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Martedì, 29 Novembre 2011 13:58

Da Fraciscio a piazza San Pietro il canto di don Guanella

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di Giosy Cento

Sono sempre vive nella mia mente e nel mio cuore i due passaggi a Fraciscio nella mia giovinezza di prete. Le strade tortuose, la bellezza e il canto dei monti, la piccolezza del villaggio e il suo inno alla semplicità, alla fatica, alla povertà, all’attenzione per ogni persona perché c’è solo da condividersi e poi condividere quello che si è e quel poco che si ha. Lì, davanti al grande focolare, dove il freddo esterno si trasforma in calore di famiglia unita da amore pulito e preghiera. Sono qui le sorgenti di don Luigi Guanella giovane amico dei poveri in ogni senso e padre dei giovani che, generosamente vogliono seguirlo. Da Fraciscio a piazza San Pietro, per Dio, il passo non è impossibile.

Ed è quello che avviene: il povero, l’umile innalzato davanti all’universo come icona di Dio Amore che si riflette in Luigi, ora San Luigi Guanella. Sono gli scherzi di Dio che non sopporta i concorrenti… in onnipotenza, ma guarda gli abbandonati e chi sta con loro, perché «qualunque cosa avete fatto ai miei fratelli più piccoli, l’avete fatta a me». Una equazione che si è rivelata perfetta nella storia perché è profezia di Dio in Cristo. è da qui che nascono i due canti per la canonizzazione ai quali ho lavorato insieme ai miei collaboratori e che consegniamo ai figli e figlie di don Guanella, ai giovani e a tutte le persone del mondo che credono al servizio della carità e si fanno, in ogni senso, servi della carità.

 

«Don Guanella sei in Gesù»

è un canto corale religioso da cantare nella liturgia e in tutti i momenti di preghiera. Vuole innanzitutto riconoscere che l’origine del Santo è in Colui che è la Santità diventata progetto toccabile e “imparabile”: in Gesù. è nell’amore Trinitario che fa venire i brividi e che Gesù ci rivela che possiamo apprendere i segreti dell’Amore che poi possiamo tradurre nelle nostre situazioni e scelte di vita in ogni momento della storia. E l’uomo santo è colui che, illuminato dallo Spirito, traduce, per le necessità del suo momento storico, l’Amore del Padre, del Figlio e dello Spirito e lo riversa sul mondo. Chi ha questo dono viene seguito da fratelli e sorelle, perché è sempre un carisma trascinante e non ha tramonto perché solo l’Amore non avrà mai fine. Questo canto dice che San Luigi “imparò dal vivo la bontà di Dio in Cristo”, con una frequentazione di contatto personale con Gesù persona e Parola, Eucarestia-corpo vivente, passando poi al contatto con lo stesso Cristo vivo nei corpi e nelle menti debilitate da malattia, dolore, esperienze, frustrazioni. Don Guanella ama con tutta la sua persona (cioè in povertà perché la sua ricchezza è Cristo) «i buoni figli» di Dio. Questo suo modo di chiamare i bisognosi di amore ci dice quale posto hanno nel suo cuore e nel suo impegno. Sono buoni, perché, a causa della loro condizione, non sono toccati da un male consapevole e sono la coscienza innocente del mondo. E mentre molti, nelle famiglie e nella società, li disprezzano e li abbandonano, lui vede in essi i preferiti figli di Dio che chiede amore e «il pane dato in umiltà». Pane che significa tutto: una casa per loro, cibo, assistenza, amore, abbracci, coccole: tutto offerto nella gioia semplice del dono… guanelliano. E certo Dio accompagna con la sua Provvidenza i progetti e i carismi da Lui ispirati, facendo anche tribolare un po’ quando misteriosamente si nasconde come Padre Provvidente. E San Luigi lascia la stessa eredità di Gesù: «gli ultimi sono sempre con voi». è stato soprattutto don Tonino Bello a sottolineare di tradurre poveri con… «ultimi». Perché è molto umano domandarsi: «chi è l’ultimo accanto a me» e si può trovarne sempre uno.
«Nasce la comunità, i servi della Carità». Perché l’uomo della Carità (con la «C» teologale maiuscola) è sempre un seme che fa nascere figli. Da San Luigi Guanella sono nati i «Servi» e le «Madri» della carità come tutti i cooperatori laici che seguendo il carisma che potranno operare per sempre con gli ultimi avendo «dentro ogni uomo e Gesù, vivendo nell’unità».
«Santo, tu sei nel cielo e Padre di Carità. Sei tu il pane dell’umiltà, don Guanella sei in Gesù». Questo il ritornello che ci rimane nel cuore legandoci a un uomo forte e santo.

