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Wednesday, 18 February 2015 15:25

Un anno speciale per la vita consacrata

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Il Vangelo vissuto è il terreno fertile dove fiorisce la speranza e risveglia il mondo

di p. Donato Cauzzo

Un lungo applauso si è alzato dagli oltre 120 superiori generali di ordini e congregazioni religiose riuniti, il 29 novembre 2013, attorno a papa Francesco in occasione del loro raduno annuale a Roma, quando hanno ascoltato il suo annuncio: «Ho deciso di dedicare un anno speciale, il 2015, alla vita consacrata!». 
Pur essendo del tutto inaspettato, questo annuncio raccoglieva l’attesa e la speranza che da tanto tempo i consacrati di tutto il mondo avevano in cuore: che la vita consacrata tornasse a risplendere nella Chiesa come una “perla preziosa” a volte troppo nascosta e spesso poco valorizzata e apprezzata. 
Wednesday, 17 December 2014 13:51

Guido Gonella

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Un politico al servizio della ricostruzione nel dopoguerra

di Gabriele Cantaluppi

Guido Gonella nacque a Verona nel 1905. Si laureò  in Filosofia e in Scienze giuridiche, diventando docente universitario di Filosofia del diritto nelle Università di Bari e di Pavia. Negli anni Trenta collaborò all’Osservatore Romano su cui,dal 1933 al 1940,curò la rubrica “Acta diurna" che diventò una centrale di notizie provenienti da ogni parte del mondo,dalla quale attinsero tutti i corrispondenti stranieri.
In stretto rapporto con De Gasperi e con altri esponenti democristiani, fino al 1946 diresse il quotidiano “Il Popolo”, organo ufficiale del partito. Componente dell’Assemblea costituente,fu deputato dal 1948 al 1972 e senatore dal 1972 al 1983; ministro della Pubblica istruzione, di Grazia e Giustizia e della Riforma burocratica. Nel 1976 rappresentò l’Italia al Consiglio d’Europa per poi essere eletto al Parlamento europeo nel 1979. Morì a Nettuno nel 1982.

La beatificazione di Paolo VI

di Angelo Forti

Papa Montini diceva che «nessuno è estraneo al cuore della Chiesa» e la famiglia guanelliana, i preti e le suore, i cooperatori e gli amici dell’Opera saranno con il cuore in prima fila in occasione dell’evento della beatificazione del 19 ottobre 2014. Entreranno nel coro della lode con accenti particolari di gratitudine per aver elevato, proprio cinquant’anni fa agli onori degli altari don Luigi Guanella. In quella circostanza ha indicato il nostro Fondatore come un autentico imitatore di Cristo Gesù, il buon samaritano dell’umanità.
Saturday, 08 November 2014 11:42

Un supplemento di santità per il Ticino

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Bacciarini e la beata Elisabetta

di Graziella Fons

E' scritto che «la speranza è la balia della vita cristiana» e non c’è santità dichiarata senza un cammino eroico sul sentiero della ricerca del volto di Dio scoperto nei fratelli. Uomini e donne di speranza si trovano per quelle affinità elettive che la Provvidenza semina nel cuore dei grandi ricercatori dello Spirito. È avvenuto per la beata Maria Elisabetta Hesselblad e il venerabile Aurelio Bacciarini: Maria Elisabetta, tenace fondatrice delle suore Brigidine e il vescovo Bacciarini, custode fedele del patrimonio di santità nascosto nelle pieghe della storia del popolo ticinese.  
La Provvidenza ha fissato l’appuntamento del loro incontro su di un treno. Elisabetta proveniva dalla Svezia con tanti sogni nell’anima e malanni nel corpo, Bacciarini da Lugano dopo una degenza in clinica per i suoi malanni. 
Saturday, 08 November 2014 11:24

«La scuola educa al vero, al bene e al bello»

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Piazza San Pietro, 10 maggio 2014, le scuole cattoliche dal Papa

Papa Francesco ha voluto celebrare il mondo della scuola: in una piazza San Pietro stracolma, con oltre trecentomila persone, provenienti da tutta Italia, con cartelli, striscioni, bandiere colorate. Il raduno nazionale, intitolato significativamente «We care», era organizzato dalla Cei per sottolineare «il diritto di scegliere la scuola migliore per i propri figli, tra istituti pubblici e altre scuole paritarie, come quelle cattoliche». 
Nel suo intervento il Papa ha detto: "Andare a scuola significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni. E noi non abbiamo diritto ad aver paura della realtà! La scuola ci insegna a capire la realtà. Andare a scuola significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni. E questo è bellissimo! Nei primi anni si impara a 360 gradi, poi piano piano si approfondisce un indirizzo e infine ci si specializza.

