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Giovedì, 12 Luglio 2012 09:50

Omaggio al primo santo valtellinese

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di Carlo Lapucci

Apochi mesi dalla proclamazione a Santo di Don Luigi Guanella (23 ottobre 2011), è stato pubblicato un consistente bilancio della sua vita e del suo grande lascito che dalla prima attività di un povero prete in mezzo a difficoltà e ostilità ha cominciato a fiorire e si trova oggi in piena espansione nel momento della glorificazione del fondatore dell'Opera e della Congregazione.
Il libro, pur dando spazio alla celebrazione e diffondendosi nella parte descrittiva e nella splendida documentazione fotografica, ha evitato quel compiacimento tipico di queste pubblicazioni mirando, negli interventi e nella parte documentaria, a fornire un quadro completo, nei limiti dello spazio predisposto, della storia, della situazione sociale, del tempo, dei fatti, del pensiero del Santo, autore anche di numerosi volumi, dello spirito religioso e pedagogico, delle figure che lo hanno affiancato e poi hanno proseguito la sua opera fino ai nostri giorni. Un volume che è un tributo e un ringraziamento al Fondatore e all'Opera Guanelliana, ma anche uno strumento utile e pratico per chiunque voglia sapere chi è stato San Luigi, cosa ha fatto, detto, predicato, da dove sia venuto e dove sia approdata la sua Opera quando ha lasciato la terra per il Cielo e come sia proseguita.

Con un ricco corredo iconografico, si può dire che questa pubblicazione sia se non l'atto, il resoconto finale di una lunga storia di santità, di carità, di operosità e di amore verso gli ultimi, che Dio ha voluto donare al mondo per mezzo del suo Servo e dei suoi collaboratori. I motivi più rilevanti dell'opera caritativa, intellettuale e materiale di San Luigi vi sono trattati nei molteplici aspetti che riveste la sua attività, rivolta non soltanto alle opere di asilo, di soccorso spirituale e di cura materiale, ma aperta alla cura delle anime, al recupero possibile di coloro per i quali scienza, psicologia, pedagogia avevano decretato l'irrecuperabilità.
Così si ripercorre la storia di Don Guanella che ha elaborato una pedagogia pratica mirata sulle esigenze delle menti devastate, con le colonie di soggiorno e attività in campagna, la terapia attraverso il lavoro possibile, l'importanza del collegamento con la società, l'attività di edificazione di chiese, alcune grandi come S. Giuseppe al Trionfale, e delle numerose sedi delle sue opere. Ha saputo prendere i giusti suggerimenti dai suoi contemporanei Santi sociali, come il Cottolengo e Don Bosco, elaborandoli in una sintesi rivolta a quello che era rimasto fuori dalla loro attività, e sono proprio i più diseredati, i meno inseribili nella moderna articolazione sociale.
Questo si legge nelle pagine del volume in saggi brevi e consistenti. Di particolare interesse sono le tappe del processo di santificazione che Don Mario Carrera ci fa ripercorrere rapidamente quanto efficacemente mettendo in luce, insieme ai miracoli richiesti dalla Chiesa per la proclamazione di santità, anche il vero significato del miracolo profondamente inteso da Don Guanella nei suoi scritti, così come oggi s'intende la sua natura, riferibile sempre alla misericordia divina.
Ricco di immagini dell'ambiente dei luoghi d'origine e della vita di San Luigi Guanella, delle figure degli operatori alla cura degli ospiti e degli ultimi, gli esseri prediletti del Santo, il libro entra nella vita del lettore come un messaggio di speranza dell'amore di Dio per l'uomo, della presenza dei santi in mezzo a noi e una proposta a scuotersi dall'inerzia, unendosi con chi prosegue un'impresa ammirabile per carità religiosa e solidarietà umana.

Read 2235 times Last modified on Mercoledì, 05 Febbraio 2014 15:22

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