Il dato non sorprende troppo, se si pensa che in Italia – secondo l’Istat – il 62% delle famiglie non riesce a risparmiare ed accantonare alcunché a fine mese e che il 36% dei nuclei non è in grado di far fronte ad una spesa imprevista di 800 euro circa. L’attuale emergenza sanitaria mette poi a dura prova, inevitabilmente, anche l’occupazione.
Si registra in particolare l’attivazione di nuovi servizi legati all’ascolto e all’accompagnamento telefonico che ha supportato sino ad oggi oltre 22mila famiglie; la fornitura dei pasti in modalità da asporto o con consegne a domicilio di cui hanno beneficiato circa 56.500 persone; il potenziamento di empori/market solidali, o ancora la fornitura di dispositivi di protezione individuale e igienizzanti (i beneficiari sono stati circa 290mila); le iniziative a supporto della didattica a distanza (fornitura di tablet, pc), l’assistenza ai senza dimora (rimodulata per garantire gli standard di sicurezza), le mense, l’acquisto di farmaci e prodotti sanitari o i servizi di supporto psicologico.
(Ufficio studi Caritas)