Nonni, depositari di amore, pazienza e saggezza, scrigni di memoria, autori di sogni profetici, custodi di radici, anello di congiunzione tra le generazioni, eredità di fede. Nonni talvolta fragili, dalla voce spesso flebile, eppure sempre preziosa la cui preghiera è in grado di “proteggere il mondo”. A loro Francesco, dall’inizio del pontificato, non ha mancato di rivolgere il pensiero, a loro è giunto più volte il suo incoraggiamento, l’encomio, il richiamo ad essere, in virtù dei loro carismi, costruttori di pace e giustizia, modelli di solidarietà, fino a volergli dedicare una Giornata mondiale, anticipata da un Messaggio che fa eco all’enciclica Fratelli tutti, dal titolo “Io sono con te tutti i giorni”.
L'istituzione della Giornata
All’Angelus del 31 gennaio scorso, il Papa diceva infatti: “I nonni tante, troppe volte, sono dimenticati! Per questo, ho deciso di istituire la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, che si terrà ogni anno la quarta domenica di luglio, in prossimità della ricorrenza dei Santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù”. Così la Chiesa intera, per volere del Pontefice, dedica a loro questo giorno, concedendo anche l’Indulgenza Plenaria a chi prenderà parte alle tante celebrazioni in programma e a tutti quegli “angeli custodi” che andranno a trovare di persona un anziano in difficoltà, portandogli la carezza del Papa e della Chiesa, dicendogli con forza: “C’è bisogno di te per costruire nella fraternità e nell’amicizia sociale, il mondo di domani”, ma anche ricordandogli che non esiste un’età per andare in pensione dal compito di annunciare il Vangelo e trasmettere la fede e le tradizioni ai nipoti.