Abituati a vedere Don Guanella come l'uomo della carità, della comprensione e della pazienza, coloro che lo conobbero, spesso, si meravigliarono nel trovarsi, in certi casi, di fronte a una straordinaria fermezza. Evidentemente, trattandosi di decisioni che si sono rivelate poi giuste ed opportune, c'era in lui la capacità di decidere e di operare con la fermezza che deve avere un chirurgo quando separa ciò che è sano da ciò che è malato. In queste decisioni, come nel caso che qui è riferito, Don Guanella si assumeva la responsabilità.
Suor Vismara ricordava sovente un suo incontro decisivo con Don Guanella. Abitava ancora in famiglia ad Ardenno, in provincia di Sondrio, quando venne a sapere che Don Luigi era andato a far visita a suo fratello, Don Lorenzo Guanella. Ritenne che quella fosse una buona occasione per incontrarlo e prendere consiglio sulla sua vocazione e sull'opposizione che questa trovava da parte dei familiari. L'ostilità era forte se per ben sette anni, in seguito, la famiglia non volle perdonare a Suor Vismara la sua scelta.
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