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Thursday, 06 September 2012 09:57

Una anno per rinvigorire la fede Featured

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di Mario Carrera

Siamo alla vigilia di un grande giubileo che la Chiesa si prepara a vivere con impegno e generosità. Il desiderio di Benedetto XVI è di far entrare con consapevolezza i credenti nel cuore stesso della Chiesa attraversando la «Porta della Fede».
Forse sono o siamo in tanti a stare sulla soglia di questa porta a guardare cosa succede, senza la voglia di partecipare a costruire il futuro con un’illuminazione dall’Alto.
Il Papa ha indetto quest’anno della fede nel Cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II. Quell’11 ottobre 1962 Papa Giovanni XXIII ha fatto salpare la navicella della Chiesa per una navigazione in alto mare. In quell’assemblea planetaria, i padri conciliari hanno avuto modo di esaminare «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini» nel desiderio di aiutare i cristiani a dare risposte evangeliche alle problematiche moderne. Fu una stagione primaverile. La Chiesa universale visse un momento di forti vibrazioni spirituali con una speranza di un futuro migliore.

Fu certamente un cambiamento d’epoca. L’accele­razione delle novità ha fatto crollare secolari tradizioni nel vivere la fede, e si è intrapreso un cammino nuovo, meno «ingessato», ma, a volte, dominato soltanto dalla ricerca della novità, logorando o smarrendo l’identità propria del cristiano nel vivere la fede. Oggi viviamo in una società con valori friabili, una forte accentuazione del relativismo che ha provocato anche nelle comunità cristiane «un’erosione dei partecipanti attivi alla vita della Chiesa».
L’ingresso nella «Porta della fede» significa, quindi, creare circostanze e occasioni per ritrovare la voglia di comprendere e vivere «l’incontro con un avvenimento, con una persona che dà alla vita un nuovo orizzonte e una direzione decisiva» e riscoprire Gesù nostro contemporaneo. Il Papa nella Lettera d’indizione auspica che «dall’incontro con Gesù risorto la fede possa essere riscoperta nella sua integrità e in tutto il suo splendore», quindi, «un dono di fede da riscoprire, da coltivare, da testimoniare».
La nostra rivista continuerà a camminare con particolare attenzione alle proposte di approfondimento della fede. Da oltre un anno, il nostro qualificato collaboratore Gianni Gennari, mese dopo mese, sta scrivendo sulle verità della fede contenute nella professione del “Credo”. La madre Anna Maria C ánopi da gennaio ci racconterà la sua esperienza cristiana durante gli anni del Concilio Vaticano II; padre De Bertolis approfondirà la preghiera di Gesù «Il Padre nostro»; padre Castelli ci accompagnerà esponendo gli incontri di scrittori con Gesù. Avremo anche delle nuove firme: Giovanni Cucci tenterà con una serie di articoli di sconfiggere «il fascino del male» annidato nei vizi capitali e Joan Maria Vernet dalla Terra Santa ci invierà le descrizioni dei luoghi santificati dalla presenza di Gesù durante la sua vita terrena. Accanto a queste firme importanti, l’Editoriale avrà, come sempre, il desiderio di illuminare la vita di fede.  Ospiteremo anche altri scritti con la consapevolezza che dalla cronaca di avvenimenti sono offerte testimonianze che facilitano la riscoperta di Gesù risorto, unica speranza di vita.
Tenteremo anche di lanciare un ponte sul passato in occasione del Centenario della nascita della Pia Unione del Transito di San Giuseppe. La testimonianza di milioni di iscritti susciterà un desiderio di emulazione della loro fede in Gesù e fiducia in San Giuseppe, il papà che non delude.  
In questa nuova stagione dell’anno, in cui si riprende la vita normale, vorrei ricordare a me stesso questa «parabola» in cui si dice che l’arcangelo Gabriele un giorno fu inviato da Dio sulla terra per far un dono grande a chi avesse avuto il tempo di riceverlo. Dopo un po’ di tempo l’arcangelo Gabriele si presentò davanti all’Altissimo e gli disse che non aveva potuto lasciare il dono, poiché tutti avevano o un piede nel passato oppure uno nel futuro e non ha trovato nessuno che lo ascoltasse.
Prego e spero che anche noi non rimaniamo sulla soglia di questa «Porta della fede».

Read 1145 times Last modified on Wednesday, 05 February 2014 15:22

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