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Thursday, 05 September 2013 13:20

Le vostre lettere Featured

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«Pane e Signore» e metodo preventivo

La mia missione è tra i bambini disabili della scuola speciale che è sotto il patrocinio di S. Giuseppe, St. Joseph Nivas special school for the physically and mentally challenged. Essa appartiene alla Congregazione delle Figlie di S. Maria della Provvidenza. Nella scuola operano a tempo pieno dodici suore guanelliane specializzate nell'istruzione dei bambini con disabilità. Le suore, seguendo lo spirito di San Luigi Guanella, offrono non soltanto educazione, assistenza ma una casa nella quale alla professionalità sanitaria e riabilitativa, si aggiunge una cura per l'anima e per la qualità del tempo che gli ospiti trascorrono insieme attraverso attività di animazione e socializzazione; come dice S. Luigi Guanella: «Pane e Paradiso», con il metodo preventivo. La prima grazia che abbiamo ricevuto attraverso l’intercessione di S.Giuseppe è il riconoscimento giuridico (dallo Stato indiano) della nostra scuola.

Abbiamo visto e sperimentato l'aiuto e la protezione di San Giuseppe sempre. Dovevo introdurre nella scuola l'attività di musica e danza e non sapevo come fare e chi potesse aiutarmi. Ho iniziato a chiedere l'intercessione di San Giuseppe sicura che mi avrebbe aiutato. Dopo un po' di giorni una giovane signora si è presentata chiedendomi il permesso per fare un po' di volontariato nella nostra scuola. Subito accettai e parlando con questa signora seppi che lei era una maestra di musica e danza. Mi sono commossa e ho pensato subito a quanto bene avrebbe potuto fare ai nostri bambini.  A lei presentai il programma che io avevo pensato e subito accettò con gioia di fare scuola ai nostri piccoli e tutto gratuitamente. Ho saputo che la signora non è della nostra religione ma Indu. Attirata dalla nostra missione lei è diventata più di una cooperatrice, inoltre è lei che fa conoscere agli altri la nostra scuola. Questa signora sta continuando il suo volontariato per la durata di 3 anni ed è diventata “l'amica” di tutti. Desidero proprio rendere grazie a S. Giuseppe perché ha ascoltato la mia preghiera e quella dei bambini della nostra casa.

 

Con affetto Sr. Malini – FSMP Principal of the school


La potente mano di Giuseppe

Reverendo direttore, nell’agosto 2012 mio figlio non sentendosi bene da qualche tempo, decise di sottoporsi a endoscopia gastrica, risultato linfoma gastrico. Potete immaginare la sua preoccupazione e con lui noi tutti. Mentre mio figlio si sottoponeva alle cure chemioterapiche, io non mi sono persa d’animo e mi sono rivolta a San Giuseppe con grande fiducia e speranza pregandolo ininterrottamente per tutta la durata della cura, offrendogli anche la mia vita. San Giuseppe ha ottenuto a mio figlio la grazia della guarigione! Dopo sei lunghi mesi di chemioterapia mio figlio risultò guarito alla endoscopia gastrica prevista per il controllo, con grande gioia e soddisfazione di tutti, anche dei medici. Tra un anno dovrà sottoporsi a nuovo controllo medico. Che dire? San Giuseppe ci ha ottenuto questa grande grazia della guarigione. Grazie, grazie molte mio caro San Giuseppe, ti sarò riconoscente per tutta la vita; però non smetto di pregarti perché ho bisogno di tante grazie: con cinque figli, otto nipoti e undici pronipoti ho ben da pregare!

Anna


Tavola fraterna nel nome di San Giuseppe

Reverendo direttore, il 17 marzo scorso abbiamo festeggiato il 15mo anniversario della “tavola di San Giuseppe”, allestita in onore del Santo presso la nostra chiesa “Our Lady of Joy Catholic Parish” in Carefree Arizona, Stati Uniti. Ciò è stato possibile grazie alla generosità di tutti i partecipanti che hanno messo a disposizione il loro tempo, le loro capacità per l’allestimento della tavola di San Giuseppe. Hanno collaborato per questa iniziativa ben 400 persone e, ancora una volta, è stato un successo. San Giuseppe è il padre adottivo di Gesù, e quindi protettore dei bambini e delle famiglie. La somma raccolta tra i devoti la destiniamo a voi per le necessità dei bambini assistiti dalla vostra Pia Unione di San Giuseppe.

