Caro padre Alphonse, Lei è diventato sacerdote dieci anni fa. Da quanti anni si trova in Romania? Si è abituato a questo nuovo ambiente?
I miei primi dieci anni di sacerdozio sono stati “anni di grazia del Signore”. Devo dire che ho sempre mantenuto una grande gioia nel cuore e mi sono sempre sentito accompagnato dall’azione dello Spirito Santo e da Maria, mamma, amica e sorella nel cammino della fede. Sono arrivato in Romania l’1 marzo 2015 e ho cominciato l’apprendimento della lingua e il servizio pastorale tra gli anziani della casa delle suore guanelliane e la mensa dei poveri. Sono venuto con una grande fiducia nel Signore, anche se ci sono stati giorni difficili. Ma le difficoltà spesso sono segno che siamo sulla strada giusta, quella che il Signore vuole. So che posso contare sulla preghiera di tanti.
Vogliamo inaugurare uno spazio su La Santa Crociata dove pubblicare le felicitazioni e i ricordi dei nostri Associati. Non tutti gli anniversari saranno importanti come quello di Maria, ma ve ne sono tanti altri che meritano un affettuoso ricordo ed esigono graditi auguri. Sto pensando agli anniversari significativi (25°, 50°...) di una vita matrimoniale, ai battesimi dei nipoti e pronipoti, ad alcune circostanze liete di famiglia.
Scriveva don Guanella che “fare del bene ai sacerdoti vecchi e di buona volontà, per la Casa della Provvidenza è sempre stata una fonte di benedizione”, perché grazie a loro aveva potuto estendere la sua opera in luoghi dove mai avrebbe immaginato. Su invito di un sacerdote rumeno, ospite della Casa Santa Maria della Provvidenza a Roma, le suore guanelliane aprirono un’ opera caritativa in Romania, che da poco era stata liberata dal regime comunista di Nicolae Ceauşescu.