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Scintille divine nelle bellezze della natura

Albero da frutto comunissimo (Amygdalus communis delle Rosacee), di non grandi dimensioni, alto circa 12 metri, i cui fiori bianco rosati nascono a primavera prima delle foglie. Originario dell’Asia occidentale, Persia, Turkestan, si è diffuso con la coltura nella zona mediterranea. È la pianta di cui si dice fosse fatta la verga d’Aronne che fiorì miracolosamente. È inteso come annuncio della salvezza in quanto la fioritura del mandorlo è la prima a salutare la primavera. 

Il frutto, la mandorla, è costituita da un mallo verde, un guscio color legno, molto duro, una buccia e una parte interna detta anima. Simboleggia qualcosa di prezioso, segreto chiuso dalla natura in tre involucri: mallo, guscio e buccia, quasi a proteggerlo allo stesso modo d’un sentimento che si nasconde agli estranei: tale era nelle antiche civiltà il dono nuziale, pegno che si dava rappresentando il dono di se stessi. Anche oggi i confetti delle nozze hanno forma e sostanza di mandorla. 

Col cristianesimo la mandorla fu immagine del mistero di Cristo: Dio che nasconde la natura divina sotto quella umana; ovvero Cristo nella grotta che si rivela solo a pochi uomini, Cristo nel sepolcro destinato a risorgere. Quindi si diffuse l'uso di raffigurarle Cristo dentro una forma ovoidale, detta appunto mandorla, sui portali delle chiese, sugli amboni. Anche le medagliette spesso hanno forma ovale. 

Nel Medio Evo la mandorla rappresentò la verginità di Maria, ricetto inviolato che contiene il frutto del suo ventre, destinato a dare alla luce il Salvatore. 

La Mandorla di gloria e la figura che si ottiene intersecando due cerchi per metà, ciascuno fino al suo centro. Gli archi all'interno dei due cerchi formano la mandorla di gloria,  detta anche vescicula piscis (vescica di pesce, per l'analogia della forma), sintesi di due perfezioni. È la mandorla architettonica dentro la quale nell'iconografia cristiana si inserivano le immagini sacre, soprattutto della Vergine e quella di Cristo. Inoltre è simbolo dell'anima quale nodo indistruttibile dell'essere, nel ricettacolo del corpo, ma lontana dalla materialità corporea.

Pare che inizialmente sia stata il nimbo, la nube nella quale Cristo ascende al cielo e scompare alla vista degli uomini: in seguito prese forma di ogiva, mandorla aperta orizzontale, intesa come aureola di una luce diffusa intorno a un essere sacro come nell’Assunzione della Vergine e nell’Ascensione di Cristo.