Page 19 - Santa Crociata febbraio 2024
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– garantiva anche che restasse viva la memoria del defunto. Le ricerche archeologiche hanno potuto documentare in modo esauriente la venerazione e la memoria di questi testimo- ni della fede. A questo periodo possiamo datare i graffiti, incisi sugli intonaci dai pellegrini, testi- monianza di invocazioni, di riti compiuti e di devozione. Questo è anche il tempo in cui ha inizio la compilazione degli Itinerari, vere e proprie guide alle catacombe. Durante l’assedio di Roma da parte dei Goti (537-538 e 545-546) e dei Longobardi (753 d. C.) questi luoghi furono gra- vemente danneggiati. Ma il re- stauro e la manutenzione del- le basiliche esigevano grandi mezzi, difficili a reperirsi; non potendo garantire la difesa dei luoghi devozionali, i papi inizia- rono la traslazione delle reliquie dei martiri e dei santi all’interno dell’Urbe, fino ai primi decenni del IX secolo; terminata tale ope- razione, le catacombe furono definitivamente abbandonate. Nel Medioevo frane e vegeta- zione ne occultarono e ostruiro- no gli accessi; in alcuni decen- ni si cancellò ogni traccia della maggior parte di esse e dei san- tuari martiriali, si perse memoria della loro ubicazione e si generò confusione circa i loro nomi. La riscoperta delle catacombe la dobbiamo all’opera dell’erudi- to archeologo maltese Antonio Bosio (1575-1629), che, da solo, riuscì a rintracciare una trentina di cimiteri; per questo meritò l’appellativo di “Cristoforo Co- lombo della Roma sotterranea”. Non avendo a disposizione gli Itinerari, Bosio fece confusione nel definire i nomi esatti di cia- scun cimitero, ma a lui dobbia- mo l’opera Roma sotterranea; in essa sono le preziose osser- vazioni che lo studioso raccol- se nell’arco della sua vita. Alla
sua morte seguì un lungo pe- riodo di buio per le catacombe. Gli archeologi del tempo non tennero conto del metodo usa- to dal Bosio e ignorando le tra- slazioni avvenute tra l’VIII e il IX secolo, ritennero che i corpi dei martiri fossero ancora sepolti nelle catacombe. Sostenne- ro di identificare le loro tombe sulla base di oggetti o elementi decorativi, interpretandoli er- roneamente: i vasi di essenze odorose, che erano collocati all’interno dei loculi, furono ri- tenuti vasi contenenti il sangue dei martiri; le palmette graffite o dipinte sulle lastre di chiusura dei loculi vennero intese come simbolo del martirio. Le conse- guenze di tali errori interpretativi furono devastanti per i cimiteri: le tombe fino ad allora rimaste intatte, ritenute di martiri, furo- no aperte per procurare sacre reliquie; iniziò in tal modo un commercio che condusse alla circolazione di false reliquie. Nell’opera di saccheggio e distruzione degli antichi cimite- ri si distinsero i “corpisantari”, persone senza scrupoli dedite alla ricerca di corpi di martiri e di tutto quanto potesse recar loro guadagno. A questi si unirono i vignaioli e proprietari dei terreni con l’asportazione di materiali vari. L’aspetto che oggi si pre-
senta allo sguardo dei visitatori è il risultato di tali devastazioni. Nell’Ottocento assistiamo al- la nascita di un grande fervore per gli studi delle antichità cri- stiane, grazie al gesuita padre Giuseppe Marchi (1795-1860) che, appassionato di archeolo- gia, applicò ai suoi studi criteri scientifici e assolutamente in- novativi: indagine accompagna- ta da rilievi illustrativi precisi, disegno metodico dei differenti tipi di monumenti, andando alle origini e dando inizio a un siste-
ma di classificazioni.
Le catacombe riacquista-
rono il loro antico splendore grazie all’allievo di padre Mar- chi, Giovanni Battista De Rossi (1822-1894), ritenuto fonda- tore e maestro dell’Archeolo- gia Cristiana in quanto tracciò le linee guida della disciplina. Iniziatore dell’esplorazione scientifica delle catacombe, nell’arco di mezzo secolo con le sue numerose ricerche rior- dinò la topografia del Bosio.
Il papa Pio IX, per favorire le ri- cerche, fondò nel 1852 la Com- missione di Archeologia Sacra. Nel 1925 Pio XI dava vita al Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, unico nel suo genere, il cui scopo è il potenziamento degli studi e la ricerca nel cam- po dell’Archeologia Cristiana.
Pio IX con G.B. De Rossi visita le catacombe, disegno.
La Santa Crociata in onore di San Giuseppe | febbraio 2024 19