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Super User

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Wednesday, 29 March 2017 14:47

Calendario - Aprile 2017

Aprile

«Aprile  fa il fiore e maggio gli dà l’odore»

Campagna. Durante questo mese, come dice il proverbio, tutte le piante sono in piena vegetazione e si coprono di fiori e di colori. Ma per quanto il clima sia mite, occorre fare attenzione alle gelate tardive e valutare il tempo per tutte le lavorazioni.

Oliveto. Si prosegue con la potatutra degli olivi e si eseguono trattamenti necessari contro gli eventuali attacchi da parte di cocciniglie e funghi.

Frutteto. Termina il lavoro di concimazione e hanno inizio i lavori di post-fioritura e post-potatura. Si prosegue con i lavori di scacchiatura e di sfoltimento. Prima della schiusa delle gemme si esegue, a scopo preventivo contro le crittogame, l’ultimo trattamento invernale a base di prodotti rameici.

Orto. In questo mese è ancora necessario vangare e sarchiare accuratamente il terreno. Si rincalza la patata e si predispongono i tutori per il pisello rampicante. Si possono mettere a dimora cavoli e insalate, barbabietola, cipolle, porri, ravanelli ecc. Si semina in vasetto o semenzaio protetto: anguria, melone, zucca, zucchina. In semenzaio all’aperto il basilico. Quasi tutti gli ortaggi seminati in semenzai a febbraio-marzo possono essere trapiantati in pieno campo.

Giardino. Si potano siepi, alberi ornamentali e rosai. Si mettono a dimora bulbi e rizome di anemone, canna d’India, ciclamino, dalia, giglio, iris, ranuncolo. Entro metà mese si ultimano le piantagioni delle specie da fiore: calendula, Amaranthus, convolvolo, crisantemo, fiordaliso, astro, Impatiens, begonia, bocca di leone, dalia, petunia, zinnia ecc. A fine mese si trasferiscono all’esterno i gerani e si rinvasano.

Wednesday, 29 March 2017 14:46

Il Pesco, il cuore e la parola

Scintille divine nelle bellezze della natura

a cura di Carlo Lapucci

Riconoscere il mondo in cui si vive è una di quelle necessità vitali per non esistere come estranei in un ambiente che pian piano ci diventa ostile.

Saturday, 04 March 2017 14:31

Inferno e paradiso - Marzo 2017

di Vito Viganò

Un giorno il saggio Haikin ebbe una visita inconsueta. Di solito venivano a consultarlo persone dedite alla vita dello spirito, desiderose di sapere da lui come avanzare sul difficile cammino della perfezione. Questa volta aveva chiesto di vederlo un soldato, che aveva una certa sensibilità per le cose dello spirito, malgrado la sua professione. Avendo sentito parlare dell’inferno e del paradiso, aveva deciso di volersi meritare il paradiso. Non sapendo bene come riuscirci, aveva pensato ad Haikin, ai buoni consigli che avrebbe potuto ricevere da questo saggio.

Saturday, 04 March 2017 14:28

Calendario - Marzo 2017

Calendario

Marzo

«Marzo cambia sette cappelli al giorno»

Campagna. Il detto indica che il mese è assai capriccioso: le condizioni metereologiche variano molto facilmente e possono ritornare basse temperature e gelate, tanto da dover rinviare i lavori di semina e trapianto. Se il tempo lo consente, si prosegue con la semina della barbabietola e si inizia quella di girasole, mais, soia.

Saturday, 04 March 2017 14:20

Curiosità e parole utili - Marzo 2017

Inferno e paradiso - Marzo 2017Calendario - Marzo 2017a cura di Carlo Lapucci

Scintille divine nelle bellezze della natura

L’Aspidistria, pianta di piombo, fiore della borghesia

E' la Cenerentola delle piante: si trova nei vasi in ingressi, androni, scale: un fascio di foglie grandi, allungate che escono dal vaso creando uno spazio verde chiaro, o scuro secondo l’ambiente, di valore ornamentale. È frequente nelle chiese, cappelle, luoghi sacri, sacelli dove spesso cresce trascurata, stenta, malconcia e polverosa. All’anagrafe si chiama Aspidistra elatior; Aspidistra lurida, delle Liliacee. Prende il nome dal greco aspis che indica la forma delle foglie fatte a scudo.