Lorraine H. Romanow Responsabile della Tavola di San Giuseppe

 

Grazie per una guarigione

In occasione della canonizzazione di don Guanella mi trovavo in Brasile, ma avevo organizzato alcune mie amiche di Itri (Lt), mio paese natio, perché partecipassero alla cerimonia e poi mi riferissero. All'indomani del fausto evento, mi telefonò la mia amica Anna. Mi raccontò della bellezza della cerimonia, della moltitudine di tutti i paesi del mondo che faceva riferimento a don Guanella, della ricchezza di emozioni e di preghiera esperimentate. Poi mi comunicò che ritornando da S.Pietro alla stazione Termini, avevano incontrato nel bus un gruppo di persone che non erano di Itri e che parlavano con grande entusiasmo ed emozione di don Guanella. Avendo capito che non erano persone che conoscessero le congregazioni guanelliane, chiese loro come avessero conosciuto don Guanella. Allora una signora, che era di un paese vicino Frosinone (di cui lei non ricordava il nome), dimostrando una immensa soddisfazione ed una gioia unica per aver partecipato alla canonizzazione di don Guanella, le disse che questo santo l`aveva guarita da un grave tumore. Infatti lei stava molto male a causa della malattia e si trovava in ospedale e non sa se fu visione o fu sogno, vide un uomo vestito di nero, accompagnato da alcuni bambini, con in mano un messale molto antico che le si avvicinò e lei le chiese chi lui fosse e lui rispose che era don Luigi Guanella, ma lei capì “Granella”. L`indomani notte le successe la stessa cosa, lui le apparve alla stessa maniera, con i bambini e con il messale in mano, al che lei gli chiese: “ Cosa vuoi Granella?” E lui sorridente le disse: “Io sono don Luigi Guanella e tu sei guarita!” Svegliatasi e sentitasi subito bene, domandó al personale dell`ospedale se conoscevano questo santo dal nome Luigi Guanella ma essi, che non lo conoscevano, la consigliarono di rivolgersi alle suore del paese per saperne di più. Una delle suore le disse che le pareva di aver visto un`immagine di don Luigi Guanella al santuario della Civita.La donna allora si portò subito al santuario e domandò ad un sacerdote a proposito di don Guanella, al che questi, molto contento, la introdusse nella cappella delle reliquie dove lei stessa riconobbe nel quadro che era sull`altare il santo che l`aveva guarita. Lo stesso sacerdote le comunicò che don Guanella sarebbe stato canonizzato il 23 ottobre. Ecco perché lei era andata a Roma quel giorno e, quando al momento della canonizzazione si scoprì il quadro di don Guanella, provò una vivissima emozione, perché era proprio lui il santo che l`aveva guarita! Ormai don Guanella è stato canonizzato, ma a me piace riferire l`accaduto e ne ringrazio il Signore. Il Signore opera meraviglie e le opera anche per mezzo del nostro carissimo Fondatore.

Sr. Elda Soscia, FSMP

 

Una carezza alla vita

Rev.mo Don Mario, ringraziamo vivamente per le preghiere elevate al Signore e per intercessione di San Giuseppe a favore di Francesca nostra figlia, che dopo una lunga degenza è finalmente ritornata a casa senza conseguenze dopo il suo arresto cardiaco.
Quattro medici, tra cui il primario, hanno parlato di miracolo in quanto la sua situazione era molto critica e non dava speranza. Ma nulla è impossibile a Dio e a chi a Lui si rivolge con fiducia.
Intanto Le chiediamo di ricordarla nella Sua preghiera perché il suo recupero sia totale.

Lettera firmata da Cannobio

 

Carissimi, che bella gioia rispondere alla vostra lettera con tanta gratitudine nell'animo. Davvero mi unisco alla vostra soddisfazione per esprimere gratitudine a Dio attraverso l'intercessione di San Giuseppe.

Realmente ho visto avverata per voi la pagina del profeta Isaia che la liturgia ci ha fatto proclamare nella messa di oggi XIV domenica: «Voi sarete allattati e portati in braccio, e sulle ginocchia sarete accarezzati. Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò».

Dio vi benedica e San Giuseppe vegli con costante e paterno amore sulla vostra famiglia.