«Don Guanella sei mio Padre»

è l’inno internazionale della canonizzazione, non solo perché in quattro lingue, ma anche per concezione musicale e corale. è destinato a tutti, ma in modo particolare ai giovani e alla loro confidenza giovanile con il loro padre San Luigi Guanella. C’è tutta la meraviglia di avere un padre amico in cielo che sente e dà indicazioni di esistenza nell’oggi.
Lui è diventato «il mito nell’amore». Lui che ce l’ha fatta, che è riuscito a fare cose grandi. Questa generazione ha bisogno di persone di riferimento credibili e di Don Guanella i ragazzi si fidano e «quante volte ho parlato insieme a te». I dialoghi segreti, i momenti di paura, una chiamata a consacrarsi, una scelta importante: confidenze intime alle quali san Luigi risponde invitando tutti a «giocarsi la vita sulla Carità».  Sono stati così numerosissimi i giovani che hanno seguito il Carisma di don Guanella. Perché lui «mi porta tra le gente e fa incontrare Dio nei poveri». Lui non è un teorico del Vangelo, perché il Gesù è il Dio della concretezza dell’amore e questo i ragazzi cercano: dateci strade dove poter donare tutto noi stessi. Per questo i Figli di don Guanella non dovranno mai mollare su questo: «è bello dare tutto e tutto di sé», e far capire con la vita che più doni e più ricevi: «è la gioia della carità». Questo è un carisma che dona grande felicità a chi lo vive, la stessa gioia di Cristo, servo dell’Amore.
Oggi don Guanella «brilla come stella nella Chiesa e indica strade nuove e santità», perché lui non ci lascerà mai in pace finche non avremo risposto alle urgenze che man mano la storia propone e alle quale bisogna rispondere con la fantasia della carità. Così «si sogna in grande», ma non per incoscienza, solo perché si è coscienti che «la vita è una perla preziosa da giocare sulla Carità».
«Don Guanella sei mio Padre e oggi sei di più (perché dichiarato Santo). Perché tu costringi sempre il cuore il cuore per gli ultimi e Gesù. Don Guanella santo e amico e uomo che ci dà cuore grande, mani, amore forza, ma tu ragazzo sei tra noi».
«Costringi»: di fronte a un santo così non si può resistere e non si può, laici e consacrati, non partire con lui nelle avventure anche rischiose del servizio agli ultimi perché è lì che si trova Cristo.
«Ma tu ragazzo sei tra noi», non vuole dire solo la compagnia di San Guanella per i ragazzi, ma l’intramontabile giovinezza che dona la santità che è sempre giovane come Dio.
E allora cantiamo, gridiamo da Fraciscio a San Pietro, in tutte le nazioni, in tutte le lingue, con tutta la forza dei cuori e della carità: don Guanella sei in Gesù, don Guanella sei mio Padre.

 

 

Don Guanella sei in Gesù

Musica di Francesco Stillitano – Gregorio Puccio
Testo di Giosy Cento

Gloria a Te, Signore Gesù
amore che è Trinità
e da Te, Luigi imparò
dal vivo la tua bontà.

Come Te amò in povertà
i buoni figli di Dio,
così anch’io darò la vita con lui,
maestro di umanità.

Santo, tu sei nel cielo,
e padre di carità.
Sei tu il pane dell’umiltà
don Guanella sei in Gesù.

Grande è in lui la gioia che dà
la provvidenza di Dio.
Solo questa è la sua eredità:
“gli ultimi sono tra voi”

Santo, tu sei nel cielo,
e padre di carità.
Sei tu il pane dell’umiltà
don Guanella sei in Gesù.

Nasce in noi la comunità
i servi della carità
Dentro noi sarà ogni uomo e Gesù,
vivendo nell’unità.

Santo, tu sei nel cielo,
e padre di carità.
Sei tu il pane dell’umiltà
don Guanella sei in Gesù.

Santo, tu sei nel cielo,
e padre di carità.
Sei tu il pane dell’umiltà
don Guanella sei in Gesù.
Servo della carità.

 

 

Don Guanella sei mio Padre

Musica di Francesco Stillitano – Gregorio Puccio
Testo di Giosy Cento
Traduzione testo a cura di Piero Poleggi

Quante volte sei il mio mito nell’amore.
Quante volte sai ho parlato insieme a te
confidandomi con te sulla vita, su di me
e mi hai rivelato il senso di giocarmi sulla tua carità.

Don Guanella, sei mio padre e oggi sei di più
perché tu costringi sempre il cuore per gli ultimi e Gesù.
Don Guanella, santo e amico e uomo che ci dà
cuore grande, mani, amore, forza, ma tu ragazzo sei tra noi.

Quante volte poi mi hai portato tra la gente,
ho incontrato Dio tra i più poveri con te
confidandoti  che è bello dare tutto e tutto di sè
e più doni e più ricevi è la gioia della tua carità.

francese
Don Guanella, t’es mon père, chaque jour de plus en plus
toi qui addresses ton coeur pour tous les pauvres qui pour toi sont Jesus
Don Guanella, mon ami, t’es celui qui nous donne
son amour, son coeur, ses mains, sa force, meme si il’est un garçon comme nous.

Nella luce sei una stella della Chiesa
e ci indicherai strade nuove e santità.
Confidandoti che anch’io sogno in grande come te
e la vita sai, è una perla, da giocare sulla tua carità.

spagnolo
Don Guanella, eres mi padre y ahora mucho mas
porque tu encaminas el corazon a los ultimos a Jesùs
Don Guanella, santo, amigo y hombre que nos das
corazon y manos y amor y fuerza, y entre nosotros tu estas

inglese
Don Guanella you’re my father and today more and more
‘cause you care for poor and humble people and for Jesus too.
Don Guanella, saintly man,  the friend who’s giving us
all his heart, his hands, his love, his strength but he is just a boy like us. so Don Guanella is here with us.

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