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“Vedo queste notizie e mi domando: quante sono italiane? Poche!”. Lo ha esclamato, a braccio, il Papa, salutando al termine dell’udienza, durante i saluti ai fedeli di lingua italiana, le novizie partecipanti al corso promosso dall’Unione superiore maggiori d’Italia (Usmi). “C’è scarsità di vocazioni in Italia”, ha proseguito ancora fuori testo: “pensiamo e preghiamo per le vocazioni, per la vita consacrata”.

La visita di papa Francesco a San Giuseppe al Trionfale. Ha incontrato i sacerdoti anziani della Diocesi di Roma, ma anche la gente della Parrocchia

a cura della Redazione

            Alla fine dello scorso aprile il parroco di san Giuseppe al Trionfale ha ricevuto una breve telefonata; dal Vicariato di Roma gli comunicavano questa notizia: «Il Papa verrà da voi per incontrare i sacerdoti diocesani anziani». Poche parole per una bellissima notizia e per un evento impegnativo da organizzare; la data prescelta era martedì 14 maggio, nel pomeriggio.

            La macchina della preparazione si è messa in moto, coordinata dal vescovo vicegerente monsignor Baldassarre Reina e dai Corpi di sicurezza del Vaticano; alla parrocchia il compito di trovare la sistemazione adeguata e predisporre il percorso del Santo Padre. La sede più opportuna è stata individuata nella Sala Bacciarini, ampia aula adatta  per riunioni e conferenze; il cortile dell’oratorio San Giuseppe offriva spazio adeguato per il parcheggio (problema non piccolo nel quartiere Prati a Roma); la via Bernardino Telesio e la Basilica di san Giuseppe sarebbe stata la cornice per un saluto della gente al Papa.

“Oggi facciamo memoria di #SanGiuseppeLavoratore. Chiediamo al Signore che rinnovi e aumenti in noi la fede, affinché ogni nostro lavoro abbia in Lui il suo inizio e il suo compimento”. È il post apparso su X dall’account @Pontifex nel giorno in cui la Chiesa ricorda il protettore dei lavoratori e nel mondo si celebra la festa del lavoro. La festa liturgica di San Giuseppe artigiano venne istituita da Pio XII il primo maggio del 1955.

Anche all’udienza generale, il Papa ha ricordato san Giuseppe. “A ciascuno di voi – ha affermato - vorrei riproporre la santa Famiglia di Nazaret come modello di comunità domestica: comunità di vita, di lavoro e di amore”. La devozione di Francesco al padre putativo di Gesù è cosa nota, emblema di fiducia in Dio, uomo che nel silenzio ha coltivato il suo sì al Signore.