Wednesday, 08 February 2017 14:34

Il Mandorlo e la Mandorla di gloria

Scintille divine nelle bellezze della natura

Albero da frutto comunissimo (Amygdalus communis delle Rosacee), di non grandi dimensioni, alto circa 12 metri, i cui fiori bianco rosati nascono a primavera prima delle foglie. Originario dell’Asia occidentale, Persia, Turkestan, si è diffuso con la coltura nella zona mediterranea. È la pianta di cui si dice fosse fatta la verga d’Aronne che fiorì miracolosamente. È inteso come annuncio della salvezza in quanto la fioritura del mandorlo è la prima a salutare la primavera. 

Wednesday, 21 December 2016 15:07

... questa volta la volpe ha mangiato l'uva

Una volpe, adocchiato uno splendido vigneto, pensò di farsi una bella scorpacciata d’uva.

Ma il vigneto era ben difeso: un recinto lo circondava completamente.

Dopo lunga perlustrazione, la volpe scoprì un varco; ma questo era molto stretto, e gli sforzi dell’animale risultarono vani. Allora la volpe ebbe un’idea: avrebbe digiunato sino a che non fosse riuscita a infilarsi nel varco.

Wednesday, 21 September 2016 10:20

L'elemosina

Nei pressi di una grande città, lungo una strada di transito, se ne andava un vecchietto cadente. Il suo passo era vacillante: le gambe magre lo reggevano a stento e si muovevano debolmente a fatica, quasi non fossero le sue; il vestito che indossava era tutto a brandelli; il capo, scoperto, gli cadeva sul petto... Era stanco, sfinito. Sedette sopra una pietra miliare, appggiando i gomiti sulle ginocchia, e si nascose il volto tra le mani; tra le dita nascoste colavan giù lacrime sull’arida polvere grigia.

Thursday, 04 August 2016 15:32

Lezione di spiritualità

Un uomo andò da un Maestro e gli chiese di diventare suo discepolo. Il Maestro, con il suo intuito spirituale, capì che l’uomo non era pronto per ricevere il suo insegnamento. Così gli domandò: «Sai cosa devi fare per essere un discepolo?». L’uomo disse che non lo sapeva e chiese al Maestro di dirglielo: «Bene», disse il Maestro, «devi andare a prendere l’acqua, raccogliere la legna, cucinare e fare molte ore di lavoro pesante. E devi anche studiare. Sei disposto a fare tutto questo?». L’uomo disse: «Ora so che cosa deve fare il discepolo. Mi diresti cosa fa nel frattempo il Maestro?». «Oh! Il Maestro se ne sta seduto tranquillo e dà consigli spirituali...». «Ah! Ho capito!» disse l’uomo. «Se le cose stanno così non voglio essere un discepolo. Perché non fai di me un Maestro?». Tutti vogliono essere Maestri. Ma quanti lottano per diventarlo?

Swami Prabhavananda


Calendario

Luglio
«Luglio, la falce in pugno»

Molto importante in questo mese è il mantenimento dell’umidità necessaria alle vostre coltivazioni. Un ottimo sistema è l’irrigazione “goccia a goccia”, che aiuta a risparmiare tempo ed acqua. Organizzatevi per conservare al meglio i vostri prodotti, così che mantengano i profumi e i sapori dell’estate. Raccogliete ed essiccate le piante aromatiche officinali. Controllate gli innesti. Proteggete le piantine più fragili e le piante in vaso dall’eccessiva calura. Orto. Rincalzate le giovani piantine. Continuate ad aggiornare le legature dei pomodori e a ridurre l’eccessivo sviluppo dei nuovi germogli. Raccogliete patate, aglio, cipolle quando avranno il gambo ben secco. Interrate le piantine di fragole. Date acqua alle carciofaie. Semine e trapianti in terreno aperto: lattughe di tutti i tipi, cicorie, radicchi, indivie, rucola, ravanelli; cavoli di tutti i tipi, rape da radice e da broccoletti; finocchi, bieta da taglio, zucchine, fagioli e fagiolini. Giardino. Potate gli arbusti sfioriti. Spuntate i rami sfioriti delle rose a circa un terzo della loro lunghezza, dopo una gemma importante. Fate talee, propaggini e margotte. Continuate a cimare i crisantemi. Aggiustate le siepi. Dissotterrate i bulbi sfioriti ed asciutti per la prossima semina. Vigna e cantina. Continuate nei regolari trattamenti contro peronospora e oidio fino all’invaiatura. A questo punto è importante un trattamento antibotritico (contro la muffa grigia); se sarà necessario potete effettuarne un altro. Venti giorni prima dell’invaiatura sospendete ogni forma di potatura verde. Seguite attentamente il processo di maturazione dell’uva. In cantina verificate i livelli dei recipienti vinari e le coperture con olio enologico e pastiglie antifioretta. Giorni adatti per i travasi: dal 12 al 26 del mese.

