Sant’Agostino ha scritto che «due cose sono necessarie in questo mondo: la vita e l’amicizia. Sono due beni donati dalla natura. Dio ha creato l’uomo perché egli esista e viva: ecco la vita. Perché l’uomo non sia solo, l’amicizia è un’esigenza della vita». In un’altra lettera Agostino rincara la dose: «Se non abbiamo amici, nessuna cosa in questo mondo appare amabile».
Accanto all’amicizia spirituale della nostra rivista, dopo qualche tempo su queste pagine ritorna a scrivere una persona che desidera aiutarci non solo a contare gli anni, ma soprattutto a far sì che la nostra vita “conti”.
Per aiutarci a far sì che la nostra vita continui ad essere un capitale di umanità da condividere, pur con qualche acciacco dovuto al trascorrere degli anni, sia vissuta in modo consapevole e partecipato, la dottoressa Flavia in questa sua rubrica mensile, ci suggerirà come lasciarci illuminare da quei frammenti di luce nascosti nelle pieghe delle nostre fragilità.
Questa rubrica non ha il compito di cancellare la sofferenza, ma con l’aiuto della scienza e con il vento dello spirito della fede ci aiuta a guardare il nostro futuro come protagonisti, a schiena dritta, con la volontà di continuare ad essere gestori, responsabili e partecipativi, della nostra esistenza.
La dottoressa Flavia Caretta, responsabile CEPSAG – Centro Ricerca Promozione e Sviluppo dell’Assistenza Geriatrica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, facoltà di Medicina e chirurgia “A. Gemelli” di Roma, ci aiuterà a promuovere, sviluppare, potenziare tutti quei residui di benessere latenti nel nostro organismo per una migliore qualità della vita.
Don Mario Carrera, direttore