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di Daniele Rocchi

A pochi giorni dalla Gmg a Madrid

«Dalla Gmg si torna diversi, sempre, e se uno ha voglia di dare un segnale alla propria vita, la Giornata è una grande occasione. «Iscrivetevi!»: l'esortazione arriva dal responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile, don Nicolò An­selmi, con il quale il SIR ha fatto il punto sull'organizzazione della spedizione italiana.
A che punto sono i preparativi della spedizione italiana a Madrid?
"Stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli. Ci siamo mossi per tempo attivando in modo particolare le diocesi che stanno raccogliendo le iscrizioni, programmando gli spostamenti e i trasporti. Tuttavia gli ultimi giorni, quelli a ridosso della partenza, saranno i più intensi e decisivi, per via delle iscrizioni in ritardo. Vorrei sottolineare, a tale riguardo, che il Comitato organizzatore spagnolo raccomanda di iscriversi quanto prima e questo per garantire la migliore organizzazione dell'evento. Organizzare per tempo significa anche evitare gli sprechi in considerazione dei non molti fondi ricevuti. Iscriversi subito, poi, giova anche alla preparazione spirituale".
Quanti saranno i giovani italiani? Si parla di 100 mila partecipanti...

 

"La cifra di 100 mila è plausibile visto anche il trend delle iscrizioni. La gran parte di loro arriverà con la propria diocesi, ma si stanno muovendo anche i movimenti e le aggregazioni ecclesiali. Di questi 100 mila giovani, oltre 30 mila parteciperanno anche ai 'Giorni nelle diocesi', ai gemellaggi con le Chiese locali spagnole che si svolgeranno dall'11 al 15 agosto. Si tratta di un numero enorme se rapportato a quello della Gmg di Colonia dove furono solo 8.900. Praticamente quasi tutte le diocesi italiane hanno aderito ai gemellaggi, addirittura in alcuni casi anche intere regioni come Liguria, Umbria e Toscana e direi anche Campania".
Quanti saranno, invece, i vescovi?
"I vescovi saranno 100. Di questi: 45 terranno le catechesi. Si può dire che metà dell'episcopato italiano sarà a Madrid; un segno importante e una scelta significativa alla luce degli Orientamenti pastorali della Cei per il prossimo decennio dedicati all'educazione. I giovani sono nel cuore dei nostri vescovi".
A Madrid, come accaduto anche in altre edizioni, ci sarà "Casa Italia"?
"Certamente e sarà alloggiata presso la scuola italiana di Madrid. Essa si propone di offrire assistenza a tutti i 'giovani azzurri' che potrebbero avere bisogno di aiuto nei giorni della Gmg. 'Casa Italia' è situata nei pressi della segreteria consolare dell'ambasciata italiana e vicina alla chiesa di San Juan de La Cruz, dove terremo un incontro di preghiera e di ringraziamento alla diocesi di Madrid e ai vescovi spagnoli. Dentro 'Casa Italia', a disposizione dei nostri giovani, ci sarà anche un internet point così che possano comunicare con i loro amici e usare i social network per tenere i contatti con chi è rimasto a casa o si trova in zone diverse. Da 'Casa Italia', infine, partirà anche la distribuzione di 'Avvenire' ai nostri giovani".
Non ci sarà, invece, la tradizionale "festa degli italiani", perché?
"Per venire incontro alla richiesta del Comitato spagnolo che ci ha invitato a partecipare agli eventi del programma ufficiale. Ma dietro c'è anche la scelta di sobrietà: questa festa avrebbe comportato un forte esborso di denaro. La 'festa degli italiani', poi, nelle altre Gmg come Colonia e Sydney, era stata pensata per gli emigrati italiani che in Spagna sono un numero a dir poco esiguo".
Ci sono elementi di novità che stanno emergendo nell'organizzazione di questa Gmg?
"Sarà la prima Gmg di Facebook. Lo vediamo nella 'pagina Fb' che abbiamo creato per lanciare e promuovere il vademecum del pellegrino. Stiamo avendo molte risposte ai nostri inviti di collaborazione. Non si tratta solo di un fenomeno italiano ma mondiale. I giovani interagiscono tra loro, si raccontano come si stanno preparando, condividono esperienze e idee. È una comunicazione presente e vivace che sfocerà in una Gmg vissuta anche grazie ai social network".
Un appello agli indecisi?
"Dalla Gmg si torna diversi, sempre, e se uno ha voglia di dare un segnale alla propria vita, la Giornata è una grande occasione. Le iscrizioni non sono ancora chiuse, magari non si trovano posti in nave o in aereo, ma arrivare in bus, macchina o furgone in Spagna è possibile. Una volta giunti lì sarà possibile ricongiungersi con il proprio gruppo o la propria diocesi e vivere insieme un tempo importante come la Gmg".