Gesù, che ci invitava a vegliare, ma anche ci offriva i motivi per essere attenti vigili ai segni della presenza di Dio nella nostra vita. La presenza del divino è una presenza variegata simile ad un riflesso di diamante. A ogni angolazione della luce dà un riflesso di colorazione diversa.

Wednesday, 17 December 2014 14:16

Il lupo e lo scoiattolo

Lo scoiattolo, saltando da un ramo all’altro, cadde, un giorno, sopra un lupo addormentato.
Il lupo lo afferrò e voleva divorarlo, ma lo scoiattolo lo supplicò di lasciarlo in vita.
- Sta bene - risposte il lupo - ti risparmierò, a condizione che tu mi dica perché voialtri scoiattoli siete sempre così allegri. Io mi annoio, mentre vedo voi saltare e giocare in continuazione.
- Ho paura di te - mormorò lo scoiattolo. - Lasciami saltare sul ramo e te lo dirò.
Il lupo lo lasciò andare; lo scoiattolo saltò sul ramo e di là disse: - Ti annoi sempre, perché sei cattivo; la crudeltà inaridisce il cuore e fa morire la gioia. Noi, invece, siamo allegri, perché siamo buoni e non facciamo male a nessuno.
 
Quanti lupi addormentati ci sono nei boschi delle nostre storie! Speriamo che toccati dal bene di qualcuno imparino a divorare... la propria cattiveria.
(di L. Tolstoj))
 
 

I consigli dalla natura

Foglie d’olivo

Il colon è una parte dell’intestino crasso, di grande diametro, nella quale le sostanze residue della digestione passano con lentezza maggiore rispetto ad altri tratti intestinali. La colite, l’infiammazione che ne può derivare, può trarre beneficio dalle foglie d’olivo. Bollite in un litro d’acqua fino a riduzione di due terzi, 50 gr. di foglie d’olivo. Lasciate raffreddare e bevete un bicchiere di questa medicina naturale un’ora prima dei pasti. Con una minore quantità di foglie, 30 gr., bollite in mezzo litro d’acqua, fino a riduzione della metà, potete preparare una bevanda da bere prima dei pasti principali: è un piccolo aiuto per i problemi di arteriosclerosi.
 

Lupini contro prurito

Bollite in un litro d’acqua, per un quarto d’ora, 30 gr. di lupini secchi e con il decotto fate lavature e impacchi. La vostra pelle irritata vi ringrazierà.

 

La ricetta

Zucca alla ricotta

Ingredienti per 4 persone:
Zucca gialla 1,5 kg, acciughe sotto sale 3, 
olive nere snocciolate 100 g, cipollina una,
sedano una costola, aglio uno spicchio,
capperi sotto sale mezzo cucchiaio,
ricotta stagionata grattugiata 2 cucchiai, olio d’oliva 4 cucchiai, sale e pepe q.b.
 
1. Dissalate i capperi e le acciughe e diliscate quest’ultime, sbucciate la cipollina e lo spicchio d’aglio; lavate e mondate la costola di sedano. Spezzettate le acciughe e tritate gli altri ingredienti, quindi ponete il tutto in una casseruola con l’olio e fatelo stufare su fuoco bassissimo, in modo che le acciughe si disfino ma non soffriggano.
 
2. Private la zucca della scorza e dei semi, lavatela e tagliatela a tocchetti. Quando le acciughe saranno sfatte, unitevi la zucca e fate insaporire, mescolando spesso, per circa 10 minuti; poi aggiungete le olive e lasciate sul fuoco per altri 15 minuti. Passato questo tempo, spolverizzate con la ricotta, regolate di sale e di pepe mescolando bene, e servite caldo.

Buono a sapersi

 


Per pulire l’argento strofinatelo con cenere umida usando un panno. Risciacquate e per la lucidatura fate ricorso alla pelle di daino.
 
Le pentole hanno tracce di calcare? Utilizzate l’acqua di cottura delle patate o quella ottenuta dalla bollitura delle loro bucce.
 
Per tenere alla larga le lumache sistemate sul terreno un piattino con della birra, oppure circondate le piantine con sabbia granulosa.
 
Prima di usare una pentola nuova di alluminio, fateci bollire un po’ di latte che poi butterete. E' un metodo pratico per rimuovere eventuali sostanze nocive.
 
Quando cucinate broccoli o cavolfiori per evitare che durante la cottura si diffonda per la casa l’odore, aggiungete all’acqua di cottura un po’ di latte, oppure un pezzetto di pane o il succo di mezzo limone che - tra l’altro - aiuta a mantenere il colore naturale delle verdure.
 
Volete eliminare l’odore di aglio o di pesce dalle mani? Nel primo caso sfregatele con bicarbonato e un po’ d’acqua e poi sciaquatele. Nel secondo fate ricorso al latte freddo.
 
Versate in una piccola bacinella dell’acqua e un po’ di bicarbonato. Respirate i vapori: è utile per la gola infiammata.
 
