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Lunedì, 08 Ottobre 2012 13:43

San Giuseppe nostro compagno di viaggio Featured

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Trasmissione radio di ottobre 2012

Incontrare persone è sempre un motivo di gioia, è un soffio di umanità che rinnova la nostra stessa vita, soprattutto, quando i motivi dell’incontro sono nobili come questo momento di spiritualità in compagnia di San Giuseppe.
San Giuseppe è un nostro compagno di viaggio particolarmente ora alla vigilia di un anno dedicato all’approfondimento della nostra fede in Gesù, il Figlio di Dio, che Dio stesso ha dato in consegna a San Giuseppe per introdurlo nella nostra esistenza umana.


Ascolta!

 

Con questi sentimenti luminosi di gioia, voglio parlare «cuore a cuore», desidero  salutare chi ascolta con animo allegro,  ma anche chi ascolta con l’animo turbato da preoccupazione a causa del lavoro, della famiglia, dei rapporti con il prossimo.
Saluto chi ha l’anima luminosa come una giornata di sole e soprattutto chi cammina nel dubbio, nell’inquietudine, nell’errore.
A tutti desidero guardare negli occhi con la voglia di poter scovare i sentimenti di bontà latenti nel fondo dell’anima di ogni persona.
San Giuseppe abbia un sorriso per tutti e una carezza affettuosa sul volto degli ammalati e un buffetto sul viso dei bambini e accenda nel nostro animo sentimenti di fiducia e di confidenza nella divina misericordia.
Con sant’Agostino vogliamo pregare: «Solleva, o Signore, la nostra sofferenza nel ricercare il tuo volto, fa’ che riusciamo a sperare ardentemente nel tuo regno di beatitudine eterna, dove la giovinezza non invecchia mai, dove la bellezza non si deturpa mai. Dove l’amore non s’intiepidisce mai, dove la vita non avrà mai termine».
Fra pochi giorni il Papa Benedetto ci inviterà a varcare la soglia della porta della fede. Come quando ci vestiamo con gli abiti buoni per visitare un luogo importante, in questi giorni in cui siano alla vigilia dell’11 ottobre, inizio dell’Anno delle fede, vogliamo tenere gli occhi fissi sulla vita spirituale di San Giuseppe per valicare la soglia di questa porta ed entrare in un mondo di luce di scoprire e da vivere.
Paul Claudel diceva che prima di affrontare un argomento importante riguardante Dio, bisognava «aspirare incenso a pieni polmoni», in modo che nel dialogo con il prossimo il profumo del divino «diventi più persuasivo e contagioso», così che «dal Dio nascosto, dal Dio silenzioso noi, come persone, impariamo a parlare e da Dio impariamo a tacere»; imparare ad ascoltare e apprendere per pronunciare, parlare con parole cariche di sapienza dal sapore di eternità.
Quest’anno abbiamo di fronte un’ulteriore occasione propizia in modo che la nostra fede si radichi in profondità nella nostra vita e possiamo condurre una vita cristiana soddisfacente per noi e credibile per gli altri.
Disponiamoci con un atto di fiducia: «Mio Dio, mi consegno a te. Ogni giorno prendo un grande foglio di carta, una grande pagina bianca e in fondo, come se fosse una firma, io non scrivo che una parola: Amen! A seguito di questo Amen preliminare, verranno scritte tutte le righe della mia giornata. Questo Amen anticipato toglierà dallo scritto tutte le amarezze della giornata e mi sentirò fasciato dalla volontà di Dio che mi conduce verso pascoli verdeggianti».
Nella nostra esperienza di fede l’essere testimoni credibili, rimane sempre come programma di vita, riecheggiando l’affermazione di Paolo VI quando disse che la gente oggi è più disponibile a credere ai testimoni che ai maestri, meglio ancora se i maestri oltre che con le parole testimoniano la propria fede anche con le opere. Questa fusione tra la testimonianza  e la parola  fa  della loro vita un canto armonioso tra concretezza di vita coerente e  fede professata.

 

Ascolta!

Read 1243 times Last modified on Mercoledì, 05 Febbraio 2014 15:22

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