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Gratitudine e saluti beneauguranti al vertice della Conferenza episcopale italiana

Il Beato Pio IX l’8 dicembre del 1870 proclamò San Giuseppe patrono della Chiesa universale.  In momenti difficili per le vicende storiche della Chiesa italiana Pio IX inizia il suo Decreto con l’immagine di Giuseppe il figlio di Giacobbe che in Egitto riserva nei magazzini il grano per il nutrimento di quel  nucleo iniziale del futuro popolo di Israele.  Nella “pienezza dei tempi” Dio manda al suo popolo un altro Giuseppe con il compito di educare  e accompagnare suo Figlio Gesù nella sua permanenza sulla terra per acquisire concretamente il sapore delle gioie e delle speranze dell’umanità. 

San Giuseppe che ha “custodito” Gesù, lo ha educato, gli ha insegnato il mestiere del vivere umano, ora la misericordia divina gli ha assegnato il compito di custodire il “Corpo mistico” di Cristo che è la Chiesa.

La nostra Pia Unione vive ed incrementa la spiritualità di questa “custodia” e sente san Giuseppe come un buon padre che accompagna le vicende del popolo di Dio lungo i sentieri  della storia umana con la sua proverbiale passione al benessere fisico e spirituale dei membri  della Chiesa.

 Con la consapevolezza di essere comunità  in preghiera  e solidale con il popolo dei sofferenti, esprimiamo un sentimenti di gratitudine al cardinal  Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, per aver presieduto, costudito, incentivato, programmato la pastorale della Chiesa pellegrina in Italia e un augurio al cardinal Gualtiero Bassetti affinché san Giuseppe lo sostenga con la creatività dell’amore e soprattutto con la luce dello Spirto Santo  nel presiedere il cammino unitario  della Chiesa in Italia. 

Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, alla fine di maggio, su indicazione dei vescovi  delle diocesi italiane, papa Francesco lo ha chiamato al nuovo incarico di Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. 

Gualtiero Bassetti è un cardinale che viene dal popolo, ama il popolo e vive la sua missione con “l’odore delle pecore”, perché solidale con le attese di Dio e del popolo più umile.  È un vescovo con “lo zaino sulle spalle” perché è stato pellegrino con alcuni incarichi prestigiosi nella sua nativa diocesi di Firenze e, come san Giuseppe, chiamato a camminare con il popolo di Dio in diverse diocesi in alcune diocesi dell’Italia Centrale.

Stimato da Giovanni Paolo II, da Benedetto XVI e da papa Francesco che lo ha creato cardinale nella diocesi di Perugia e per la tradizionale Via Crucis del 2016 al Colosseo, il Papa lo ha incaricato di redigere i testi delle meditazioni. 

La sua nomina è un incoraggiamento a sentirsi sempre operai attivi nel campo di lavoro anche con qualche anno sulla spalle.

 Il cardinal Bassetti, subito dopo la sua nomina, incontrando i giornalisti ha detto: 

«Il Papa è stato coraggioso “nell’affidarmi questa responsabilità al crepuscolo della mia vita. È davvero un segno che crede alla capacità dei vecchi di sognare. Non ho programmi preconfezionati da offrire, perché nella mia vita sono sempre stato abbastanza improvvisatore. Intendo lavorare insieme con tutti i Vescovi, grato per la fiducia che mi hanno assicurato. Mi incoraggiano le parole del Cardinale Bagnasco, a cui mi sento legato da sincera amicizia, quando ha augurato al nuovo Presidente di essere se stesso. E questo è quello che io desidero nel profondo del mio cuore”».

 Anche noi esprimiamo al Neo-presidente della CEI, l’augurio di essere se stesso e di non perdere la freschezza di un “cuore di fanciullo”.