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Giovedì, 07 Novembre 2013 14:10

I lunghi giorni per gustare il bene Featured

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di Mario Carrera

Novembre: tempo di speranza immortale

mese di novembre, dedicato al ricordo dei defunti, si apre sul panorama delle realtà «invisibili» che noi professiamo nel Credo. Quest’anno la solennità di Cristo Re chiude «l’Anno della fede» indetto da Papa Benedetto nel ricordo del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II. In questa stagione la nostra fede ci invita a riflettere che il tramonto della nostra esistenza non è destinato a una notte senza alba, ma sfocia in una calda luce: un’aurora che non conoscerà tramonto. Nella stesura di questo «confidenziale» mi hanno incoraggiato e aperto a una maggior fiducia le parole del cardinal Ersilio Tonini, morto tre mesi fa alla vigilia dei cento anni. Questo comunicatore ha lasciato scritto: «La morte è l’evento che mi ha accompagnato fin da ragazzo, particolarmente negli anni pieni di giovinezza. Fu un tema amato, frequentato, come scuola di libertà, di sapienza e di speranza».

Tutti abbiamo ancora negli occhi la sua figura: scarna, ascetica, appassionata e convincente. Le sue apparizioni in tv erano sempre ricche di sapienza e saggezza. Egli diceva che bisogna «abituarsi a vivere, non solo a esistere»; anche quando la sofferenza può farci piangere, essa rimane un segno perché «soltanto gli esseri che hanno la capacità di soffrire sono creature completamente viventi […] perché la sofferenza presuppone un essere che non è totalmente compiuto, ha ancora un ulteriore bisogno, la ricerca di altri valori». In una pagina di un suo diario si legge: «Ho sempre desiderato chiudere la vita in crescendo, in lucidità di mente, così da andare incontro al mio Signore, a mente aperta, con un atto di amore che riassuma l’intera vita». Come tutti i cercatori di Dio, quando si sentiva attraversato dal buio, dagli interrogativi più forti della fede, diceva con fiducia: «Un giorno capiremo; dopo capiremo tutto». Il diaframma del mistero si è spezzato e la sua anima, con lo zaino dei suoi grandi meriti sulle spalle, si è sentita abbracciata da un Padre che tanto ha scommesso sulla sua vita e ha grandemente gioito per la bella riuscita. Questo «confidenziale» non è una commemorazione del cardinal Tonini, ma un’efficace e opportuna riflessione per invitarci a riflettere sulla sorte di tante esistenze che hanno varcato la soglia della vita terrena. Le tombe,le parole incise sulle lapidi, le foto dei defunti, sono un invito a navigare nel lago della memoria e a scoprire qualità umane che hanno costruito le nostre storie. Nel ricordo delle persone a noi care, nei simboli religiosi, nei cimiteri scopriamo che il mistero della vita si spiega solo con il mistero di Dio. Oggi, cancellato Dio dalla vita umana, la persona diventa sempre più mistero a se stessa. Dobbiamo ammettere che nell’esistenza umana «c’è un’equazione: più Dio equivale a più io… Più evangelo entra nella mia vita, più io vivo in pienezza». Più volte Gesù nell’evangelo ha detto: «Io sono la vita». Io sono la sorgente, sono il fiume della storia, io sono il percorso, la foce di ogni esistenza; e san Paolo arriva a dire:«Per me vivere è Cristo». Nel grembo del nostro esistere costruiamo la vita con una manciata di verbi che portano il respiro stesso di Dio: «nascere, amare, credere, dubitare, accogliere, perdere, gustare, costruire, generare e morire»: una strada di terra che conduce al cielo. Confesso che Dio mi ha donato molto. Mi ha fatto incontrare una folla di persone positive: uomini, donne, preti, religiosi e religiose; a tutti Dio ha concesso l’arte di scolpire il volto di Gesù nel mio animo. Tra i tanti ricordo padre Giovanni Vannucci. All’ingresso del suo eremo, la fessura di una grossa pietra ospitava le radici di una rigogliosa pianta di ulivo; sotto una targhetta di ottone diceva: «Nella roccia Dio fa fiorire il suo sogno». Ogni macigno, ogni croce che pesano sull’anima racchiudono una benedizione divina che ci verrà concessa a condizione di abbracciarla con fede. Allora davvero: «Un giorno capiremo».

Read 1447 times Last modified on Mercoledì, 05 Febbraio 2014 15:23

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