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Il messaggio del Papa per la 54ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

«Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria» (Es 10,2).

In apertura del messaggio, il Papa esordisce così: “Desidero dedicare il Messaggio di quest’anno al tema della narrazione, perché credo che per non smarrirci abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano; storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme. Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita. Una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri”.

Al Forum Economico di Davos in Svizzera (WEF), dove sono convenuti centinaia di leader politici e di capi di aziende internazionali, le chiese e le religioni hanno voluto far sentire la loro voce.

“L’obiettivo primario della stampa cattolica diocesana è quello di essere fedeli nella tradizione guardando però all’innovazione, al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio, ricordando che per noi il territorio non è solo un luogo geografico ma un luogo teologico dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testimonianze delle nostre Chiese”: lo ha dichiarato alla agenzia di stampa Sir della Conferenza Episcopale Italiana, Mario Ungaro che è il nuovo presidente della Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc).