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In quindicimila sotto il manto dellal Madonna. A Oropa (Biella) una nuova edizione dell'antica Madonna del Manto

di Bruno Capparoni

Quando hanno iniziato, non prevedevano un tale successo. In occasione della solenne Incoronazione centenaria della Madonna di Oropa, il santuario voleva offrire il tradizionale manto per il Simulacro, ma gli organizzatori sono stati sommersi da innumerevoli "stoffe con storia", frammenti di tessuti inviati da migliaia di persone, di famiglie, di comunità, da ricucire al manto della Madonna.

Cadeva nel 2020 il quinto centenario della prima incoronazione della Madonna nera di Oropa, immagine antichissima venerata nel grandioso santuario delle alpi biellesi, ma il coronavirus si è frapposto sgarbatamente e tutto ha dovuto essere rimandato. Nel 2021, e precisamente il 29 agosto, alla presenza del Legato papale il cardinale Giovanni Battista Re, si è potuto procedere alla festa tanto attesa, ma le regole del distanziamento permettevano solo la presenza di 1500 persone nella grande basilica, mentre altre potevano stare all'esterno davanti a 30 maxischermi. E invece tanti, tutti volevano esserci. Basti pensare che nel 1920, in occasione della quarta incoronazione, si riunirono a Oropa circa centocinquantamila persone!

È nata una gara inattesa, quella di essere presenti vicino a Maria con un pezzetto di stoffa da ricucire al suo manto. La raccolta dei tessuti, iniziata in sordina ed affidata alle Benedettine del Monastero Mater Ecclesiae di Orta San Giulio, ha superato ogni misura e le monache hanno dovuto farsi aiutare da molte sarte biellesi.  Ne è risultato un manufatto sorprendente: nella parte superiore il manto è fatto da un prezioso tessuto bianco, mentre la fodera inferiore è composta da tessere di panno offerte dai fedeli, ad indicare che in quel frammento di stoffa e sotto il manto della Madonna c'è una famiglia, un operaio, una sposa, un medico, una religiosa, un prete... Le tessere hanno raggiunto il numero di 15.000 e il manto si è allungato fino a 25 metri. Tutti volevano avere un posto sotto la protezione di Maria!

Il significato è molto bello. Ci sentiamo figli di Maria, che ci copre con il suo manto come una madre. È un concetto molto presente nell'arte cristiana attraverso le immagini della Madonna del manto o Madonna della misericordia. Immagini, disseminate un po' ovunque, ma un solo messaggio, che si esprime nella antichissima preghiera mariana: «Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta». 

I devoti biellesi hanno fatto un manto di 25 metri per la Madonna, ma con l'intenzione che lei lo stenda sopra tutti noi. Come ha avvolto il suo Figlio a Betlemme («Diede alla luce il suo figlio primogenito e lo avvolse in fasce» Lc 2, 7). 

Anche noi della Pia Unione con la preghiera del Sacro Manto chiediamo la stessa cosa a san Giuseppe: «O glorioso san Giuseppe, che da Dio sei stato posto a capo e custode della più santa tra le famiglie, degnati di custodire dal cielo l’anima mia che domanda di essere ricevuta sotto il manto del tuo patrocinio». Il manto di Maria come il manto di Giuseppe: non fa differenza! E sotto di esso ci sentiamo sicuri, come bambini!