Coraggio e benessere fisico e spirituale per tutti voi. Rimaniamo uniti nella preghiera e vi aspettiamo a Roma.

 

Un inno incessante di benedizioni

Reverendissimo Direttore, nel ringraziare per il meraviglioso omaggio della pergamena che raffigura San Giuseppe, la sua sposa e alcuni santi, in essa rappresentati dalla genialità dello scultore Pietrogrande, desidero unire il mio inno di lode e di allegrezza alla letizia dei cuori innamorati della Pia Unione. Il “Portale della Fede”, che rende ancor più insigne la Basilica, ci ricolma di gioia e di speranza, elevando l’animo al Santo fondatore, Don Luigi Guanella che tanto coltivò questo sogno, ora realizzatosi. Il pensiero di sentirci stretti ed avvolti dal Manto protettivo di San Giuseppe, infonde energia e coraggio per la vita futura – non esente da prove e pericoli – e accresce, nella fede, propositi ed azioni meritorie al cospetto di Dio. Come Le descrissi in una mia precedente testimonianza, il giorno del mio secondo intervento all’anca, era presente San Giu­seppe, non certo per una coincidenza casuale: infatti era il giorno sette (che ci ricorda i sette dolori e allegrezze del Santo) e di mercoledì, giorno a lui dedicato. Grazie alla sua intercessione, gli stessi professori che mi operarono espressero stupore e compiacimento per la mia rapida riabilitazione motoria. Nonostante non ne sia degna, mi ritengo miracolata, tanto da meravigliarmene ancora, piangendo, con il cuore, commossa. Le auguro di ricevere copiosi doni straordinari dalla Santa Famiglia. RinnovandoLe la promessa della mia preghiera, ogni giorno, nella Santa Messa e nella recita del Santo Rosario, la ossequio con riconoscenza e affetto.

Maria Luisa

 

Il miracolo della riconciliazione

Reverendo don Mario, ho ricevuto la Sua gradita lettera e successivamente il piccolo Vangelo. La ringrazio davvero molto per le Sue parole e per il graditissimo regalo. Ora quel Vangelo staziona sul mio comodino e ho il proposito di leggerne ogni sera un piccolo brano. L'offerta che ho inviato è un segno concreto della mia riconoscenza a San Giuseppe che ha impetrato presso il Padre, l'ottenimento di una grazia in favore di mio nipote. Anni fa questo ragazzo in seguito ad una profonda crisi, si allontanò dalla moglie e dalla loro piccola bimba. Fu un periodo di grande sofferenza per tutti noi. Sembrava una situazione destinata via via a peggiorare: riservava alla moglie grandi attenzioni affinchè non avesse alcuna difficoltà nella gestione familiare, trascorreva quanto più tempo possibile con la piccola, ma nulla lasciava sperare che tornasse in seno alla famiglia.
Noi confidavamo in San Giuseppe, che qual custode della famiglia illuminasse la mente di questo ragazzo, riportandolo a ricoprire il suo giusto ruolo di marito e padre. E fu davvero così: a dispetto di quelle che erano le prospettive umane, tutto si risolse nel giro di un anno. Il ragazzo tornò con la moglie e, a distanza di poco tempo, un altro bimbo arrivò a benedire la loro famiglia. Ogni volta che ritorniamo con la memoria a quel sofferto periodo, non manchiamo di ringraziare San Giuseppe per aver custodito con cura e amore la nostra famiglia, aiutandoci nell'ottenimento della grazia.

Lettera firmata

 

Cara e gentile signora,

mi unisco al coro della sua lode per ringraziare San Giuseppe di aver ottenuto dalla bontà di Dio il dono prezioso della serenità e della pace in famiglia. Gesù ha consegnato la pienezza del dono della pace agli apostoli e alla Vergine Maria nel giorno stesso della sua Risurrezione e ha inviato gli apostoli nel mondo per essere costruttori di pace e seminare la gioia di vivere in armonia con Dio, con la propria coscienza e con i fratelli.

Continuiamo a pregare affinché tutti sentiamo una nostalgia profonda della pace offerta da Gesù risorto al mondo. La Parola di Gesù sia nutrimento quotidiano nell’alimentare il dono della pace da vivere nella vostra famiglia.

 

 


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