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Giovedì, 12 Luglio 2012 11:50

Un ardente e zelante prete succede a don Bacciarini

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Don Luigi Previtali

Don Luigi Previtali è subentrato nel ruolo di parroco a Don Aurelio Bacciarini, il quale alla morte del Fondatore è stato chiamato a governare la giovane Congregazione, erede naturale fu don luigi Previtali che si trovava a Roma ancora prima che arrivasse don Aurelio. Era un giovane promettente, laureato in Diritto canonico e discepolo di grandi maestri: da ragazzo, nel seminario di Bergamo, ha avuto come educatore il giovane Angelo Roncalli, il futuro Beato Giovanni XXIII. Don Guanella se l’è tenuto accanto con affetto e stima. Nei tre anni in cui è stato a coadiuvare il Venerabile Aurelio Bacciarini ha appreso lo stile e l’ardore pastorale di questo santo prete. L’ha imitato talmente bene che al termine del suo mandato di parroco al Trionfale, come del resto era un desiderio mai cancellato di Bacciarini, si ritirò in un monastero di clausura, nel Romitorio di Calmaldoli, ma per la sua fragile salute dovette desistere e ritornare in Congregazione.  

Al suo arrivo a Roma si fece le ossa presso l’iniziale struttura guanelliana di Monte Mario, da quel nucleo di carità operosa, fu facile il passaggio al Trionfale, nel 1912, quando si consacrava il nuovo tempio di San Giuseppe, don Previtali conosceva già l’ambiente e aveva collaborato ad avviare la scuola. Alla scuola di don Aurelio, zelante e capace organizzatore, sviluppò le doti d’ingegno e di volontà, le virtù sacerdotali e religiose, così d’acquistarsi stima e simpatia presso la popolazione e le autorità ecclesiastiche. A causa della sua giovane età fu chiamato a svolgere il servizio militare, ma per fortuna fu una breve parentesi. Ben sostenuto dall’aiuto prezioso dei confratelli, la sua fu una parrocchia modello, con gli oratori affollati e le associazioni fiorenti.
Va a suo merito l’iniziativa delle scuole parrocchiali, per le quali, nel 1921, accanto alla chiesa, costruì un’ala per il ramo maschile, e nel 1925, per quello femminile. «Ebbe il valido sostegno del Vaticano, che le fregiò del titolo di “Pontificie”. Ben presto, s’imposero per la serietà dell’insegnamento e la formazione umana e cristiana degli scolari».
Intensificò le cure per l’abbandonata Val d’Inferno, oggi, Valle Aurelia, ricca di palazzi e di vita, provvista ora di una bella, caratteristica chiesa, da qualche tempo costituita parrocchia e affidata ai sacerdoti guanelliani. Don Previtali ne costruì una prima, in Via degli Embrici modesta nelle proporzioni, affiancata da scuole materna ed elementare.
Volle la chiesa parrocchiale di San Giuseppe al Trionfale più bella e più accogliente e fece eseguire pregiate decorazioni dal pittore Giovan Battista Conti.

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