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La chiesa del Sacro Cuore alla stazione Termini

di Sergio Todeschini

La splendida chiesa romana dedicata a san Giuseppe, fatta costruire dal nostro don Luigi Guanella e inaugurata nel 1912, è successiva a quella che Pio IX iniziò a far erigere accanto all’odierna stazione Termini per onorare  san Giuseppe, che nel 1870 aveva proclamato “Patrono della Chiesa Universale”. Col tempo, il Papa pensò, una volta terminati i lavori, di dedicare la erigenda basilica al Sacro Cuore; perchè in quegli anni la devozione verso l’amore misericordioso di Gesù si era andata assai diffondendo. I lavori con­tinu­arono lentamente e a lunghi intervalli, perché i costi troppo elevati non permettevano il loro avanzamento. Nel 1878, morto Pio IX, Papa Leone XIII, che gli successe a capo della Chiesa Cattolica, volle che il tempio venisse velocemente ultimato. Conoscendo la fama di don Bosco e la sua capacità di ottenere con facilità le offerte, gli  domandò se si sentiva in grado di portare avanti il gravoso incarico e portare a compimento l’edificio. 
Venendo dalle Mura Vaticane, percorrendo Via Leone IV, si arriva a Largo Trionfale da dove inizia la via omonima; quasi in parallelo a Via Trionfale si apre Via della Giuliana, una grande arteria che porta al Piazzale Clodio, noto in tutta la nazione italiana, a motivo della sede del Tribunale, purtroppo, frequentemente nominato nei telegiornali.
Circa a metà percorso di Via della Giuliana, il 19 marzo 1945, è stata benedetta un’imponente statua, raffigurante san Giuseppe con Gesù adolescente. Da settant’anni brilla questo grandioso segno di ringraziamento di protezione a san Giuseppe.
Wednesday, 17 December 2014 13:56

Ex voto: segni di gratitudine e riconoscenza

Sarà capitato a tanti dei nostri associati di visitare santuari e vedere appesi alle pareti dei quadretti, in cui si testimonia visibilmente la gratitudine per una grazia ricevuta. Nella semplicità di una raffigurazione elementare della grazia, i fedeli hanno espresso la loro riconoscenza alla Vergine Maria, nei santuari a lei dedicati, o nei santuari dedicati  al Papà terreno di Gesù, o altri santi, grandi intercessori, che attraverso Gesù hanno ottenuto una grazia dalla misericordia del Padre come supplemento di vita e di speranza. 
L’espressione «Ex voto», in latino significa «a seguito di un voto» . È usata per indicare un oggetto dato in dono a una divinità.
Wednesday, 30 July 2014 11:55

padri putativi di tanti giovani

Don Bosco e San Giuseppe

di Sergio Todeschini

Sono rose bianche e rose rosse quelle che dalle mani di San Giuseppe cadono sull’oratorio di don Bosco, impiantato dal santo dei giovani a Valdocco, nell’allora periferia torinese. Sono rose rosse ,metafora del sacrificio, e rose bianche, simbolo delle grazie. Quelle grazie che don Bosco chiedeva incessantemente anche al santo padre putativo di Gesù. Non era forse anche lui, umile sacerdote di Valdocco, un padre putativo di tanti ragazzi che trovavano nel suo oratorio una casa, una famiglia e una speranza? Si capisce allora come don Bosco, costruita la chiesa grande dedicata a Maria Ausiliatrice, cuore del suo complesso oratoriano, com­missionò un grande quadro dedicato a San Giuseppe da collocare sopra l’altare a lui dedicato. Il quadro è ancora al suo posto. E' un dipinto importante perché documenta visibilmente  la fede particolarissima che don Bosco nutriva verso San Giuseppe.

Protagonista con don Guanella di quell’evento di cento anni fa 

di Graziella Fons

Il genio caritativo della Chiesa ha scritto la storia di questi duemila anni. Questo genio consiste nello stare accanto ai sofferenti come il prolungamento della presenza reale di Cristo nella storia umana. A questo riguardo, diceva il beato Paolo VI: «È Cristo che ispira, guida, sostiene, trasfigura e santifica ogni iniziativa ecclesiale al servizio dei poveri». La Chiesa, come una mamma, ha la percezione del dolore umano in ogni condizione di disagio e per ogni età.
Il terremoto della Marsica del 13 gennaio 1915 ha trovato don Guanella sulla frontiera della desolazione nel soccorrere i poveri. Da subito, a causa delle precarie condizioni di salute di don Guanella, don Aurelio Bacciarini si prodigherà nei paesini disastrati della zona di Avezzano per offrire soccorso ai sopravvissuti. 
Scriveva don Guanella: «Fui ad Avezzano con don Bacciarini per misurare l’enormità del disastro che ha raso al suolo paesi e borgate come la falce fa del fieno. […] I superstiti sono inebetiti. Distribuiamo viveri. Si ascoltano e si vedono a ogni passo pietosissime scene. Ritornammo  in un treno di feriti; sotto gli sguardi, uno spettacolo rattristante di infermi e feriti, ammucchiati in stato di grave pena sui vagoni». 
Saturday, 11 May 2019 13:56

