P. Tarcisio Stramare
di Michele Gatta
La mattina del 20 marzo, a 91 anni, è venuto a mancare padre Tarcisio Stramare. Nostro collaboratore, quale uno dei massimi studiosi di san Giuseppe.
Con padre Tarcisio oltre a perdere un uomo di cultura, la Pia Unione del Transito perde un amico e un sostenitore del nostro lavoro di diffusione della devozione al papà terreno di Gesù.
La sua presenza nei nostri uffici e nei nostri incontri di redazione ha sempre lasciato un senso di pienezza e di incoraggiamento. Sempre generoso di consigli, di complimenti per la nostra Rivista, e la sua piena disponibilità di tempo e di impegno. Con i suoi scritti e i suoi interventi, padre Stramare ha dato un contributo straordinario alla conoscenza di san Giuseppe, in particolar modo al suo rapporto specialissimo che lo lega alla sua sposa Maria nel piano divino dell’Incarnazione. Come pure il messaggio attuale della paternità di san Giuseppe per l’uomo di oggi. Così padre Tarcisio Stramare, nella sua lunga vita, ha dato esempio di come il sacerdote si mette al servizio dei fratelli, servendoli e accompagnandoli a Dio. Sì, uomo di grande cultura, ma sempre disposto all’ascolto e al dono dell’amicizia con semplicità e umiltà. Siamo grati per il lavoro instancabile e silenzioso di questo padre che ha consumato la sua vita per il bene degli altri fino alla fine.
Era nato a Valdobbiadene (Treviso) il 14 settembre 1928, religioso professo da 76 anni e sacerdote da 68 anni. Per diverso tempo è stato professore di Sacra Scrittura al Seminario Regionale La Quercia (Viterbo), alla Facoltà Teologica Marianum e al Centro diocesano di Teologia e di formazione dei laici all’apostolato, a Roma. Ha collaborato con L’Osservatore Romano e con numerose riviste bibliche e teologiche. Docente di Sacra Scrittura anche alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense, ha curato la rubrica Liturgia di domani a Radio Vaticana, collaborando poi con Telepace e Rai. Nel 1973 è stato nominato addetto alla Pontificia Commissione per la Neo Volgata. Nel 1982 è divenuto socio della Pontificia Accademia Teologica e Consultore della Congregazione per le Cause dei Santi. Nel 1984 è stato esaminatore apostolico del Clero Romano. Ha partecipato in particolare alla stesura dell’enciclica di san Giovanni Paolo II su san Giuseppe Redemptoris Custos.
Nel dare l’annuncio della scomparsa il padre Provinciale Fiorenzo Cavallaro degli Oblati di San Giuseppe di Asti ha scritto: «Il nostro confratello padre Tarcisio lo ricorderemo per il grande amore che ebbe per san Giuseppe non solo come devoto studioso ma anche come docente e divulgatore dei fondamenti biblici e teologici del nostro Patrono».
In memoria del sacerdote, è stato aperto il “Fondo Padre Tarcisio Stramare”, dotato di risorse degli Oblati stessi e di apporti di donatori delle parrocchie giuseppine di Imperia, Asti ed altre, con lo scopo di fornire agli ospedali dell’imperiese e dell’astigiano ed alla casa di riposo di Asti mascherine e materiale di protezione dal virus per il Personale Sanitario.