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“La sua presenza corona di grazia queste giornate di incontro e riflessione, di fraternità e condivisione. L’iniziativa attinge a radici antiche e profonde: incarna, infatti, la visione profetica di Giorgio La Pira, che sin dalla fine degli anni Cinquanta aveva ispirato i ‘dialoghi mediterranei’ e aveva anticipato lo spirito ecumenico che avrebbe soffiato, poi, con grande forza, nel Concilio”.

È il saluto del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, al Papa, che ha fatto il suo ingresso nella basilica di San Nicola per l’incontro con i vescovi, primo momento del suo viaggio a Bari, che conclude l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace” promosso dalla Cei al Castello Svevo. “Secondo La Pira, i popoli dei Paesi rivieraschi, con l’appartenenza alla comune radice di Abramo, condividono una visione della vita e dell’uomo che, nonostante le profonde differenze, è aperta ai valori della trascendenza”, ha ricordato Bassetti: “E da qui discende la visione comune non solo della sacralità di ogni vita umana, ma anche della sua intangibilità”.

“Con questo Incontro abbiamo iniziato a mettere in pratica questa visione, mettendoci in ascolto del Signore e cercando i segni dei tempi nelle parole e nella testimonianza offerta dalla presenza e dalla storia di ciascuno”, ha spiegato il presidente della Cei al Santo Padre: “Ne sono parte le ricchezze delle molteplici tradizioni liturgiche, spirituali, ecclesiologiche: ricchezze che, mentre ci distinguono, contribuiscono a rendere viva e preziosa l’esperienza della comunione”.

“Il metodo sinodale, che ha caratterizzato i nostri lavori, segna l’avvio di un processo, che richiede da parte di ciascuno una nuova disponibilità a coinvolgersi con un cuore grande”, ha proseguito Bassetti: “È quanto, ora, intendiamo offrirle, insieme alla sintesi di quanto emerso dalla nostra Assemblea, perché con il Suo magistero ci illumini, ci provochi e ci accompagni”.

(dal Sir)