A 100 anni dalla nascita di un protagonista della vita della Chiesa italiana 

di Andrea Fagioli

A  proposito di don Divo Barsotti, in quest'anno centenario della nascita, l'arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, in un'intervista, ha manifestato la speranza «di poter fare i primi passi verso quel processo di beatificazione e canonizzazione che tutti ci auguriamo. Certo il cammino non sarà facile per la mole di scritti che ci ha lasciato e che andranno tutti esaminati: 160 libri, più di 600 saggi, non sappiamo quanti manoscritti...».
La passione di don Barsotti per l'arte, la religione e la letteratura è cosa nota. Del resto non ha mai negato che da giovane voleva fare lo scrittore. E se Mondadori all'inizio degli anni Trenta gli avesse pubblicato una raccolta di novelle, oggi non saremmo qui a ricordare un grande religioso, uno dei più grandi mistici del Novecento, un prete che comunque nella sua lunga vita non ha mai rinunciato alla scrittura e allo studio di poeti e romanzieri. Non è un mistero che attribuisse la sua conversione, almeno in parte, alla lettura dei classici russi («Dio si introdusse furtivamente nella mia vita attraverso la grande opera di Dostoevskij»).

Le carte vincenti del suo impegno

di Gabriele Cantaluppi

«Adesso ho fatto tutto ciò ch'era in mio potere, la mia coscienza è in pace. Vedi, il Signore ti fa lavorare, ti permette di fare progetti, ti dà energia e vita. Poi, quando credi di essere necessario e indispensabile, ti toglie tutto improvvisamente. Ti fa capire che sei soltanto utile, ti dice: ora basta, puoi andare»: sono queste parole, dette alla figlia Marianna  cinque giorni prima della morte, avvenuta il 19 agosto 1954 a Val di Sella in Trentino, quasi il testamento di Alcide De Gasperi. Convinzioni di uno statista che ha dato un intenso e fondamentale contributo alla ricostruzione dell’Italia.
Wednesday, 30 July 2014 12:13

Un campione di evangelizzazione

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Il Beato Giacomo Alberione

di Mario Sgarbossa

Don Alberione (1884-1971), fondatore della Famiglia paolina (cinque Congregazioni e quattro Istituti), pioniere della nuova evangelizzazione con gli strumenti offerti dalla moderna comunicazione sociale, se non si fosse fatto prete avrebbe scelto con successo la carriera del manager in una grossa industria piemontese. Sono sue parole. Partendo da estrema povertà di mezzi questo piccolo grande uomo è riuscito in pochi anni a fondare un impero editoriale di dimensioni intercontinentali, ma senza dar fiato alle trombe della pubblicità, mantenendosi umilmente dietro lo schermo di una verità alla quale credeva profondamente: è Dio che opera. 
Monday, 16 June 2014 13:13

Giancarlo Rastelli accanto al malato

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di Gabriele Cantaluppi

"Con la carità della scienza"

La sorella Rosangela, giornalista e scrittrice, è oggi l’unica superstite della famiglia Rastelli, in seno alla quale  a Pescara il 25 giugno 1933 ha visto la luce Giancarlo. 

Il padre e la madre erano di origini parmensi: giornalista lui, maestra lei, fu proprio l’attività del padre a spostare la famiglia a Roma e a Sondrio fino a stabilirsi definitivamente a Parma, dopo la guerra. La direzione spirituale di Padre Molin Mosé Pradel, presso i gesuiti di San Rocco, convinse  Giancarlo a iscriversi nella Congregazione Mariana, incontrando un cristianesimo che dona amore gratuito senza chiedere nulla in cambio, così che potrà affermare: “Sapere senza saper amare è nulla. è meno di nulla. Alla fine della vita l’importante è avere amato. Sarete giudicati sull’amore e non sulla fede”. Si formò all’apostolato verso quelli che papa Francesco ha definito “gli scarti” dell’umanità, acquisendo nei loro confronti quella sensibilità che nel corso della sua professione gli farà ritenere l’ammalato appartenente alla categoria dei “nuovi poveri”, vedendovi riflesso il volto di Cristo. 

Omelie da Santa Marta: il perdono

Il Vangelo dell’adultera perdonata ha dato lo spunto al Papa per spiegare cosa sia la misericordia di Dio. L’episodio è noto: i farisei e gli scribi portano a Gesù una donna sorpresa in adulterio e gli chiedono cosa farne, visto che la legge di Mosè prevedeva la lapidazione, in quanto peccato considerato gravissimo. 
 Agli accusatori della donna non importava l’adulterio, soltanto importava fare una trappola a Gesù! Di qui la risposta del Signore: “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei!”.