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Per uscire dal tunnel della pandemia, serve "fiducia" nei confronti della campagna vaccinale, a favore della quale anche la Chiesa mette a disposizione le sue "strutture edilizie". Ne è convinto il card. Bassetti, che aprendo il Consiglio permanente della Cei ha chiesto al nuovo Governo di "far fronte alle necessità dei cittadini e delle famiglie, a partire dalle persone più fragili".

Bene l'impegno per la transizione ecologica. Da incrementare quello sul fronte dell'occupazione, anche per scongiurare l'esodo dei giovani.  Mentre si allarga la "frattura" della povertà, occorre evitare che le mafie diano luogo ad un "welfare criminale". La Dad non accresca le "disparità" tra i ragazzi. Il Sinodo chiesto dal Papa è "essere insieme, fare insieme e camminare insieme".

In Italia, ad oggi, si contano più di 100mila morti per il virus, ha ricordato il presidente della Cei: la pandemia ha determinato “un preoccupante rallentamento o dilazione di altre attività ordinarie, come la prevenzione o, in alcuni casi, il trattamento stesso”, il grido d’allarme di Bassetti, secondo il quale si tratta di “una sofferenza nella sofferenza da non dimenticare né sottovalutare, le cui conseguenze vedremo, purtroppo, nei prossimi anni”.

“Se oggi possiamo scorgere un barlume di luce alla fine del tunnel lo dobbiamo alle possibilità offerte dai vaccini, consapevoli che la vaccinazione, così come è avvenuto per altre malattie nel passato, è la via che consentirà di superare la situazione attuale”,

ha osservato il cardinale, sottolineando che anche la Chiesa mette a disposizione le sue “strutture edilizie” per la campagna vaccinale in atto. La “frattura” della povertà, intanto, si allarga: in un anno sono state quasi due milioni le persone sostenute dalle Caritasdiocesane e parrocchiali, e la crisi economica, conseguenza di quella sanitaria, “ha messo in ginocchio molti piccoli imprenditori e altrettante famiglie, rivelandosi terreno fertile per l’espandersi dei tentacoli dell’usura, della criminalità, delle mafie”.

“Evitare che, in questa situazione, le mafie si presentino come benefattori tramite un’economia parallela e l’uso del cosiddetto ‘welfare criminale’, che la malavita è in grado di offrire ai soggetti più fragili”, l’appello sulla scorta della Consulta nazionale antiusura.