Page 7 - Santa Crociata febbraio 2024

male" sente che sta crescendo, vive i primi sentimenti, capisce o prova a capire ciò che sarà la sua strada, il suo mestiere, quel che vuole dalla vita. E così Gesù: ma lui scopre un grande amore, quell’amore che riem- pie tutta la sua vita, e questo è il Padre. E scopre la vita non come un "mestiere" da impara- re, un "qualcosa" da dover fare, ma piuttosto il "come»" essere, che "tipo di uomo" essere.
Come a noi, così anche a lui si sono aperte tante possibili- tà; ma la voce dello Spirito gli rivelava il vivere come figlio di Dio: il vivere cioè non sol- tanto come alleato di Dio (era diventato, lo ricordo, «figlio dell’alleanza» mosaica, basata sulla Legge) o come persona onesta e retta, ma come Dio stesso. E infatti lui manifesta il Padre in tutto quel che dice, sceglie, compie ed è, fino a rivelarlo nel suo corpo santis- simo, specie nella Passione. Gesù, in tutta la sua vita, è la fotografia di Dio, è l’immagine visibile del Dio invisibile.
Maria e Giuseppe sono i suoi compagni più generosi e fedeli in tutto; potremmo dire che Gesù li rende partecipi della sua stessa vita. Già lo abbiamo visto nella scena del- la Natività, e possiamo vederlo ancora: poveri, come lui che ha scelto di essere povero; casti, come lui che ha scelto di ama- re in questo modo; obbedienti alla volontà del Padre, come lui che ha scelto di compiere in tutto e fino in fondo la volon- tà del Padre.
E così ogni cristiano è chia- mato a condividere i propri beni, a vivere in qualche modo la stessa povertà che lui scel- se, a «vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo» (Tt 2, 12). Ciascuno è chiamato ad amare in modo vero, autentico e profondo, in mezzo alle mille possibilità di "amare di meno". Ecco la vera castità, che santifica l’amore e lo preserva da ogni falsi- tà; poiché è casto colui che ama, non colui che non ama, e anzi è il non amare la vera
impurità. Infine, ogni cristiano è chiamato a porgere l’orec- chio, ad ascoltare la voce di Dio Padre che lo chiama e gli dà un posto unico nella storia, per essere «l’uomo giusto al posto giusto», vivendo la vo- cazione che Dio gli ha dato. In fondo, siamo chiamati tutti a compiere non la nostra vo- lontà, ma quella del Padre, per essere suoi figli, sue immagi- ni. Vediamo dunque che tutti, ciascuno a proprio modo, sia- mo chiamati a vivere la vita stessa di Cristo
In questa diecina del Rosa- rio possiamo pregare per tutti noi, ma soprattutto per i giova- ni, per «essere nelle cose del Padre», totalmente e non solo in parte. In fondo, è nel Cuore di Cristo che si adempie pie- namente la preghiera che ogni buon ebreo recita tre volte al giorno: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tut- ta l’anima e con tutte le forze». Maria ci ottenga un cuore pie- namente configurato al Cuore stesso di Cristo.
DaIl Vangelo di Luca 2, 41-52
suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprende-
vano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua ma- dre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero le sue parole. Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
La Santa Crociata in onore di San Giuseppe | febbraio 2024 7