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Giovedì, 03 Dicembre 2015 13:09

Fidarsi Guardare Affrettarsi

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Pilastri della carità guanelliana

Incontro della Famiglia guanelliana col Papa Francesco

di Mario Carrera

La sala Paolo VI era gremita della grande famiglia guanelliana che ha portato in Vaticano il colore del viso delle popolazioni del mondo, per dimostrare che il colore della pelle di Dio è il tepore di una carezza di amore. Erano oltre di settemila persone a gremire l’aula Nervi ad attendere una parola d’incoraggiamento da parte del Pontefice. A nome dell’intera famiglia guanelliana, madre Serena, superiora delle suore guanelliane, ha salutato papa Francesco esprimendo sentimenti di costante attenzione al mistero del papa che con Guanella riteneva «stella polare» nel suo pellegrinare nelle strade dei poveri.

Mercoledì, 09 Settembre 2015 14:59

Educare al desiderio di lasciarci amare

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Il Cuore di Gesù motore della pastorale di Bacciarini

di Graziella Fons

 

«Voglio che tu mi serva da strumento per attirare i cuori al mio amore», disse il Signore a santa Margherita Maria Alacoque. Il 25 maggio 1571 mentre stava visitando il monastero di Paray le Monial sentì un forte desiderio di fermarsi in quel monastero e consacrare la sua vita. Nella festa liturgica di san Giovanni evangelista, mentre era inginocchiata davanti alla grata, a questa giovane suora francese apparve Gesù e la invitò a porre il suo capo sul suo petto e sentì risuonare nell’anima queste parole: «Il mio Cuore divino arde così tanto d'amore per gli uomini e per te in particolare, che, non potendo contenere in se stesso le fiamme della sua carità ardente, deve diffonderle per mezzo tuo e manifestarsi agli uomini per arricchirli dei suoi preziosi tesori».

Mercoledì, 09 Settembre 2015 14:44

Un fiume d’amore per fecondare il mondo

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Santa Teresa e don Guanella insieme per un giubileo

di Angelo Forti

Santa Teresa d’Avila è la prima santa proclamata dalla Chiesa non tanto per i prodigi e grazie straordinarie, ma per la pratica eroica delle virtù cristiane della fede, della speranza e della carità. Oltre al primato della canonizzazione per la pratica delle virtù eroiche, Paolo VI nel 1970 la proclama “dottore” della Chiesa.Santa Teresa è “grande” perché ha vissuto in una stagione della Chiesa assai turbolenta. «Il mondo è in fiamme» scriveva e, per far fronte a questo fuoco distruttore, proponeva come rimedio tre indicazioni: recuperare la spiritualità dell’Incarnazione di Gesù nella nostra storia umana; ricollocare Dio al centro dell’anima e recuperare la preghiera come amorevole soccorso al mondo stesso.

Mercoledì, 09 Settembre 2015 14:10

Un’intesa fondata sul Vangelo

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Pio X e don Guanella

di Marco Mancini

L’invito evangelico “Veritatem facientes in caritate” evidenzia quanto sia importante l’inscindibilità del connubio verità – carità nel cammino verso la perfezione. Sia don Guanella che Pio X, hanno saputo rendere concreto questo invito nel loro percorso storico, assurgendo così agli onori degli altari, mostrando una forte intesa, consolidata poi in una sincera amicizia, nel mantenere sempre in un rapporto di reciproca dialettica la teoria e la prassi, cioè fede creduta e fede vissuta. Il cardinale Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, al riguardo è stato molto chiaro: “E’inconcepibile separare la dottrina dalla pastorale […]. Ogni divisione tra la teoria e la prassi della fede sarebbe il riflesso di una sottile eresia cristologica di fondo”.

Da un racconto di Oreste Forno

di Graziella Fons

 

Nella storia di ogni anima «ci sono molti passaggi nascosti e corridoi tortuosi», ma anche vette inesplorate che offrono l’ebbrezza e una soave nostalgia di un passato gioioso da far tornare e riscoprire le orme cancellate dal vento e dalla sabbia. Ci sono tante circostanze inebrianti capaci di deviare da un sentiero ritenuto appagante e sicuro. A volte, circostanze burrascose, appuntamenti perduti, stanchezze paralizzanti, hanno fatto smarrire lo splendore di ideali pur coltivati con tanta passione. Su Luoghi dell’Infinito, un mensile di Arte e Cultura, pubblicato come allegato al quotidiano Avvenire, Oreste Forno, alpinista e giornalista, ha raccontato la sua esperienza di riscoperta della fede grazie all’incontro con le bellezze della natura delle Alpi, soprattutto con lo sguardo ammagliato dalle vette lombarde, che sono state lo scenario della vita di don Guanella.

