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Dati europei significativi

di Michele Gatta

Le persone con disabilità sono esposte a un maggiore rischio di povertà ed esclusione sociale rispetto a quelle che non ne hanno in tutta, nonostante alcune differenze tra gli Stati membri, sottolinea l'ufficio di statistica europeo.

Secondo dati Eurostat il 28,4% della popolazione dell’Unione Europea con disabilità è a rischio povertà o esclusione sociale, rispetto al 18,4% dei cittadini che non hanno una disabilità.

Che l’elemento della disabilità incidesse sul rischio di una maggiore povertà già si sapeva. Ora arrivano anche i numeri dell’Eurostat che mettono nero su bianco il rischio di povertà delle persone disabili che vivono nell’Eurozona. In Italia il dato è anche peggiore: rispetto alla media europea del 28,4% nel nostro Paese la percentuale sale al 29,5% (contro il 24,1% delle persone senza disabilità). 

Dati pre-pandemia

I dati riguardano persone di età pari o superiore ai 16 anni e si riferiscono al 2019, quindi ad un periodo pre-pandemia: elemento che fa presumere che la situazione possa essere nel frattempo anche peggiorata. 

I migliori e i peggiori

Nonostante per tutti gli stati membri si sia registrata questa tendenza di maggiore di rischio povertà per i cittadini con disabilità, si sono rilevate differenze anche significative tra i vari stati europei. In particolare, il rischio di povertà o esclusione sociale per le persone disabili è più marcato nei paesi dell’Europa dell’Est e nei Paesi Baltici. 

I dati peggiori (quindi con percentuali più alte) si registrano in: Bulgaria (50,7%), Lettonia (42,1%), Estonia (40,0%) Lituania (39,9%), ma anche Irlanda (37,8%). 

I dati migliori si osservano invece in Slovacchia (19,2%), Danimarca (20,3%), Austria (22,2%), Finlandia (22,5%) e Francia (22,9%).

Le famiglie

La deprivazione materiale colpisce quasi 1 su 3 famiglie con uno o più membri disabili (28,7%), a fronte del 18% del dato medio nazionale.

Il 67% delle famiglie nelle quali vive almeno una persona con disabilità non può permettersi una settimana di vacanza all’anno lontano da casa, il 53,7% non è in grado di affrontare una spesa imprevista di 800 euro, più di un quinto non può riscaldare sufficientemente l’abitazione o consumare un pasto adeguato almeno una volta ogni due giorni (rapporto Istat). L’isolamento riguarda invece “oltre 600 mila persone con limitazioni gravi”, le quali “vivono in una situazione di grande, senza alcuna rete su cui poter contare in caso di bisogno. Di queste, ben 204 mila vivono completamente sole”.