I giovani sono l’«adesso» di Dio

Un’Esortazione apostolica per camminare insieme

di Nico Rutigliano

Che il Papa vada a Loreto a mettere la firma ad una Esortazione apostolica fuori dal territorio Vaticano è un avvenimento decisamente raro, storico e, quindi, assai significativo. 

di Angelo Forti

Quando arriva questa pubblicazione nelle case degli associati alla Pia Unione di San Giuseppe, come la primitiva comunità nel Cenacolo, la Chiesa è convocata in Sinodo a «rinascere…dai giovani e con i giovani». Questa prospettiva  è sempre necessaria per evitare il rischio di rivestire con i colori del tramonto le luci dell’alba.

Si usa dire che quando muore un vecchio scompare una biblioteca. Non possiamo negare che quando gli anziani che non si chiudono in una trincea rancorosa ma rimangono aperti al vivere quotidiano hanno un prezioso capitale di saggezza da donare e così offrire le coordinate di un agile percorso di vita.  I giovani, infatti, offrono alla società e alla Chiesa un terreno “vergine”, la freschezza delle novità, capacità di sognare il futuro, intuizione per  cogliere “i semi del Verbo” che la grazia divina ha seminato nella storia e che ora pur in un’attualità complessa e difficile, fa germogliare e fruttificare. 

Saturday, 30 June 2018 10:54

In marcia con Paolo verso Pietro

Sinodo dei giovani

di Violetta Ferrari

Anno 61 dell’era cristiana: dopo tre mesi di permanenza a Malta a causa delle avverse condizioni meteorologiche, san Paolo,  in viaggio verso Roma essendosi appellato a Cesare, toccò Siracusa e Reggio Calabria e poi, sbarcato a Pozzuoli, proseguì per l’Urbe. E’ il cammino che percorreranno i giovani romani dal 5 al 9 agosto di quest’anno, facendo varie tappe sulla via Appia (tratti di Appia da Itri a Fondi, Foro Appio, Tre Taverne, via Appia Antica Romana),  per arrivare a Roma presso la tomba di San Paolo.

Saturday, 09 June 2018 13:53

Un tempo per crescere e ricaricarsi

L'estate dei giovani

di Salvatore Alletto

Sono passati parecchi decenni da quando don Bosco, il santo dei giovani, ebbe a dire che l’estate era “la vendemmia del diavolo”, ovvero il momento dell’anno in cui i ragazzi erano più a rischio devianza, a motivo dell’ozio e del rallentamento delle consuete attività. Non era di certo un “bacchettone” il santo torinese ma, conoscendo bene l’animo dei giovani, sapeva bene che questi andavano tenuti sempre allegri e ben occupati. La scuola finiva, papà e mamma spesso a lavoro e la strada sembrava essere l’unica disposta ad accoglierli. Oggi la società è cambiata, la strada non è più così frequentata, mentre il web e i social fungono da “custodi” dei ragazzi. Il periodo delle vacanze rischia di trasformarsi in un tempo di apatia e disimpegno in attesa del ritorno fra i banchi di scuola o dell’università. Ed è proprio per questo motivo che le tante comunità parrocchiali e gli oratori sparsi un po’ per tutta Italia si prodigano per offrire proposte di vacanze alternative in cui rigenerarsi e ricaricarsi alla scuola del Vangelo.

di Michela Nicolais, sir

Il documento dei giovani consegnato a Papa Francesco

Il card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, ha presentato alla stampa il documento con cui si è concluso il pre-Sinodo, a cui hanno partecipato 300 giovani in Vaticano e 15mila attraverso i social. Aprendo i lavori, lunedì scorso, il Papa si è intrattenuto con i protagonisti dell'iniziativa per tre ore e mezza. Riceverà il documento, che costituirà parte integrante dell'Instrumentum laboris del Sinodo di ottobre, dalle mani di un giovane di Panama.

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