Nei suoi brevi quindici anni, Carlo Acutis ha vissuto in modo sorprendente la vita cristiana nella crescita normale di un adolescente. Suscitano stupore nella Chiesa i frutti prodotti in lui della Grazia
di don Salvatore Alletto
Adolescente e santo: due parole che, a prima vista, nella stessa frase potrebbero stonare. Conosciamo tutti, come spesso nel cuore degli adolescenti ci sia un groviglio di emozioni e sentimenti, sogni e speranze, passioni e desideri, accompagnati anche da dubbi e incertezze, colpi di testa e ribellioni, fatiche e disillusioni. La testimonianza di Carlo Acutis, santo a quindici anni, getta uno sprazzo di luce su questa età così bella e movimentata. Sì, si può essere santi anche da adolescenti!
Carlo nasce il 3 maggio 1991 a Londra, dove i suoi genitori si trovavano per motivi di lavoro. Cresce a Milano, frequentando dapprima le scuole elementari e medie presso le Suore Marcelline e poi il Liceo Classico presso l’Istituto Leone XIII. Un ragazzo “normale”, ma con un’amicizia “speciale”! Un adolescente come tanti, con la passione per lo sport, la musica e soprattutto il web, ma che riesce grazie alla sua amicizia con Gesù ad esaltare quei tratti tipici di un giovane adolescente.
Sappiamo bene come gli adolescenti, nella loro fase di crescita, sentono forte dentro di loro una grande spinta all’anticonformismo. Molto spesso però questa voglia di distinguersi li porta a seguire quelle che sono le mode del momento. Nulla di male, intendiamoci. Ciò rientra in un processo di crescita e ricerca della propria identità. Carlo invece trova nella preghiera, in particolare nell’Eucarestia, la sua “autostrada” per il cielo, la via per vivere la propria esistenza come «un originale, non come una fotocopia»! Carlo non si rassegna a ripetere cliché o a ricalcare modelli di vita a basso costo: vuole vivere alla grande! Sostando in preghiera nella Parrocchia di Santa Maria Segreta di Milano, trovava nell’Eucarestia la forza per poter dire con la sua vita «non io, ma Dio!». Solo così avrebbe potuto riflettere l’immagine di Dio nella sua vita e scoprire quel progetto unico e irripetibile che il Signore gli voleva affidare.
Chi sta a contatto con gli adolescenti sa quanta curiosità desti in loro il mondo della Rete. Era così anche per Carlo, ed è cosa curiosa che egli nasce proprio nell’anno in cui viene pubblicato il primo sito web. Come a dire, che il web cresce con Carlo e Carlo cresce con il web. Questa sua curiosità lo porta a conoscerne anche gli aspetti più reconditi, per utilizzarli nell’ottica di una vera e propria nuova evangelizzazione. È ideatore infatti di alcuni siti web per condividere la fede e la devozione all’Eucarestia, nonché per diffondere la sua idea di una mostra sui miracoli eucaristici. Un vero e proprio antesignano (oggi diremmo influencer) capace di utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione per far arrivare a tanti il messaggio di Gesù, È proprio per questo che è stato scelto come patrono del mondo di Internet.
Chi conosce il mondo degli adolescenti, sa pure che spesso nel cuore dei ragazzi si alternano chiusura in sé stessi e slancio verso gli altri. Quanti ragazzi popolano i nostri Oratori durante le estati, ma allo stesso modo quanta fatica si fa a coinvolgerli in progetti di lunga durata. Carlo trascorre la sua quotidianità vivendo una esistenza “estroversa”. Non solo ha cura delle amicizie, aspetto fondamentale per la vita di ogni adolescente, ma ha anche attenzione per i poveri e i bisognosi, per chi nella vita era rimasto indietro. In questo, possiamo trovare un forte collegamento con l’esperienza di san Francesco. Non a caso, Carlo sente un legame forte con il Poverello e con la città di Assisi. È lì infatti che chiederà di essere sepolto, poco prima del 12 ottobre 2006, quando una leucemia fulminante lo porta a percorrere, ormai libero da ogni dolore e sofferenza, quell’autostrada senza fine verso il Cielo.
Un altro aspetto fondamentale per la vita degli adolescenti è ave bisogno di adulti di riferimento, maturi e credibili. Insieme a papà Andrea e mamma Antonia Salzano, che hanno accompagnato nel suo cammino di crescita il piccolo Carlo, sono state varie le figure di insegnanti, catechisti, sacerdoti che hanno seguito, chi più da vicino e chi un po’ da lontano, l’esperienza di fede di Carlo. Da tutti ha ricevuto e a tutti ha dato. È così infatti anche per tutti gli adolescenti, che hanno bisogno di modelli di riferimento, ma che sono pure capaci di consegnarci le ricchezze del loro cuore.
Carlo Acutis verrà canonizzato il 27 aprile prossimo nel pieno dell’Anno giubilare, proprio nell’appuntamento dedicato agli adolescenti. Carlo è la testimonianza che queste due parole, santo e adolescente, possono convivere nella stessa frase, e le centinaia di migliaia di ragazzi che parteciperanno alla sua canonizzazione sono la conferma che anche oggi è possibile incamminarsi sulla via della santità, cioè della felicità. Nel cammino con Gesù, infatti, ogni adolescente potrà vivere quegli aspetti propri della sua età, orientandoli al bene e alla pienezza, nell’originalità di ciascuno.