 


Stili di vita

CONDIZIONATORI

Raffreddare la stanza riscalda il pianeta Un passaggio della Laudato si’, paragrafo 55, cita il crescente uso dei condizionatori d’aria come esempio di «abitudini nocive di consumo». Più che una condanna dell’oggetto è un esempio di come, nella ricerca di un «profitto immediato», i mercati stimolano la domanda di oggetti il cui abuso può far danni. Nel caso dei condizionatori le controindicazioni non sono poche. Un piccolo impianto produce in un anno il 40% delle emissioni domestiche di CO2 di un single. Anche considerando i modelli a basso consumo (a pompa di calore, con inverter…) l’energia richiesta per abbassare la temperatura di un grado è molto a quella richiesta per alzarla di un grado. Non a caso da diversi anni i picchi di consumo energetico si toccano in estate. Il clima più caldo ci spinge a usare di più i condizionatori, i quali però fanno salire i livelli di CO2 ed emettono calore all’esterno. Un circolo vizioso. Nessuna condanna ai condizionatori, insomma, ma la moderazione in certi casi è necessaria.

 


Ricetta

Saltimbocca gustosi alla San Rocco

400 g di fettine di vitello, 1 mozzarella, 1 cucchiaio di pangrattato, 1 tuorlo, vino bianco, olio d’oliva extravergine, sale e pepe.

In una terrina amalgamate il tuorlo con il pangrattato e unitevi poi la mozzarella tagliata a pezzetti. Battete bene le fettine di carne e fatele rosolare 2 minuti in padella, solo da una parte, con un filo d’olio d’oliva. Scolatele dalla padella e, una a una, salate e pepate la parte già cotta; stendetevi sopra il composto di uovo e pangrattato precedentmente preparato. Arrotolate il tutto (lasciando esternamente la parte ancora cruda) e chiudete con due stuzzicadenti per ogni involtino. Mettete sul fuoco una casseruola semifonda appena unta d’olio e fatela scaldare un po, dopodiché adagiatevi i saltimbocca. Rosolateli bene da ambo le parti, aggiungere il vino e fatelo evaporare su fuoco vivace. Lasciateli cuocere a casseruola scoperta per 10 minuti, rigirando di tanto in tanto. Serviteli con, a piacere, verdure lesse miste o purè di papate.

 

 

 

Un giorno, un prelato in visita alle missioni nei mari del Pacifico, sbarcò su un’isoletta semideserta. Venne accolto calorosamente da tre strani vegliardi dall’aspetto quasi selvaggio.

«Figli miei - prese a interrogarli il vescovo - come passate il vostro tempo quaggiù?». «Io sono molto occupato - disse il primo - vado a pesca tutti i giorni per i miei fratelli». «Anch’io sono molto occupato - continuò il secondo - vado a caccia di animali selvaggi e con le pelli confeziono abiti e scarpe per i miei fratelli». «Ed io - disse il terzo - ho costruito una capanna per i miei fratelli, e bado a tenerla in ordine». «E quanto pregate?» - chiese il prelato.

«Pregare? - risposero i tre vecchi perplessi -, non sappiamo cosa significhi». Allora, l’uomo di chiesa prese con pazienza a insegnar loro il Padre Nostro, poi li lasciò. Due giorni dopo, uno strano fenomeno venne avvistato dalla nave del vescovo. Un alone di luce fulgidissima avanzavasul mare.

Quando fu vicino all’imbarcazione si poterono vedere i tre vecchi camminare sui flutti. Saliti a bordo, si avvicinarono al prelato e umilmente gli si rivolsero: «Perdonaci signore, siamo uomini ignoranti e abbiamo scordato la tua preghiera: potresti per favore tornare a ripetercela?».

