Presenti in Romania da trenta anni, le guanelliane sono cresciute in numero e opere. Hanno invitato e poi sostenuto i Servi della Carità per dare vita all’unica Famiglia Guanelliana
di don Bruno Capparoni
La nuova casa dei Servi della Carità a Iași si trova accanto a due case delle suore; così è sorta quasi una cittadella guanelliana della carità. Accolti dalla superiora suor Vittoria Pop, abbiamo visitato le due vaste strutture, la Casa Providenței (Casa di Provvidenza) e la Casa Sfântul Iosif (Casa San Giuseppe). Passando di ambiente in ambiente, suor Vittoria forniva interessanti informazioni circa la presenza delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza in Romania.
Le guanelliane sono arrivate in questo Paese, ameno e accogliente, dopo la rivoluzione anticomunista del 1989. Nel 1994 sono giunte le prime suore dall’Italia, tra cui suor Serena Ciserani. Le sue doti di intelligenza e coraggio hanno brillato specialmente dal 2010, quando per un decennio ha guidato l’intera congregazione femminile prima di essere stroncata da un male inesorabile, ma aveva già dato ottima prova di sé anche a Iași, in un periodo che in Romania è stato propizio per la vita cristiana. Infatti la caduta del regime comunista di Nicolae Ceaușescu e la libertà finalmente ottenuta hanno creato un clima fecondo di ripresa spirituale a vantaggio sia della Chiesa ortodossa che di quella cattolica, con numerosi giovani che si sentivano attratti dalla vocazione sacerdotale e religiosa. In quel momento di particolare fervore, suor Serena Ciserani e le consorelle italiane hanno presentato alle ragazze rumene il carisma guanelliano e la loro missione, conquistandone molte. Diverse di loro sono poi entrate in noviziato percorrendo le tappe della formazione religiosa fino alla professione perpetua. In questi anni ben 23 giovani provenienti dalla Romania sono entrate a far parte delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza e hanno dato un valido sviluppo anche alle case guanelliane in Italia.
Attualmente le Figlie di Santa Maria della Provvidenza in Romania operano anche in altre due sedi: a Șcheia, nel distretto di Suceava, e a Sagna, nel distretto di Neamț. In queste località formano delle minuscole comunità di due suore ciascuna e si dedicano all’animazione di alcuni centri sociali diurni, dove accolgono minori provenienti da famiglie povere, prestando loro specifica attenzione alimentare ed educativa. Collaborano poi con le locali parrocchie cattoliche e sono impegnate anche nella catechesi e nell’insegnamento della religione.
Dunque la Casa madre delle suore guanelliane in Romania si trova a Iași, formata da questi due edifici abbastanza imponenti, di forma elegante e accurata costruzione.
La Casa Providenței fu inizialmente dedicata alla formazione delle giovani attratte dalla vocazione religiosa. Anche adesso è destinata ad attività educative e ospita un gruppo di ragazze più giovani che provengono da famiglie disagiate e frequentano le scuole superiori di Iași; a loro le suore offrono un ambiente formativo adeguato, oltre alla possibilità di svolgere serenamente gli studi. Un secondo gruppo è invece formato da ragazze iscritte alle facoltà universitarie della città, che è il principale centro accademico del Paese. Le guanelliane, secondo le loro possibilità, cercano così di aiutare le studentesse fuori sede, mentre svolgono fra loro attività formativa e animazione vocazionale, nella speranza di trovare nuove forze per la congregazione. Oggi la casa offre in tutto 34 posti, con tre suore addette a questa particolare missione tra le giovani.
Di fronte si trova la Casa Sfântul Iosif, una bella struttura che può accogliere 48 anziani non autosufficienti; poiché questo servizio è molto richiesto e apprezzato, i posti sono sempre tutti occupati. Al piano terreno si trovano gli ambienti di servizio (l’ampia cucina e la moderna lavanderia), ma anche gli ambulatori di fisioterapia che sono aperti agli utenti esterni. Molto bella è la vasta chiesa inserita nell’edificio e dedicata al Buon Pastore, dove per la preghiera e le celebrazioni si ritrovano la comunità delle quattro suore addette alla casa e gli anziani ospitati, mentre la domenica alla Messa festiva vi convergono molti fedeli cattolici delle vicinanze.
Quotidianamente le suore organizzano anche la mensa per persone senza fissa dimora, che in Romania e in particolare a Iași sono in numero piuttosto rilevante. Le guanelliane hanno iniziato questo servizio nel 2002, quando il fenomeno era più diffuso e bisognava preparare almeno un centinaio di pasti giornalieri; ultimamente la situazione è migliorata, ma non si scende sotto le cinquanta persone cui servire ogni giorno almeno un piatto caldo.
Dalla presenza delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza è nata una comunità di Guanelliani Cooperatori, laici che svolgono regolare attività di volontariato nella casa di riposo (e prossimamente anche nella casa maschile per i disabili, appena inaugurata), ma si prestano anche per le parrocchie circostanti, organizzando giornate per i poveri e preparando pacchi di viveri per le famiglie bisognose. Attualmente, divisi in tre gruppi, raggiungono la ventina, ma sono destinati ad aumentare poiché vi sono varie domande di aspiranti
Da ultimo, come buone sorelle, le suore collaborano con i Servi della Carità, ora trasferiti nella propria casa che è collocata appena oltre un piccolo canale che separa le due opere. Le suore assistono i guanelliani per la cucina e il guardaroba, mentre i Servi della Carità offrono il servizio pastorale, proprio dei sacerdoti; entrambe le comunità coltivano buoni rapporti, come fratelli e sorelle che il cuore unico di san Luigi Guanella ha generato. Continua così anche in Romania la loro preziosa esperienza di vicinanza, che ha segnato la comune storia, umile e feconda di tante imprese di carità ispirate dal santo Fondatore.