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Un giorno, un prelato in visita alle missioni nei mari del Pacifico, sbarcò su un’isoletta semideserta. Venne accolto calorosamente da tre strani vegliardi dall’aspetto quasi selvaggio.

«Figli miei - prese a interrogarli il vescovo - come passate il vostro tempo quaggiù?». «Io sono molto occupato - disse il primo - vado a pesca tutti i giorni per i miei fratelli». «Anch’io sono molto occupato - continuò il secondo - vado a caccia di animali selvaggi e con le pelli confeziono abiti e scarpe per i miei fratelli». «Ed io - disse il terzo - ho costruito una capanna per i miei fratelli, e bado a tenerla in ordine». «E quanto pregate?» - chiese il prelato.

«Pregare? - risposero i tre vecchi perplessi -, non sappiamo cosa significhi». Allora, l’uomo di chiesa prese con pazienza a insegnar loro il Padre Nostro, poi li lasciò. Due giorni dopo, uno strano fenomeno venne avvistato dalla nave del vescovo. Un alone di luce fulgidissima avanzavasul mare.

Quando fu vicino all’imbarcazione si poterono vedere i tre vecchi camminare sui flutti. Saliti a bordo, si avvicinarono al prelato e umilmente gli si rivolsero: «Perdonaci signore, siamo uomini ignoranti e abbiamo scordato la tua preghiera: potresti per favore tornare a ripetercela?».

Bernard Bro


«Giugno dona caldo e sete al contadin che miete»

Mese dedicato alla mietitura del grano e dell’orzo. Il caldo è arrivato, il clima è asciutto, star nei campi è faticoso, ma l’acqua nuocerebbe allo sviluppo dell’uva, in particolare a quella bianca. Per alcune colture sono indispensabili irrigazioni.

Frutteto e vigneto. Continuano potature verdi, diserbi e trattamenti preventivo-curativi contro marciumi, afidi, cocciniglia, oidio, peronospora, ecc., in base alle condizioni climatiche. Si esegue un trattamento preventivo contro la seconda generazione della tignola, sulle olive.

Orto. Proseguono le semine di lattughe, rucola, radicchi, ravanelli, zucchine, fagioli e fagiolini. In semenzaio si seminano i cavoli tardivi e quelli invernali, porri, scarola e sedano. Si seminano basilico, bietola da coste o da taglio, barbabietole rosse, prezzemolo. A dimora si piantano i pomodori tardivi e, a fine mese, il finocchio precoce. Si raccolgono e si essiccano le piante officinali: camomilla, artemisia, lavanda, piretro, finocchio... Si eseguono trattamenti contro marciumi, afidi e insetti vari. Si ombreggiano gli ortaggi più delicati.

Allevamenti. Si disinfestano pollai e conigliere. Se vi sono le condizioni si fanno pascolare gli animali all’aperto in luoghi ombreggiati. Il giardino. Le piante più delicate si mettono al riparo in zone semiombrose. Si effettua la pacciamatura degli arbusti e delle cespugliose da fiore e dei roseti. Si eseguono margotte, talee e propaggini delle piante ornamentali. Si piantano bulbose a fioritura autunnale: amarillis, lilium, colchicum, scilla. 


LUCI

Un po' più di buio o nuove tecnologie

Quante luci utilizziamo quando siamo a casa? È una delle domande che Papa Francesco invita a porsi. Il tema è quello del risparmio energetico. Utilizzare solo la luce di cui abbiamo bisogno, e non sprecarla, significa infatti dover produrre meno energia, impiegare meno risorse energetiche e, siccome il mix energetico mondiale vede ancora una larga prevalenza delle fonti fossili, produrre meno emissioni di CO2. Non si tratta solo di spegnere lampade e lampadari quando si esce, ma di prendere quei piccoli accorgimenti che possono fare grandi differenze: l’utilizzo di lampadine a Led, che abbattono fino al 90% il consumo di energia; o le ciabatte con interruttore, che possono spegnere contemporaneamente molti dispositivi che utilizzano corrente elettrica (televisore, impianto stereo, computer). Certo, se in casa o in azienda si usa al 100% energia rinnovabile, le cose possono cambiare un po’. Ma l’energia più pulita di tutte è quella che non si consuma: ha anche un’unità di misura, il megawatt.


Polpo alla gallega
(In cammino per Santiago di Compostela)

1 kg di polpo, 3 spicchi d’aglio, 2 cucchiai di olio d’oliva extr., 1 cipolla, 1 cucchiaino di paprica, 1-2 foglie di alloro, 1 mazzetto di prezzemolo, pepe in grani, sale.

Pulite il polpo, togliendo anche gli occhi, e accorciate i tentacoli. Ammorbidite la sua carne sbattendolo più volte contro la spianatoia o altra superficie analoga. Portate a ebollizione circa 3 litri d’acqua in una pentola. Appena bolle immergete il polpo aiutandovi con 2 grosse forchette e toglietelo subito: eseguite questa operazione per 3 volte. Appena l’acqua bolle di nuovo aggiungere l’alloro, la cipolla, il pepe e il prezzemolo legato a mazzetto. Rimettete il polpo nella pentola, coprite e fate cuocere a fiamma bassa finché diventerà tenero (circa 1 ora). Trascorso il tempo indicato scolatelo, sgocciolatelo, lasciatelo raffreddare e tagliatelo in piccoli pezzi. In una terrina a parte preparate il condimento mescolando l’olio, l’aglio tritato finissimo, il pepe, un pizzico di sale e la paprica. Mettete i tranci di polpo nel piatto da portata, condite con l’intingolo preparato e servite.