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La crisi

La crisi (3)

Friday, 04 March 2016 11:12

La crisi: Il fallimento dell’attivismo

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«La trascendenza di Dio, lungi dallo schiacciare l’uomo o dal diminuirlo, si comunica a lui e lo eleva a un livello più alto. Il Dio che supera l’uomo lo rende capace di superare se stesso».

di Giovanni Cucci

La persona, affettivamente matura, è colei che sa integrare la sua capacità riflessiva e intellettuale con le corrispondenti emozioni in modo che le scelte siano espressione concreta degli ideali coltivati e condivisi con libertà e gratuità.

In una visione volontaristica la vita è soprattutto opera dei nostri sforzi; le fragilità non possono trovare spazio, ma in questo modo non si notano più nemmeno le ricchezze e i differenti doni che costituiscono l’unicità preziosa di ciascuno. Caratteristica di questo approccio alla vita è di aver smarrito il senso della gratuità: il Signore ha cessato di essere il padrone della vigna, è diventato un collaboratore, al massimo il nostro “vicepresidente”. Per questo è bene che la crisi esploda e mandi in frantumi questo orgoglio possessivo. Il cardinale Daneels, arcivescovo di Bruxelles, confidava in proposito: «Quando torno a casa dopo una lunga giornata di lavoro, vado in cappella e prego. Dico al Signore: ‘Ecco, per oggi è finita. Adesso, siamo seri, questa diocesi è tua o mia?’ Il Signore dice: ‘Tu cosa ne pensi?’ E io rispondo: ‘Penso che sia tua’ ‘È vero, dice il Signore, è mia’. E allora dico: ‘Allora, Signore, tocca a te prendere la responsabilità della diocesi e dirigerla.

Thursday, 04 February 2016 14:34

La crisi: aspetti psicologici

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di Giovanni Cucci

Taulero rileva tre tentativi facili di far fronte alla crisi: 1) cercare di cambiare il mondo; 2) Fare continui cambiamenti esteriori; 3) svolgere il proprio ruolo impegnativo a “denti stretti”.

La crisi dell’età di mezzo rivendica un ritorno verso di sé, una presa di coscienza delle proprie fragilità di fondo, talvolta negate, o rimosse, o trasferite su altre cose, come il successo, l’attività, la professione, le scelte apostoliche, intellettuali, affettive. Questo momento di arresto è di per sé positivo, è un invito a fare verità e recuperare elementi finora disattesi della storia e del proprio essere; non per nulla la personalità di tipo grandioso, indicata in psicologia con il termine di narcisista, ha più possibilità di trarre beneficio da un lavoro di accompagnamento e conoscenza di sé dopo i 40 anni di età: «Nella crisi della mezza età non si tratta di trovare una soluzione al venir meno delle forze corporali e di mettere ordine a nuovi desideri e nostalgie che spesso irrompono in questa svolta della vita. Si tratta piuttosto di una più profonda crisi esistenziale, in cui viene posta la domanda sul senso globale del proprio essere: “Perché lavoro tanto? Perché rischio l’esaurimento senza trovare tempo per me?” La crisi di mezza età è per sua natura una crisi di senso» (Grün).

Thursday, 07 January 2016 16:40

La crisi: realtà della vita

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La tentazione di «tirare i remi in barca» paralizza la nostra crescita umana e spirituale

di Giovanni Cucci

Il percorso di ogni uomo entra prima o poi «nel mezzo del cammino di nostra vita», una situazione di buio e mediocrità in cui le realtà a noi care vanno in crisi, trovandoci con sorpresa stanchi e sfiduciati. Anche le epoche storiche, le società e gli imperi conoscono crisi, decadenze e cadute. Questo periodo di difficoltà, di smarrimento, sembra costituire la modalità stessa della vita e della relazione con Dio; giunti a un certo punto, inaspettatamente, ci si trova persi, non si capisce più nulla, ci si trova smarriti senza forze, energie, motivazioni.