 
 
Wednesday, 17 December 2014 14:02

San Paolo fuori le mura

La vicenda di Paolo di Tarso è strettamente collegata a quella di Pietro, anche se i loro percorsi furono inizialmente molto diversi. Paolo, cittadino romano, ebreo persecutore dei cristiani, dopo la conversione divenne l’Apostolo delle genti, colui che diffuse la nuova novella tra i gentili, i non ebrei. Anche lui giunse a Roma, dove subì pure lui il martirio. Secondo il  Martirologio Romano, i  Sinassari delle Chiese orientali e il Decretum Gelasianum del sec. V, la data del suo martirio sarebbe il 29 giugno 67, contestualmente a quella di Pietro.
Wednesday, 17 December 2014 13:56

Ex voto: segni di gratitudine e riconoscenza

Sarà capitato a tanti dei nostri associati di visitare santuari e vedere appesi alle pareti dei quadretti, in cui si testimonia visibilmente la gratitudine per una grazia ricevuta. Nella semplicità di una raffigurazione elementare della grazia, i fedeli hanno espresso la loro riconoscenza alla Vergine Maria, nei santuari a lei dedicati, o nei santuari dedicati  al Papà terreno di Gesù, o altri santi, grandi intercessori, che attraverso Gesù hanno ottenuto una grazia dalla misericordia del Padre come supplemento di vita e di speranza. 
L’espressione «Ex voto», in latino significa «a seguito di un voto» . È usata per indicare un oggetto dato in dono a una divinità.
Wednesday, 17 December 2014 13:51

Guido Gonella

Un politico al servizio della ricostruzione nel dopoguerra

di Gabriele Cantaluppi

Guido Gonella nacque a Verona nel 1905. Si laureò  in Filosofia e in Scienze giuridiche, diventando docente universitario di Filosofia del diritto nelle Università di Bari e di Pavia. Negli anni Trenta collaborò all’Osservatore Romano su cui,dal 1933 al 1940,curò la rubrica “Acta diurna" che diventò una centrale di notizie provenienti da ogni parte del mondo,dalla quale attinsero tutti i corrispondenti stranieri.
In stretto rapporto con De Gasperi e con altri esponenti democristiani, fino al 1946 diresse il quotidiano “Il Popolo”, organo ufficiale del partito. Componente dell’Assemblea costituente,fu deputato dal 1948 al 1972 e senatore dal 1972 al 1983; ministro della Pubblica istruzione, di Grazia e Giustizia e della Riforma burocratica. Nel 1976 rappresentò l’Italia al Consiglio d’Europa per poi essere eletto al Parlamento europeo nel 1979. Morì a Nettuno nel 1982.

Un anno dedicato alla vita consacrata chiamata a conversione

Nel novembre dello scorso anno il Santo Padre Francesco in un incontro con i superiori generali dei religiosi ha annunciato il desiderio di dedicare il 2015 alla riflessione e alla preghiera di lode a Dio per la luce donata dallo Spirito nel Decreto conciliare Perfectae caritatis sul Rinnovamento della vita religiosa e per chiedere un supplemento di generosità agli stessi religiosi nel Cinquantesimo anniversario della sua promulgazione. 
Quest’anno particolare, che si apre il 30 novembre di quest’anno e si chiuderà il 2 febbraio 2016, vuol essere considerato un momento di grazia per un aggiornamento dell’impegno dei consacrati all’interno della vita di tutta la Chiesa.
Wednesday, 17 December 2014 13:42

Nonni: mamme e papà due volte

Il Papa alle generazioni in un cammino solidale

La domenica precedente all’apertura del Sinodo speciale sulla pastorale della famiglia e l’evangelizzazione, papa Francesco ha voluto invitare a Roma i nonni e le nonne e ha coniato per le famiglie dei figli una nuova beatitudine: «Beate quelle famiglie che hanno i nonni vicini. Il nonno è padre due volte e la nonna è madre due volte».  In quell’occasione ha voluto salutare anche papa Benedetto con un affettuoso appellativo di «nonno», esprimendo anche la gioia della sua vicinanza, «perché è come avere un nonno saggio in casa». 
Erano più di quarantamila i nonni accanto a papa Francesco e a Benedetto XVI.  La loro presenza è stata un dono fatto non solo alla Chiesa universale, ma alle società civili di diverse matrici culturali affinché abbiano sempre una maggior attenzione alla proficua presenza degli anziani.  I nonni sono la memoria viva necessaria per costruire il presente e guardare con fiducia il futuro.  
Wednesday, 17 December 2014 13:38

San Giuseppe accetta la divina maternità

Dono Doni nella chiesa di Sant'Andrea a Spello

di Maria Gloria Riva

Lo attribuiscono a Dono Doni, l’affresco originalissimo presente a Spello nella chiesa di Sant’Andrea. Si tratta del tema, rarissimo nell’arte, dell’accettazione della divina maternità della Madonna da parte di San Giuseppe, l’uomo giusto di cui la Scrittura ci narra con pochissime ed essenziali parole. 
Giuseppe, venuto a conoscenza della maternità della sua promessa sposa, volle ripudiarla in segreto. Gli apocrifi narrano quello che il Vangelo tace e cioè lo sconcerto, il tormento e il dubbio. Altri mistici, come la Valtorta, indagano invece tra le pieghe dell’animo di questo prescelto da Dio, facendo emergere la grande fede e la rettitudine.
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