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All’interno della Pia Unione, i bambini affidati a san Giuseppe formano il gruppo degli Amici (Araldi) di san Giuseppe Un invito ai genitori e ai nonni ad affidare i loro bambini al nostro Santo patrono

di don Bruno Capparoni

Una pagina de La Santa Crociata reca il titolo Nella famiglia di san Giuseppe, con i nomi di coloro che si affdano al nostro Patrono o lo ringraziano per l’aiuto ricevuto. Proprio in apertura vi è l’elenco degli “Amici di san Giuseppe”; sono bambini e ragazzi, ma purtroppo non sono molti i nomi annotati. Desidero perciò dedicare qualche attenzione al valore di questo elenco.

Per una mia curiosità (e anche per una mia “fissazione”) sono andato a cercare la storia di questo gruppo, percorrendo a ritroso gli antichi fascicoli de La Santa Crociata (il nostro mensile è stata fondato nel 1915) ed ecco una prima scoperta: qualche decennio fa il gruppo dei bambini aveva il nome di “Araldi di san Giuseppe”. Ma vi è anche una seconda scoperta: tale gruppo non è presente nei primi decenni della rivista, ma solo dal 1946 (la pubblicazione ha avuto un'interruzione a partire dal 1942, presumibilmente a motivo della guerra). Un avvertimento: queste piccole notizie storiche non sono del tutto sicure perché la mia ricerca è stata brevissima e forse potrei essere contraddetto dopo un esame più approfondito delle vecchie annate del nostro mensile.

Del resto questi particolari non hanno troppa importanza. Quello che vale di più è la neces- sità diriscoprire l’ai damento dei bambini e ragazzi al patroci- nio di san Giuseppe.

Dobbiamo partire dalla prima consegna che si fà di un bambino al Signore, cioè dal suo Battesimo. È questo l’inizio della strada di un uomo in compagnia del Signore. E qui ci vuole una raccomandazione(accorata!) ai giovani genitori: bisogna battezzare i bambini, perché il Battesimo li consegna alle braccia del Signore, li iscrive nel “libro della Vita”.

Dopo il Battesimo viene l’affidamento a un santo, a colui di cui si porta il nome; in terzo luogo viene l’aidamento o la consacrazione a san Giuseppe, di cui sto scrivendo.

I genitori e anche i nonni cristiani fanno bene ad ai dare a san Giuseppe i loro i gli o nipoti: è un santo “indovinato”! Egli è stato il protettore di Gesù, i n da quando era nel grembo di Maria e poi ha preso sua madre con sé per non esporla a pericolosi sospetti. Ha poi protetto il bambino a Betlemme, quando ha procurato per lui e Maria un ricovero povero ma necessario (una stalla euna mangiatoia).Lo ha protetto dalla persecuzione di Erode e gli ha salvato la vita in Egitto. Lo ha protetto (o per lo meno neaveva l’intenzione) quando il dodicenne Gesù è ri- masto a Gerusalemme da solo ed egli con Maria lo hacercato “angosciato”. San Giuseppe è dunque “protettore” per eccellenza, designato da Dio!

Ecco allora un invito caloroso: riprendiamo ad ai dare i i gli e i nipoti a san Giuseppe per mezzo dell’iscrizione tragli “Amici di san Giuseppe”.

Quale è il momento più indi- cato di tale ai damento? Penso che sia prima di tutto al momento del Battesimo. Losi ai da a san Giuseppe i n dall’inizio della vita e si prega il santo Patriarca che custodisca il proprio i glio,come hacustodito Gesù. Un altro mo- mento può essere quello della Prima Comunione: in mezzo ai tanti regali “materiali”,questo sarebbe un bel regalo “spirituale”. Ma qualsiasimomento può es- sere buono per l’ai damento a san Giuseppe. Se ci fosse una malattia (Dio non voglia!) si affida a san Giuseppe la salute del bambino; se c’è una difficoltà di qualsiasi genere (scolastica, educativa...) è una occasione valida per invocare il patrocinio del nostro Santo. Qualsiasi momento è buono per ai dare i propri piccoli alla sua protezione.

Nella pagellina di iscrizione che la Pia Unione invia ai bam- bini e ragazzi iscritti tra gli “Amici di sanGiuseppe” vi è una bella preghiera (riprodotta in un box qui sotto) che i bambini farebbero bene a recitareogni tanto. Se sono troppo piccoli, lo possono fare i genitori o i nonni; è un modo semplice per insegnare a pregare!

Come si può fare concretamente l’iscrizione? Comunicando nome e cognome del bambino/a o ragazzo/a tramite e-mail a associati.piaunione@guanelliani.it o con una lettera a: Pia Unione del Transito di san Giuseppe, via Telesio 4B 00195 Roma, o anche con una telefonata a 06.39737681, indicando necessariamente l’indirizzo dove verranno inviate la pagellina e la medaglietta di san Giuseppe. È dunque una cosa semplice, come sono semplici le cose cri- stiane, ma chi fa questo gesto dipreghiera e di ai damento ne sentirà l’ei cacia. Provare per credere!