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Il padre Alphonse Bakthiswalagan, superiore della comunità guanelliana di Iaşi ci invia questa breve testimonianza. La Pia Unione si era impegnata a sostenere la nuova opera per disabili in Romania e tutto era pronto per l’inizio dei lavori. Ma poi è sopravvenuta la guerra e i problemi gravissimi dell’assistenza ai profughi, per cui il progetto è stato rimandato momentaneamente. Diciamo grazie ai guanelliani che operano in quel paese e assicuriamo loro il nostro sostegno.

Negli ultimi quattro mesi di guerra tra Russia e Ucraina sono passati oltre 170 profughi ucraini nella nostra casa di Iaşi, e di questi se ne sono fermati finora 20 a condividere la nostra vita guanelliana.

L’Opera Don Guanella e la Caritas di Iaşi assistono i profughi ucraini sui luoghi di confine, offendo la consulenza giuridica necessaria per fare i documenti, assistendoli nei bisogni sociali e materiali e poi offrendo la possibilità di alloggio nella nostra casa. Queste persone, oltre alle difficoltà che affrontano ogni giorno, subiscono le tragiche conseguenze della guerra, vivendo veri e propri drammi emotivi. Siamo costantemente accanto a loro, offrendo tutto il supporto materiale, medico e psicologico per superare questi tempi difficili. La tragica situazione in cui versa il popolo ucraino ha innescato uno stato

generale di insicurezza, paura e ansia. Persone innocenti versano molte lacrime e ne subiscono le drammatiche conseguenze: si lasciano alle spalle tutto, parenti, amici e tutta la vita che hanno vissuto fino a ora, dirigendosi verso altre mete. Le persone non sono ferite nel corpo, ma sul volto si vede il dolore di chi ha dovuto lasciare tutto e affrontare l’ignoto futuro. Qui da noi incontrano, se vogliono, il sorriso di chi li accoglie a braccia aperte. Li aiutiamo non solo attraverso i servizi materiali, ma anche con l’esercizio della pazienza, l’invito alla speranza, la proposta della fede e una serie di attività divertenti, interattive e socializzanti, per ridurre la loro tendenza a isolarsi e chiudersi. L’Opera Don Guanella sostiene questi rifugiati organizzando il loro trasporto alla sede dell’Ispettorato per l’immigrazione, al fine di ottenere lo status di protezione temporanea. Organizziamo pellegrinaggi e gite culturali per inserirli nella cultura rumena, con uscite sul territorio e celebrazioni fraterne che aiutano a costruire una piccola fraternità tra di loro. Nel giorno di Pentecoste uomini e donne paurosi, rinchiusi nel cenacolo di Gerusalemme – perché sapevano di essere perseguitati – hanno sperimentato la potente presenza dello Spirito Santo che ha trasformato per sempre le loro vite. Così, quando vediamo i nostri amici dell’Ucraina paurosi, invochiamo lo Spirito Santo per portare la pace in Ucraina e trasformare la loro vita.

p. Alphonse Bakthiswalagan