Sinodo della Chiesa Italiana
di Michele Gatta
«Non una Chiesa fortezza, dunque, ma una Chiesa che abita dentro la storia...: questo vogliamo fare con il Cammino sinodale, che a ottobre entrerà nel vivo». Sono parole del card. Gualterio Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nell’introdurre i lavori del Consiglio Permanente della Cei tenutosi dal 27 al 29 settembre a Roma.
Dunque la sfida del cammino sinodale che si dovrà snodare nell’arco di cinque anni non è solo quella di allargare lo sguardo e ritoccare le dinamiche delle istituzioni ecclesiastiche, nel loro rapportarsi con il mondo, bensì quello di cogliere che la sinodalità riguarda l’essenza stessa e la vita della Chiesa.
Sempre nel Consiglio di settembre, la Cei ha poi approvato un Messaggio ai presbiteri, ai diaconi, alle consacrate e consacrati e agli operatori pastorali, che offre una lettura spirituale dell’esperienza sinodale, e una Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà, che invita a sentirsi partecipi del percorso. È stato infine tracciato il crono-programma che si distende per l’intero quinquennio 2021-2025. Tutti i materiali, insieme ad alcune schede metodologiche, verranno messi a disposizione nel sito web dedicato, che sarà online sempre nel mese di ottobre.
Il Consiglio della Cei ha confermato la scelta di assumere le tematiche del primo anno del Sinodo universale, che si è aperto il 10 ottobre, con la santa Messa celebrata da papa Francesco nella basilica di san Pietro e il 17 ottobre seguente l’apertura in ogni diocesi. Mentre sabato 9 ottobre si era tenuto un momento di riflessione nell’aula nuova del Sinodo, con lavori in seduta plenaria e lavori in gruppi linguistici.
Nel prossimo biennio sarà la fase dell’ascolto (2021-2023), con una fase narrativa che raccoglierà in un primo anno i racconti, i desideri, le sofferenze e le risorse di tutti coloro che vorranno intervenire, sulla base delle domande preparate dal Sinodo dei Vescovi su “partecipazione, comunione e missione”; nell’anno seguente si concentrerà invece su alcune priorità pastorali, per approfondirle.
Seguirà una fase sapienziale, nella quale l’intero Popolo di Dio, con il supporto dei teologi e dei pastori, leggerà in profondità quanto sarà emerso nelle consultazioni capillari (2023-24). Un momento assembleare nel 2025, da definire, cercherà di assumere alcuni orientamenti per la fase profetica e di coraggio, da riconsegnare alle Chiese nella seconda metà del decennio.
L’Assemblea Generale Straordinaria, che si svolgerà a Roma dal 22 al 25 novembre 2021, sul tema “Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione”, e il Consiglio Episcopale Permanente dovranno deliberare alcune scelte in ordine alla composizione del comitato nazionale che accompagnerà il cammino sinodale .
È da ricordare che il cammino sinodale non parte da zero, ma s’innesta nelle scelte pastorali degli ultimi decenni e, in particolare, nei Convegni Ecclesiali di Verona e Firenze. Precisa la Cei che «il discorso del Papa a Firenze, insieme all’Evangelii gaudium, scandiranno la traiettoria del percorso».