Mercoledì, 21 Settembre 2016 09:53

Far percepire l’abbraccio come quello di Dio

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Don Guanella: memoria come eredità

di Fabio Pallotta

Siamo noi e non altri, nati poco più di cent’anni fa. Un uomo e la sua avventura umana sono all’origine del nostro esistere: don Luigi Guanella. Il sogno di Dio e il sogno di don Guanella bambino che, fatta la Prima Comunione, si stendeva sul Motto del Vento a Gualdera e intravvedeva il suo cammino, si sono abbracciati ed egli settantenne percepisce che le sue proiezioni di ragazzo, di giovane prete, di adulto e di anziano andavano verso i sogni che il Padre ha per questa nostra terra.

La richiesta della vita spirituale: «Signore, insegnaci a pregare»

di Angelo Forti

Dopo mesi di formazione, di dialogo e recita comunitaria dei salmi, esplode il grido degli apostoli: «Signore insegnaci a pregare». I discepoli non hanno chiesto formule di preghiere, hanno supplicato che fosse loro insegnato il «cuore» della preghiera, la strada che porta davanti a Dio. Gesù nella preghiera del «Padre nostro» apre la porta sul panorama di Dio. Pregare non è convincere Dio a darci qualcosa, ma è un tuffarsi nell’oceano della sua misericordia e sentire che, come si dice nella prima riga del libro della Genesi, su quelle acque aleggia lo stesso Spirito per fecondare la nostra vita.

Giovedì, 05 Dicembre 2013 15:52

Buon compleanno, don Luigi!

di Angelo Forti

19 dicembre 1842

 

Nei sogni di Dio non esistono periferie e davanti a Lui nessuno rimane orfano.
Nel tempo fa abitare negli accampamenti dei poveri uomini e donne capaci di seminare amore e solidarietà tra le piaghe dell’emarginazione.
La nascita di don Guanella è il segno dell’attenzione di Dio per i suoi figli.

E' sempre piacevole sfogliare l’albo delle foto di famiglia. Quelle pagine sembrano emanare la fragranza dei ricordi e risvegliare piacevoli reminiscenze nella nostra memoria. Più la foto è espressiva e lontana nel tempo, più gioia fa nascere nell’anima.
Questo avviene per il compleanno del nostro Fondatore Luigi Guanella.
Era il 19 dicembre di 171 anni fa. Fraciscio era coperta di neve e già nelle povere case i bambini aspettavano di preparare il presepe.
A pochi giorni dal Natale, la famiglia Guanella festeggia un’altra nascita. Maria Guanella dona alla luce il suo nono figlio. A Fraciscio le famiglie non erano molte, ma le nascite erano tante. Pa’ Lorenzo, all’indomani del parto, avvolge in una calda pelle di pecora questo batuffolo di carne e lo porta al fonte battesimale perché possa da subito respirare con il respiro stesso di Dio.

Giovedì, 05 Settembre 2013 13:50

Con Paolo VI una scia luminosa

25 ottobre 1964: la beatificazione di don Guanella

di Angelo Forti

«Le cose piccole ondeggiano nello spazio grande del cuore; ma solo le grandi cose vi si fermano e prendono dimora». Paolo VI è nel cuore di molti e noi guanelliani abbiamo inciso la sua presenza nell’anima per le molte circostanze che hanno reso gloria al nostro santo fondatore e per i riflessi e la sua sensibilità verso il mondo dei derelitti, i feriti della vita. L’anno successivo alla sua elezione a governare la Chiesa universale, ha regalato ai poveri il carisma di un campione della carità, un’immagine speculare del volto stesso di Cristo, il buon samaritano dell’umanità.

Di origine lombarda, Giovanni Battista Montini ha conosciuto certamente la figura di don Luigi Guanella nei suoi anni giovanili. Quando è morto don Guanella, Montini aveva 18 anni e stava in fase di discernimento per la sua vocazione sacerdotale. Suo padre, uomo impegnato nel giornalismo e nella vita politica ne avrà certamente parlato e scritto. Nel suo entusiasmo giovanile don Guanella, padre dei poveri, certamente lo aveva affascinato e aveva offerto un modello di santità per la sua chiamata al sacerdozio.

Mercoledì, 24 Ottobre 2012 13:46

San Luigi Guanella

Una festa che ha coinciso nella giornata di ieri al 1° Anniversario di Canonizzazione

Il primo anniversario della Canonizzazione è un'occasione provvidenziale per acquisire, approfondire, assimilare e celebrare il carisma fantasioso del Fondatore, sia nel rimanere innestati alla linfa della carità divina sia nell'essere accanto anche alle nuove povertà presenti alla ribalta della nostra società.

Un Santo che soprattutto oggi non ci lascia indefferenti!

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