Bernard Bro


«Giugno dona caldo e sete al contadin che miete»

Mese dedicato alla mietitura del grano e dell’orzo. Il caldo è arrivato, il clima è asciutto, star nei campi è faticoso, ma l’acqua nuocerebbe allo sviluppo dell’uva, in particolare a quella bianca. Per alcune colture sono indispensabili irrigazioni.

Frutteto e vigneto. Continuano potature verdi, diserbi e trattamenti preventivo-curativi contro marciumi, afidi, cocciniglia, oidio, peronospora, ecc., in base alle condizioni climatiche. Si esegue un trattamento preventivo contro la seconda generazione della tignola, sulle olive.

Orto. Proseguono le semine di lattughe, rucola, radicchi, ravanelli, zucchine, fagioli e fagiolini. In semenzaio si seminano i cavoli tardivi e quelli invernali, porri, scarola e sedano. Si seminano basilico, bietola da coste o da taglio, barbabietole rosse, prezzemolo. A dimora si piantano i pomodori tardivi e, a fine mese, il finocchio precoce. Si raccolgono e si essiccano le piante officinali: camomilla, artemisia, lavanda, piretro, finocchio... Si eseguono trattamenti contro marciumi, afidi e insetti vari. Si ombreggiano gli ortaggi più delicati.

Allevamenti. Si disinfestano pollai e conigliere. Se vi sono le condizioni si fanno pascolare gli animali all’aperto in luoghi ombreggiati. Il giardino. Le piante più delicate si mettono al riparo in zone semiombrose. Si effettua la pacciamatura degli arbusti e delle cespugliose da fiore e dei roseti. Si eseguono margotte, talee e propaggini delle piante ornamentali. Si piantano bulbose a fioritura autunnale: amarillis, lilium, colchicum, scilla. 


LUCI

Un po' più di buio o nuove tecnologie

Quante luci utilizziamo quando siamo a casa? È una delle domande che Papa Francesco invita a porsi. Il tema è quello del risparmio energetico. Utilizzare solo la luce di cui abbiamo bisogno, e non sprecarla, significa infatti dover produrre meno energia, impiegare meno risorse energetiche e, siccome il mix energetico mondiale vede ancora una larga prevalenza delle fonti fossili, produrre meno emissioni di CO2. Non si tratta solo di spegnere lampade e lampadari quando si esce, ma di prendere quei piccoli accorgimenti che possono fare grandi differenze: l’utilizzo di lampadine a Led, che abbattono fino al 90% il consumo di energia; o le ciabatte con interruttore, che possono spegnere contemporaneamente molti dispositivi che utilizzano corrente elettrica (televisore, impianto stereo, computer). Certo, se in casa o in azienda si usa al 100% energia rinnovabile, le cose possono cambiare un po’. Ma l’energia più pulita di tutte è quella che non si consuma: ha anche un’unità di misura, il megawatt.


Polpo alla gallega
(In cammino per Santiago di Compostela)

1 kg di polpo, 3 spicchi d’aglio, 2 cucchiai di olio d’oliva extr., 1 cipolla, 1 cucchiaino di paprica, 1-2 foglie di alloro, 1 mazzetto di prezzemolo, pepe in grani, sale.

Pulite il polpo, togliendo anche gli occhi, e accorciate i tentacoli. Ammorbidite la sua carne sbattendolo più volte contro la spianatoia o altra superficie analoga. Portate a ebollizione circa 3 litri d’acqua in una pentola. Appena bolle immergete il polpo aiutandovi con 2 grosse forchette e toglietelo subito: eseguite questa operazione per 3 volte. Appena l’acqua bolle di nuovo aggiungere l’alloro, la cipolla, il pepe e il prezzemolo legato a mazzetto. Rimettete il polpo nella pentola, coprite e fate cuocere a fiamma bassa finché diventerà tenero (circa 1 ora). Trascorso il tempo indicato scolatelo, sgocciolatelo, lasciatelo raffreddare e tagliatelo in piccoli pezzi. In una terrina a parte preparate il condimento mescolando l’olio, l’aglio tritato finissimo, il pepe, un pizzico di sale e la paprica. Mettete i tranci di polpo nel piatto da portata, condite con l’intingolo preparato e servite.

 

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