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di Lorenzo Bianchi

Insieme a Giacomo il Minore, anche le reliquie di Filippo sono conservate nella basilica dei XII Apostoli

Filippo, il quinto nella lista degli apostoli, originario di Betsaida, probabilmente parlava il greco. È lui l’apostolo al quale si rivolge Gesù nel miracolo della prima moltiplicazione dei pani e dei pesci (Gv 6, 5-13) e questo episodio rimarrà la caratteristica iconografica (in alternanza alla croce, che indica la modalità del suo martirio) nelle rappresentazioni artistiche della sua figura.

I cristiani orientali lo chiamano Protocleto, perché seguì Gesù prima del fratello Pietro. Come il fratello fu missionario e come lui martire crocifisso. Le sue reliquie sono venerate in Oriente e Occidente.

di Lorenzo Bianchi

Secondo quanto ci riportano le fonti antiche, Giovanni, il prediletto di Gesù e fratello di Giacomo il Maggiore, fu l’unico degli apostoli che non morì subendo il martirio, ma per morte naturale, in età veneranda. 

Nei primi secoli del cristianesimo si moltiplicano le raffigurazioni del buon Pastore. Collegate con il Battesimo, adornano le sepolture e gli oggetti
di uso comune. Unico è il messaggio: l’amore di Cristo per i suoi discepoli.

di Talia Casu

Nell’arte cristiana la figura del pastore, insieme con la figura dell’orante, simbolo della salvezza, è tra le prime rappresentazioni di Cristo diffuse al principio del III secolo. È quella che si ritrova più frequentemente nell’arte cristiana antica, tanto che si è arrivati a contare novecento rappresentazioni nelle quali Cristo compare come un uomo barbato o un giovane imberbe; è rivestito della tunica corta da lavoro cinta ai fianchi, una mantella corta con cappuccio e calzari ai piedi, come nella foto qui riprodotta.